IAN
Guardai la mia immagine riflessa allo specchio, notando i capelli spettinati. Un tempo era ciò che piaceva alle ragazze, oltre ai miei soldi ovviamente. Le prendevo in giro, le usavo e lasciavo che mi usassero come un gioco sporco ideato soltanto per soddisfare i propri piaceri. Sembravano tutte uguali, pronte ad allargare le gambe in cambio di un pò di muscoli ed un sorriso fantastico.
Mi adoravano come un Dio, le viziavo con ogni tipo di oggetto costoso desiderassero in cambio di un pò sesso.Nessun tipo di legame, questo era il patto.
Avevo avuto tutti e tutto nelle mie mani fino al giorno dell'incidente. Da invicibile ero diventato soltanto un lurido verme che aveva ucciso il suo stesso sangue.Io ero quello cattivo, quello dal lato oscuro, quello egoista, quello sporco.
Crescere senza amore e perdere l'unica persona a cui importasse davvero della mia esistenza furono due elementi che mi marchiarono profondamente come un tatuaggio sulla pelle.
Non sapevo cosa significasse amare qualcuno ma poi capita che un giorno, senza rendertene conto, ti imbatti in due iridi smeraldo e finisci per perderci la testa e comprendi che forse, dopotutto, non è poi così male provare a mettere in moto il tuo cuore.Da quando avevo conosciuto Maddy, avevo compreso quanto potesse essere importante il legame tra due persone oppure di quanto potessero significare più un milione di sguardi pieni di sentimento che tutto il sesso del mondo. L'avevo capito soltanto con lei.
Era riuscita a cambiarmi e a risvegliare la parte più nascosta di me con il suo essere unica e speciale, perché lo era...eccome se lo era.
Da quando avevamo trascorso quella notte insieme, erano cambiate un bel pò di cose. In quei giorni scoprii il piacere di svegliarsi con un semplice "Buongiorno idiota", non molto romantico e abbastanza strambo detto dalla ragazza che ti piace e probabilmente qualcun altro ci sarebbe restato di merda dinanzi quel messaggio, ma si trattava di Maddy e anche quello faceva parte di lei.
Il nostro non era un rapporto paragonabile a quello degli altri. Era più un "guarda quei due, sono completamente matti" e forse lo eravamo davvero insieme, soprattutto quando ci fermavamo a litigare per strada, bloccando una fila di macchine.
Ma eravamo noi...E questo era ciò che importava realmente.Dopo le lezioni ci incontravamo in mensa per pranzare insieme e adoravo sentirla parlare di Aminoacidi, lipidi o qualsiasi altro argomento di biologia nonostante non ci capissi un tubo.
Mi piaceva ascoltarla ore intere, a prescindere di cosa volesse raccontarmi.
Non eravamo dei semplici amici ma allo stesso tempo nemmeno una coppia. Eravamo qualcosa di molto più importante: ERAVAMO NOI DUE OLTRE IL MONDO.
《Ancora devi prepararti?》,sbucò Alan dalla porta
《A quanto pare neanche tu》, gli feci segno con la mano, indicando il suo abbigliamento.
《Io nn ci vengo, ho altri impegni》, esordì
《Quindi trascorrere del tempo con Lexie è un impegno?》
Sgranò gli occhi come se l'avessi appena colto di contropiede, poi abbassò il capo, sedendosi sul letto.
《Da quanto tempo vi conoscete?》, chiesi.
《Andavamo insieme alle elementari, i nostri genitori erano amici di vecchia data e così siamo cresciuti insieme ma...dall'ultima volta sono cambiate un bel pò di cose》
《Del tipo?》
《Del tipo che sono trascorsi tre lunghi anni dall'ultima volta che le rivolsi la parola e ieri...beh ieri ha fatto uno strano effetto》
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Quando l'amore ti dà una speranza
RomanceDISPONIBILE IN TUTTI GLI STORE ONLINE E PRENOTABILE IN TUTTE LE LIBRERIE FISICHE! Madelyn Clark è una ragazza di 19 anni segnata da un'infanzia difficile. L'unica persona ad averla salvata dalla sua stessa vita è stato John, proprietario del pub in...