Capitolo 63

1.4K 80 19
                                    

LIZ
- Eccoci. - annuncia Jack. L'imponente teatro si materializza davanti a noi. È di colore bianco, di forma circolare e con varie finestre. Provo a guardare all'interno di esse, ma non vedo nulla per via del buio. Jack scompare per due minuti, per poi ritornare nella stessa posizione.

- Non ci sono guardie. - dice, dopo aver controllato il perimetro. 

- È senza dubbio una trappola. - rifletto.

- Be, è assicurato. Dobbiamo andare lo stesso, o la nuvola di fumo ci distruggerà tutti. - dichiara Jason.

Saliamo le scale, ma un cancello nero ci sbarra la strada. Jack si teletrasporta dentro, scassina la serratura e lo spalanca, lasciandoci passare. Apro la porta d'ingresso, il cuore batte forte. Devo essere coraggiosa, non posso lasciar morire delle persone. Entriamo nella struttura; il buio mi circonda, non riesco a vedere nulla. 

- Rich. - bisbiglia Jack, il tono è vigile. Il ragazzo protende la mano; questa si accende, trasformandosi in una torcia. Richard muove la mano per provare ad individuare qualcuno. Nessuno sembra essere in questa stanza. Avanziamo, e in poco tempo ci ritroviamo di fronte ad un grande palco.

- Ma dove sono? - chiede Ella.

- Proprio qui. - la gelida voce di Gabriel risuona nell'aria, proviene dall'alto. I riflettori si accendono all'improvviso, illuminando la grossa camera. Alzo lo sguardo, e sugli spalti posti in modo circolare intorno alla stanza vedo Gabriel e Skye. Gabriel salta e, usando la telecinesi sul suo corpo, atterra dolcemente; Skye, preso lo spirito di un'aquila, atterra alle mie spalle, stridendo. Dov'è Thomas?

- Siete in perfetto orario. - Gabriel guarda l'orologio sul suo polso con fare teatrale. Sento delle urla soffocate. Alzo gli occhi e vedo le tre ragazze legate come salami e con dei bavagli sulla bocca sospese per aria. Hanno alcuni lividi sul viso, mentre dai loro occhi escono alcune lacrime.

- Non è fantastico? Tutti i totem riuniti. - Gabriel allarga le mani, entusiasta. - Ho aspettato tanto questo momento. -

- E lo aspetterai ancora, Gabriel. - avanzo. - Se credi che ci arrenderemo, ti sbagli di grosso. -

- No, infatti. - sul viso compare un sorriso soddisfatto, e il suo sguardo è divertito. - Ed è proprio per questo che Thomas è pronto a spaccarti la mascella. - all'inizio non capisco cosa vuole dire, poi una mano afferra il mio braccio e vengo tirata indietro, sfuggendo al pugno di Thomas, tornato visibile, diretto ai miei denti.

- Ti ha ferita? - Jason controlla in fretta e furia che non ci siano ferite, lasciandomi il braccio.

- No. -

- Ora ci divertiamo. - Thomas protende le mani, ricoperte di fumo. Jason si prepara a combattere, ma Jack riesce a teletrasportarsi dietro Thomas, a prenderlo per le spalle e a metterlo a terra, facendogli battere la testa.

- Scusami, Jones. Ma questa non è la tua battaglia. - Gabriel solleva Jack con la telecinesi e lo fa volare via, facendolo sbattere contro la balconata degli spalti. L'uomo si accascia su una sedia, svenuto.

- Siete stati degli stupidi a venire. - la voce di Skye giunge sempre più vicina, così come quella di Ella, che mi dice di stare attenta. Mi butto a destra all'istante, schivando Skye e il rinoceronte che è dietro di lei. Volgo lo sguardo verso i miei amici; sono tutti pronti a combattere. Poi mi ricordo delle tre povere ragazze. Guardo negli occhi Jason, sperando che mi capisca.

- Bisogna salvare le ragazze! - urla, leggendomi nel pensiero.

- Andiamo noi. - dice prontamente Richard, portando Leo con sé. I due passano davanti a Gabriel, che osserva il figlio. Padre e figlio incrociano gli occhi per pochi secondi, poi Leo distoglie lo sguardo, incurante, e va avanti.

EXODUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora