Capitolo 49

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RICHARD
- Assolutamente no. - dice Liz. - Non è addestrato, né a combattere, né ad usare il totem. È da pazzi. - la ragazza riceve solo un'occhiata malevola da parte di Helena.

- Helena, ti prego. - Jack cerca di far ragionare la donna.

- Nessuno riuscirà a convincermi a lasciar perdere. Voglio proprio vedere se questo ragazzino è della stessa pasta del padre. - Helena sembra intenzionata a combattere ad ogni costo. Non capisco questo suo odio verso Leonard. Vuole una prova di fiducia, ma non è questo il modo.

- Non accettare. - mentre Jack tenta di convincere Helena, io appoggio una mano sulla spalla di Leonard, che è abbastanza teso e in ansia, per incoraggiarlo; il ciondolo verde spicca sulla maglia che gli ho prestato. Mi guarda con i suoi occhi azzurri, riesco a vedere la tenacia e la voglia di combattere. Vuole accettare, ma perché? Io non ho bisogno di una prova per fidarmi, non voglio di certo la sua morte.

- Helena, che ne dici di abbellire la palestra con delle statue di ghiaccio? Mi offro volontaria per crearle e metterle al posto giusto. - Ella si fa avanti, cercando di distrarre la donna.

- Perché non modernizziamo la palestra? Potrei costruire delle macchine da combattimento per essere molto più preparati contro gli agenti AEGYPTIOS. - Kelly interviene in soccorso di Ella.

- Già. Buona idea, Kelly. -

- Va bene, accetto. - annuncia Leonard, rendendo vani gli sforzi delle due ragazze.

- Potevi fare di meglio. Mi spieghi a cosa servono delle statue di ghiaccio in una palestra? - commenta Jason, ricevendo un'occhiataccia da parte di Ella.

- Bene. Ti do cinque minuti per prepararti a combattere. Ti aspetto in palestra. - l'allenatrice esce dalla stanza, dirigendosi verso la sala d'allenamento.


Raggiungo Leonard nella sua stanza, accompagnato da Liz. Ha bisogno di consigli, è solo il suo primo scontro e sono sicuro che Helena non ci andrà leggero. Arriviamo alla porta e bussiamo. Liz vuole dargli anche qualche consiglio riguardo l'uso del totem.

- Sei ufficialmente impazzito?! - domando, quando il ragazzo viene ad aprirci. Me la sto prendendo un po' troppo. Insomma, lo conosco da qualche ora, però non voglio che si faccia male.

- No, ma almeno si fiderà di me. - dice, con addosso i miei abiti sportivi: una canottiera nera, dei pantaloni e delle scarpe da ginnastica.

- No, se ti uccide prima. -

- Oh, Helena non ha mai ucciso nessuno. Non l'ha fatto con me la prima volta che ci siamo incontrate, non lo farà neanche con Leonard. - Liz cerca di sdrammatizzare.

- Ma non ti conosceva, e di certo non ti odia perché ha un conto in sospeso con tuo padre. - sbotto, allarmato.

- Invece di rimproverarmi, datemi qualche consiglio. - afferma Leonard.

- Helena è capace di creare molte armi: spade, lance, bastoni, archi, scudi e tanto altro. È molto agile e aggressiva, il coraggio non le manca. Visto che non sei ben addestrato, ti conviene schivare i suoi attacchi e restare sulla difensiva. - gli consiglio.

- Non posso schivare i suoi attacchi in eterno. Come posso sconfiggerla? -

- Usa il tuo totem. - gli suggerisce Liz.

- Ma non so usarlo come te o come Ariel! Ho usato i miei poteri solo una volta. -

- Ariel lo utilizza da pochi giorni. Tu ti sei già legato ad esso, quindi già lo controlli. Devi attivarlo attraverso il tuo tocco, ti sentirai pieno di energia e sarai capace di controllare la terra e le piante. Ti ho visto farlo già altre volte, puoi farcela. -

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