Capitolo 4

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LIZ
Io ed Ella, dopo aver sceso le scale, prendiamo posto al lungo tavolo di legno, assieme a Richard, Jack e una ragazza che non conosco.

- Come stai? - chiedo, rivolgendomi a Richard con tono preoccupato. Sono stata un po' troppo affrettata a colpirlo.

- Bene. Tranquilla, non mi hai fatto niente. - mi sorride.

- Scusami ancora. - mi dispiace averlo colpito.

- Allora, Elizabeth... - comincia Jack, sorridendomi anche lui. Sono tutti molto gentili qui, si stanno impegnando a farmi sentire a mio agio e lo apprezzo molto.

- Chiamami Liz. Se devo restare, dovrei essere chiamata come mi piace.- sorrido di rimando, notando lo sguardo soddisfatto e felice di Jack.

- Okay, Liz. Ti presento Kelly. - dice con il volto pieno di gioia, rivolgendosi alla ragazza che non conosco.

- Piacere, Kelly Wayne. - Kelly si presenta, alzando la testa dal piccolo tablet su cui era poggiata. È una ragazza minuta, con un caschetto corvino e degli occhi azzurri. Il mento è leggermente pronunciato, i lineamenti sottili, il viso magro e il suo sguardo è un po'... altezzoso. Sembra molto intelligente.

- Piacere. - le stringo la mano, cercando di essere il più simpatica possibile. Non sembra funzionare: la ragazza torna immediatamente a guardare il tablet nero.

- Non fare caso a lei, la troverai sempre con la testa sui suoi aggeggi tecnologici. - bisbiglia Richard, coprendosi la bocca con la mano.

- Ti ho sentito, Rich. - lo canzona Kelly, con tono antipatico. Il ragazzo fa finta di nulla. - Sono tecnopatica. - dice, squadrandomi per intero.

- Tecnocosa? - chiedo, stupita. Non ho mai sentito una parola simile.

- Tecnopatica: controllo la tecnologia e ho una conoscenza perfetta sugli hardware dei computer di tutto il mondo. Questo mi permette di creare molti congegni tecnologici. Inoltre, sono brava con l'hacking. Una volta ho hackerato un'intera stazione di polizia, ma Jack mi ha fermata. - afferma soddisfatta e con una nota di irritazione rivolta a Jack.

- Wow, interessante. - dico, sbalordita.

- È fantastico, soprattutto quando hackera un'aspirapolvere e la costringe ad attaccarti e a rincorrerti. - una ragazza bionda scende dalle lunghe rampe di scale. I suoi capelli sono biondo chiaro, quasi platino, e le toccano appena le spalle, ha occhi marroni e un viso angelico. È davvero carina, ha una bellezza particolare. Non è stupenda come Ella, ma ha un atteggiamento molto rassicurante. - Io sono Gwen Stevens. Felice di averti a bordo. - la ragazza si siede vicino a Kelly, la quale le riserva uno sguardo torvo e glaciale, bisbigliando:

- È successo solo una volta. -

- Grazie, io sono Liz. -

- Gwen ti piacerà. - mi informa Ella. - È un medico. -

- Non sono un medico. Il mio potere mi dà piene conoscenze nel campo della medicina e posso curare piccole ferite. - si giustifica con Ella e arrossisce all'istante.

- È lei che ti ha messo i punti. - dice Jack.

- Oh, grazie mille. Mi hai salvato la vita. -

- Figurati. Con Ella, Richard e Jax, a volte, è stato molto più difficile. - ridacchia, mentre Ella e Rich fanno gli offesi.

Jax?

- Liz... senti... io... o che sei appena arrivata... ma... - Jack sembra in imbarazzo, ma lo invito a continuare. - ma qui insegniamo l'autodifesa e come utilizzare i propri poteri. Per emergenza, nel caso dovessimo scappare dal rifugio. Dunque, vorresti essere addestrata? - propone, guardando il mio totem. L'offerta non mi stupisce più di tanto, avevo sospettato che loro si allenassero. Dopotutto, sono stati fantastici contro quegli uomini.

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