LIZ
- In bocca al lupo. - auguro, prima di spingere Kelly e V-23 nella stanza di Jack. Per fortuna, l'abbiamo trovato sveglio. Speriamo che Kelly riesca a convincerlo.Intanto che aspetto, sento dei rumori in cucina. Vado a vedere. Forse sarà Richard in cerca di cibo, Ella mi ha detto che certe volte si sveglia nel bel mezzo della notte per mangiare qualcosa.
Arrivata nella sala non trovo Richard... bensì Jason.
- Oh, ciao, verginella. - mi saluta, con il suo solito modo di fare.
- Non chiamarmi così. - gli dico, acida.
- Perché non dovrei? È così divertente vederti diventare rossa come un pomodoro. -
Noto che tiene delle candele spente tra le mani.
- A cosa ti servono quelle? - trattengo l'istinto di strozzarlo con le mie mani, o di farlo volare dall'altra parte della stanza col mio totem.
- Perché non ti fai i fatti tuoi? - mi risponde. A volte, è davvero irritante.
- Se non vuoi dirmelo, non fa niente. Non sei così importante come credi. - gli dico e faccio per andarmene, ma lui mi ferma.
- Mi servono per meditare. -
- Meditare? - gli chiedo, stranita.
- Sì, meditare. Sai, no? Quando ci si siede a terra e si ripete "ommm". -
- Questo lo so, scemo. Ma perché mediti? -
- Questi non sono decisamente fatti tuoi. - ribatte, e corre via in camera sua.
Ma quanto è bipolare? Non riesco proprio a comprenderlo, è davvero incredibile. Non capisco perché mi dice il motivo per il quale aveva le candele, e poi sparisce, come se qualcuno lo stesse inseguendo.
Come fanno Richard, Ella e tutti gli altri a sopportarlo? Kelly e Jack non hanno ancora finito di parlare e mi tocca aspettare qui, visto che ho promesso a Kelly che l'avrei aspettata fino alla fine del loro chiarimento.
Bene! Allora, approfitto del tempo che ho a disposizione. Perché dovrei stare qui ad annoiarmi?
Dopo aver resistito all'impulso di chiudermi in camera a leggere un libro, mi dirigo in camera di Richard e Jason. Sono curiosa, è il mio punto debole.
Busso e, dopo un bel po', il ragazzo mi apre la porta, a petto nudo e con dei pantaloni sportivi.
- Ancora tu? - chiede, stizzito.
- Già, se vuoi liberarti di me, dovrai fare di più. Una volta che qualcuno mi incuriosisce, non può passarla liscia. - esordisco, entrando in camera, prima che lui possa chiudermela in faccia. Ne sarebbe capace.
- Come Ulisse. - sorride, dimostrando che non è uno stupido senza cervello.
- Ah, allora non sei un troglodita che ragiona solo col membro genitale. - lo prendo in giro, voltandomi verso di lui.
- Già, e tu forse ragioni troppo con la testa e poco col tuo membro genitale. -
- Allora, posso restare, o devo essere sbattuta fuori? -
- Sai che, se ti faccio entrare, è una cosa molto equivoca. -
- Oh, andiamo. Perché devi sempre rigirare la frittata in modo perverso? - gli chiedo, esausta.
- Ma io voglio rigirare la frittata in modo perverso, solo che le frittate non mi piacciono. Preferisco le patate. - perché fa così ridere? Non voglio ridere, ma lui mi fa questo effetto. - Forza, vieni. - dice il ragazzo, tornato serio dopo aver condiviso il momento di gioia con me. In questo periodo che sono stata qui, non ho parlato molto con Jason, quindi non conosco bene i tratti del suo carattere.
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EXODUS
ActionLiz è una semplice ragazza di 18 anni con una vita apparentemente normale, anche se a scuola non ha giornate facili. Tra bullismo, soprusi e bugie, tutto cambia quando sua madre le consegna il totem dell'aria: un ciondolo che consente alla persona c...