CAPITOLO 3

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La mano di Marie Anne era stretta in quella di Amarok mentre nel più totale silenzio si stavano spostando per il bosco. Dietro di loro c'erano alcuni membri del branco e due ragazzini che Marie Anne aveva visto soltanto un paio di volte. Non avendo ancora passato la prima luna ed essendo ancora piccola, non le era mai stato permesso di partecipare alle riunioni del branco, ecco anche il motivo per cui non conosceva tutti gli ullam del territorio comandato da suo fratello. Quella sera, bene o male, sarebbe stata costretta a conoscerli. Agli eventi come quello, l'intero branco si riuniva.

Rinserrò la presa su quella sua unica certezza: suo fratello. Un tremito la sconquassò da cima a fondo, scuotendola come una foglia in balia del vento. Amarok l'osservò di sbieco e strinse a pugno la mano libera, cercando di trattenere la tensione, ormai più che palpabile.

Per quanto cercasse di non pensarci, l'Ursid sapeva che la sorella quella sera avrebbe volente o nolente fatto il passaggio e che il suo destino si sarebbe inevitabilmente compiuto. Si augurava solo che la trasformazione avvenisse con successo e che Marie Anne riuscisse a prendere sin da subito confidenza con la bestia.

Non era mai facile la prima luna per gli ullam, la bestia arrivava con irruenza togliendo a volte quel pizzico di razionalità che differenziava i mannari dall'essere totalmente degli animali. Lo stesso Amarok temeva le sue mutazioni. Il raziocinio era l'unica cosa a cui si aggrappava con tutto se stesso. Il timore di trasformarsi in tutto e per tutto in un mostro, lo paralizzava. Aveva troppe cose a cui badare per poter diventare preda della sua stessa bestia che a volte emergeva senza permesso e con una tenacia spaventosa.

Se avesse condiviso queste sue preoccupazioni con gli Anziani, sicuramente gli avrebbero risposto che non era un buon Ursid e, forse non era abbastanza forte per una carica tanto alta. Così taceva e ogni volta che mutava, si guardava bene da non dar troppo spazio alla bestia cercando di mantenere il filo dell'equilibrio ben tirato.

L'Huron-Manistee National Forest si estendeva alternando ricche zone boschive a radure, vantando perfino una svariata gamma di laghi disseminati in tutta la sua ampiezza. Amarok aveva scelto per il rituale di passaggio una radura non troppo ampia ma accerchiata da un fitto bosco che fosse anche abbastanza vicina ad uno dei piccoli laghi della zona. Questo avrebbe agevolato la natura mannara dell'orso di Marie Anne che, una volta uscito fuori, avrebbe sicuramente voluto cacciare.

Meglio quindi avere a disposizione alberi e acqua per permetterle di trovare le giuste prede.

Non appena arrivarono nello spiazzo, la ragazzina strinse più forte la mano del fratello e lui non poté fare a meno di attirarla a sé in un abbraccio protettivo. Dio solo sapeva quanto avrebbe voluto bypassare quella notte. L'agitazione lo scuoteva così profondamente che non si era accorto di aver esteso il potere fino a raggiungere alcuni membri del suo branco, costringendoli ad accusare la sferzata di energia sovrannaturale con un brontolio soffocato.

Un forte malessere indusse Marie Anne a cercare un appiglio solido nella marmorea presenza del proprio Ursid, la luna alta in cielo sembrava osservarli con distaccata superiorità. «Moki» gemette, sentendo le gambe cedere. Tutto sembrava girare.

Amarok l'afferrò tra le braccia, sollevandola come se non pesasse niente. Si spostò al centro della radura, seguito dagli altri due ragazzini che a differenza di sua sorella ostentavano un'apparente tranquillità.

Marie Anne strinse le labbra in una linea dritta e dura; serrando gli occhi accusò la fitta di dolore senza fare alcun rumore. Dal suo canto, voleva rendere suo fratello fiero di lei.

Quando Amarok l'appoggiò in terra, si sorresse alle sue possenti spalle e prima di allontanarsi gli scoccò un'occhiata carica di terrore. Una volta che si trovò a fianco degli altri due ragazzini, uno di questi le porse la propria mano. La prese con un breve attimo di esitazione e una flebile scossa rimbalzò da un corpo all'altro, animata da un terrore comune.

ARTIGLI - BACIO SELVAGGIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora