Capitolo 27

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IAN

Quello a terra era Alan e quei due erano gli stessi tizi che vidi l'altra volta.

Erano così presi nel massacrare il povero Alan che non si accorsero nemmeno della nostra presenza, così di soppiatto, ci nascondemmo dietro una macchina posta qualche metro prima della nostra. Il parcheggio era deserto e fu impossibile chiedere aiuto.

La maggior parte di loro era ancora al raduno e ciò significava che eravamo soli. Avremmo dovuto chiamare la polizia, ma la gara si svolse a qualche isolato prima del parcheggio e se l'avessero scoperto ci saremmo trovati in un bel guaio ed io non volevo fosse coinvolta anche Maddy.

L'unica soluzione era tornare indietro senza dare nell'occhio ma come potevo abbandonarlo così?.

Uno dei due tizi era armato e puntava una pistola dritta alla tempia di Alan.
Non potevo lasciarlo al macello, nonostante rischiassi di ricevere una pallottola addosso.

《Restate qui senza muovervi》, ordinai.

《Che cosa?》. Jared si posizionò davanti bloccandomi per un braccio.

《Che cosa vuoi fare, eh?. Non lo vedi che sono armati?. Le ragazze sono spaventate e tu come al solito non ragioni》

Mi girai verso Maddy.
La sua espressione era un misto di paura e sgomento e avrei tanto voluto stringerla e tenerla al sicuro.

Le presi il viso tra le mani strofinando delicatamente le dita 《Torno subito, aspettami qui》

《Dio mio ho paura, torniamo indietro vi prego. Diglielo anche tu Jared》 implorò Zoey in preda al panico.

《Ian smettila di fare il coglione, ci metterai tutti nei guai》, sibilò Jared a denti stretti per nn farci scoprire.

D'un tratto una mano fredda ed esile afferrò la mia 《Ti... ti prego, non andare》, mi sussurrò Maddy.
La sua voce era tremante e le su iridi erano illuminate dalla luce del lampione.

《Andrà tutto bene》, la rassicurai baciandole la tempia, poi mi voltai verso Jared che mi guardò con aria di rimprovero 《Non possiamo lasciarlo così, ha bisogno del nostro aiuto》

《Credi davvero rischierebbe il culo se ti trovassi in una situazione del genere?》

《Non lo so, ok?》, sbottai facendo avanti e indietro agitato, poi mi fermai afferrandolo per il colletto 《Se mi trovassi in una situazione del genere, scapperesti senza far nulla?》.

《Tu sei mio amico》

《Anche lui è nostro amico》

Mi guardò senza proferire alcuna parola, col suo sguardo ormai rassegnato.

《Allora vengo con te》

《No, Jared. Le ragazze sono sole e qualcuno deve pur restare con loro》.

《Cazzo, cazzo》, sbraitava toçcandosi i capelli.

Mi misi di schiena contro la macchina sporgendomi quanto bastava per accertarmi che la situazione fosse stabile. Tirai un grosso respiro e mi fiondai verso di loro. Probabilmente chiunque mi avrebbe dato del pazzo ma non potevo fare altrimenti.

《Josh spara》

《Lasciatelo stare》, urlai fermandomi a qualche passo da loro.

Quello con la mazza da baseball si girò nella mia direzione mentre l'altro continuava a puntare la pistola su Alan.

《E tu chi cazzo sei?》

《La persona che ti farà il culo se non lo lasci andare》, tuonai a pugni stretti.

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