LIZ
- Okay, ripetetemi cos'è successo? - è la cinquantesima volta che Jack ripete la stessa domanda. Sono le dieci di sera e mi sento davvero stanca, come tutti del resto. Jack ha due occhiaie da fare invidia e non ha una bella cera. Gli occhi azzurri sembrano neri come la pece nell'oscurità della stanza.- Liz, lo so che sei qui da poco, ma non puoi mostrare a tutti di cosa sei capace. - mi rimprovera con tono severo. Non posso dargli torto, mi sono lasciata governare dai sentimenti.
- Lo so, Jack. Mi dispiace davvero tanto. La rabbia ha preso il sopravvento. - mi giustifico, non riuscendo a guardare nessuno negli occhi.
È tutta colpa mia, se non avessi colpito Fred, non sarebbe successo nulla. Dopotutto, combino sempre guai.
- D'accordo. Mi sembri abbastanza mortificata. - Jack sta per dirci di poter andar a letto, ma ho ancora un dubbio, e devo risolverlo.
- Devo dire una cosa. - annuncio. - Com'è possibile che nessuno di voi due abbia visto quello scheletro incappucciato che mi ha quasi strozzato? - mi rivolgo a Richard ed Ella. Non me lo sono inventato, ho i segni sul collo che lo dimostrano.
- Non lo so, Liz. Noi non abbiamo visto niente, tranne te che urlavi e che stavi per soffocare. - ricorda Ella.
- Capisco, ma il fatto è che tenevo il SUV in aria e non credo di aver perso il controllo a causa dell'ansia da prestazione. Io ho visto qualcosa, qualcosa che ha provato ad ammazzarmi. -
- Stai tranquilla, Liz. Ti crediamo. - mi conforta Richard.
- Forse è stato un exodus. - interviene Jack, pensieroso. - Un exodus che si può infiltrare nelle menti delle persone, o che si rende invisibile, o qualche altro potere. -
- A proposito, come sta Jax? - chiede Ella, con tono preoccupato.
- Jason sta bene. Gwen ha estratto la pallottola e ha curato la ferita. Dovrà solo stare a riposo per domani e saltare l'allenamento, ma si riprenderà. E avrà una nuova cicatrice da aggiungere alla sua collezione. - l'umorismo di Jack mi rassicura, significa che non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Menomale. Jason si è preso una pallottola per venire a salvarci da un inseguimento, inseguimento che io ho causato. E se dovesse morire per questo, non me lo perdonerei mai e poi mai.
- Ora potete andare, domani dirò a Kelly di continuare a cercare informazioni sull'organizzazione AEGYPTIOS. Ora però, serve una dormita a tutti. Buona notte. -
Salutiamo e ci avviamo alle nostre stanze.
- Ella, tu va' avanti. Io vado in infermeria. -
- Da Jason? - mi domanda, con un sorriso malizioso.
- Sì, e non c'è bisogno di pensare male. Voglio solo vedere come sta. - la rimprovero. Non sono cotta di lui, assolutamente no. È solo che... Mi preoccupo a causa dello sparo. Insomma, mi ha dato un grande aiuto, donandomi il coraggio di confidarmi con lui e tutti gli altri riguardo la faccenda di Amanda e Fred. Mi ha ascoltata e consigliata come un bravo amico, e gliene sono grata.
- Okay, io vado a fare una doccia. - la mia amica si dirige ai bagni.
Arrivo in infermeria e trovo Jason steso su un letto bianco a dormire. È così carino quando dorme. Assomiglia ad un cucciolo di cane indifeso, e non ad un drago sputafuoco come quando è sveglio. Mi avvicino silenziosamente a lui, non voglio svegliarlo, voglio solo... guardarlo.
Dio, sembro una stalker.
- Non guardarmi. - sussurra Jason, tenendo ancora gli occhi chiusi. Come diavolo ha fatto? - Se ti stai chiedendo come ho fatto a vederti, è perché, dopo tutti gli allenamenti fatti con Helena, ho i riflessi prontissimi. Helena ci insegna a sentire la presenza delle persone anche da bendati. -
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EXODUS
ActionLiz è una semplice ragazza di 18 anni con una vita apparentemente normale, anche se a scuola non ha giornate facili. Tra bullismo, soprusi e bugie, tutto cambia quando sua madre le consegna il totem dell'aria: un ciondolo che consente alla persona c...