Capitolo 57

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LIZ
Con un'ultima svolta che ci fa sobbalzare, Richard entra nella barriera invisibile costruita da Kelly, e arriviamo al rifugio. Scendiamo dal SUV un po' frastornati.

- Siete tornati. - Jack, seguito da Helena, Kelly e Gwen, si precipita verso di noi.

- Ma cos'è successo? - ci chiede Helena, una volta entrati dentro.

- Avete un aspetto orribile! - esclama Kelly, osservando le nostre giacche e i nostri cappotti ricoperti di polvere e i graffi che abbiamo sul viso, causati da Gabriel.

- Grazie, non c'è bisogno di farcelo notare. - Ella cerca di pulire i suoi vestiti, riservando un'occhiataccia a Kelly.

- Sedetevi, sarete stanchissimi. - Jack prende le sedie e ci fa accomodare tutti, avvolgendoci in morbide coperte, mentre percepisco con piacere il calore che si propaga nel rifugio attraverso il sistema di riscaldamento. Melody compare sulla soglia del portone d'ingresso, guardandosi intorno, meravigliata per l'immensità della villa.

- Tu devi essere la portatrice del totem della musica. - Jack si avvicina a lei, parlando con tono gentile.

- Sì. - borbotta, studiando con gli occhi l'uomo, il quale sorride amabilmente, come suo solito.

- Benvenuta. -


- Allora, ci spiegate cos'è successo? Doveva essere una semplice missione di recupero. - Helena è in attesa di una spiegazione.

Jack torna dalla cucina con le ultime due cioccolate calde per me e Jason, ricoperte da cannella, canditi e panna montata. Gwen continua a passare le mani, cariche di energia benefica verde, sul sopracciglio insanguinato di Jax e sulla mia guancia, curando un graffio. Jack ci porta anche una confezione di marshmallow da immergere nella cioccolata calda che ha preparato con le sue mani.

- Doveva esserlo, ma abbiamo incontrato Gabriel. - esordisce Jax, sorseggiando la bevanda.

- "Incontrato" è un parolone, ci ha solamente spremuti come limoni. - dice Scott, lasciandosi coprire da Ella, che non avverte il freddo grazie ai suoi poteri.

- Ma come faceva a sapere di Melody. Insomma, è una cosa abbastanza strana. - riflette Jack, gli occhi azzurri carichi di rabbia. So che avrebbe voluto essere lì con noi e proteggerci, ma ora non deve darsi la colpa per averci lasciato andare da soli.

- Infatti, lui è sempre di pari passo con noi. - Kelly tiene lo sguardo fisso sulla sua cioccolata, sembra che stia riflettendo su qualcosa. Fuori, la neve continua a cadere. Durante il viaggio, non si è fermata neanche per un minuto, rendendo abbastanza difficile il percorso per arrivare a casa. Fiocchi di neve si abbattono sul terreno e si sciolgono, diventando pura acqua gelida.

- Che intendi dire? - domanda Richard, stringendosi a Leo ancora di più e condividendo lo stesso plaid.

- Rifletteteci: lo abbiamo incontrato alla National Gallery, quando Liz e Jason hanno preso i totem del fuoco e dell'acqua, poi lo abbiamo incontrato stasera, visto che voleva prendere il totem della musica. Consideriamo anche quando Skye e Thomas hanno attaccato Ariel allo strip club, e quando Skye vi ha attaccati nel giorno in cui avete trovato la pagina a casa di Liz. Lui sa sempre tutto di noi: dove stiamo andando, in quanti siamo e qual è il nostro obbiettivo. Sembra quasi che lui... - non lascio finire la frase perché collego tutto. Kelly ha dannatamente ragione. Può essere antipatica, ma è molto intelligente, tanto da scoprire che Gabriel...

- Abbia una spia all'interno nel nostro gruppo. - concludo la frase per lei, lasciando sbalorditi tutti.

- Esatto. - concorda con me la ragazza dai capelli corti. Cala un silenzio tombale, a tratti inquietante. Nessuno si azzarda a parlare dopo quello che ho detto, tutti hanno la pelle d'oca, compresa me. Poi, in un attimo, Leonard è sbattuto al muro, e un pugnale è puntato alla sua gola.

- Non è possibile, ancora? - Richard si alza, avvicinandosi ad Helena.

- Lo sapevo che eri tu. - sibila la donna, a denti stretti. - Sapevo che eri fedele a tuo padre e che ci stavi spiando. Hai tramato alle nostre spalle per tutto questo tempo. -

- Stai scherzando, spero? Io detesto mio padre, ho cercato di soffocarlo con i miei poteri questa sera, ma tu continui a dubitare di me? - bofonchia, a causa del pugnale rivolto alla trachea.

- Potrebbe essere tutta una copertura. - Helena è una furia, riesco quasi ad intravedere tutta la rabbia che la circonda.

- Helena, smettila. - Richard e Jason si lanciano sulla donna e l'allontanano dal ragazzo. La donna afferra il pugnale, che le era sfuggito di mano, e attacca Leonard. Il ragazzo si circonda in un'armatura di terra, e l'impatto distrugge la lama del coltello. Helena viene allontanata con forza, ma si avventa di nuovo sull'avversario. Non credo che Leo voglia trattenersi stavolta, non si farà mettere i piedi in testa dall'allenatrice. I due cominciano a combattere: Helena crea uno scudo, e le pietre che Leo lancia non vanno a segno. La donna avanza verso di lui con una lancia, ma Leo blocca la corsa con le sue piante che, emergendo dal parquet, l'avvolgono completamente.

- Io intervengo. - Ariel attiva il suo totem, e una bolla d'acqua compare tra le sue mani.

- No, Ariel. - interviene Ella. - Non peggiorare la situazione. -

- Ma dobbiamo fare qualcosa. -

- Ci penso io. - Melody si alza dalla sedia, decisa. Helena crea una spada e distrugge i rampicanti, poi salta verso Leo.

Con una scarica di onde sonore, la nuova arrivata distrugge la roccia di Leo e la spada di Helena. I due si fermano all'improvviso, continuando a lanciarsi sguardi furiosi.

- Basta! - tuona Jack. - Questo è lo scopo di Gabriel: dividerci. Se voi due continuate così, ce la farà. Se voi due continuate così, riuscirà a distruggerci con facilità. Adesso, calmatevi tutti. Non sappiamo se abbiamo davvero una spia qui in mezzo a noi, ma ora non è il momento di pensarci. Siamo tutti stanchi, soprattutto voi che avete salvato Melody. Quindi, andate tutti a dormire. - cerchiamo di opporci, bramosi di sapere qualcosa in più su questa questione, ma Jack urla:

- A dormire! - e tutti torniamo in camera.


- Tu cosa ne pensi? - chiedo, poggiando una mano sul petto nudo e caldo di Jason. Siamo in camera sua, solo con la biancheria intima addosso e le coperte che ci coprono.

- Riguardo cosa? -

- La faccenda della spia. -

- Be', non lo so. Il ragionamento di Kelly ha perfettamente senso. Gabriel ci ha sempre raggiunti, ovunque eravamo. -

- E tu chi credi che sia? -

- Non lo so. Voglio bene a tutte queste persone e non potrei mai sospettare di loro. - ammette il ragazzo.

- Non sei tu, vero? - gli domando a bruciapelo.

- Stai scherzando?! Odio Gabriel, vorrei infilargli una mano nella gola per vederlo bruciare e urlare come un forsennato. Non potrei mai allearmi con lui e i suoi squilibrati. -

- Hai ragione. - dico, ridacchiando e accarezzando il suo viso. - Io non potrei mai sopportarlo, se fossi tu. - confesso, perché mi si spezzerebbe il cuore. Vedrei tutte le mie speranze andare distrutte, come un enorme lampadario di cristallo che va in mille pezzi in seguito ad una caduta. Io lo amo troppo per vederlo portare via da me.

- Neanche io, Liz. Non succederà mai e poi mai. Resteremo sempre vicini, io e te. Ora, dormiamo. - allunga il braccio muscoloso sul comodino, spegnendo la lampada. - Buona notte. - con un ultimo bacio, mi addormento, lasciandomi scaldare dal suo corpo, come uno scudo contro il freddo del gelido inverno.

Instagram: viepsilon

Spazio Autore:
Ciaooo😘😘😘
Scusate per il capitolo un po' breve, ma dopo un capitolo bello lungo come quello scorso, ci voleva un capitolo più leggero.

Kelly è riuscita a capire tutto, è sempre un passo avanti a tutti gli altri😂😂😂😂😂

Fatemi sapere chi pensate che sia la spia, voglio sapere tutte le vostre teorie😍😍😍😍

Intanto, ci vediamo lunedì con un capitolo in cui scopriremo parte della storia di Melody e una sua caratteristica molto interessante😏😏😏

A presto😘😘😘

EXODUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora