Capitolo 67

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LIZ
- E questo è quanto. - Jason termina di raccontare la storia della sua famiglia e di Rachel. Ha deciso di dirlo subito a tutti gli altri. Io, Ella e Rich siamo rimasti al suo fianco, a supportarlo come sempre. Ha parlato solo lui, e di questo ne sono felice. Significa che sta diventando più facile, che sta finalmente superando tutte le sue paure. Jason sta maturando, d'ora in poi non sarà più costretto ad essere quell'automa così freddo e difficile da comprendere. Jason ora può essere se stesso.

Jack e tutti gli altri ascoltano con attenzione il racconto, alla fine rimangono abbastanza sconvolti e perplessi. Riesco a percepire la paura di Jason, non vuole essere allontanato. E, per fortuna, non succederà. Jack è il primo a muoversi, avanza con velocità verso il ragazzo, verso il primo figlio che abbia mai avuto, senza alcun dubbio che si manifesti sul suo viso. L'uomo stringe Jack in un abbraccio, sussurrandogli dolci parole di conforto, perché per quanto possa essere difficile la situazione, Jack non ti giudica, non ti accusa ingiustamente. Per lui sei e sarai sempre la persona più importante, la persona che proteggerà ogni volta durante il pericolo. Helena fa un passo avanti, accarezza il viso di Jax con orgoglio, poi lo abbraccia a sua volta. 

Piano piano, anche Leo, Ariel, Melody e Gwen si avvicinano e lo consolano. Kelly avanza, accompagnata da V-23. Il robot si getta fra le braccia di Jason, chiedendo un caloroso abbraccio.

- Non sei un mostro, Jax. Sei nostro amico, sei parte della famiglia. - dichiara Kelly, sorridendo. È la prima volta che vedo Kelly sorridere. Non fa mezzi sorrisi, non piega semplicemente le labbra, sorride a trentadue denti, imitando Jack. Deve averla contagiata. Successivamente, Kelly si allontana, riprendendosi V-23, e lascia spazio a Scott, l'ultimo rimasto. Jason lo guarda, Scott ha un'espressione dura sul viso, tutti noi restiamo col fiato sospeso per quello che potrebbe succedere. Ella e Jack sono già pronti ad intervenire nel caso scoppiasse una rissa. 

Scott toglie le mani dalle tasche dei jeans, si passa una mano sul mento liscio, sembra a disagio. Successivamente accade l'inevitabile, quello che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato: Scott fa qualche passo avanti, muove le braccia con goffaggine, e stringe Jason in un abbraccio molto impacciato, alzandosi sulle punte per essere alla stessa altezza. Il mio ragazzo resta immobile come una statua per qualche secondo, poi ricambia l'abbraccio, deponendo l'ascia di guerra e mettendo fine all'astio che li ha divisi per tutto questo tempo. Scott si allontana, passandosi una mano fra i capelli e guardandosi intorno con imbarazzo, i suoi occhi grigi sono calmi come il cielo nuvoloso.

- Io... be'... ehm... - non sa cosa dire, probabilmente si è mosso contro il suo volere. 

- Grazie. - sussurra Jason, osservando prima Scott, poi Ariel, Melody e Leo. Jason sorride per la prima volta nella giornata, felice. 


- Sai, non mi aspettavo che fosse successo tutto questo, a Jason? - commenta Ella, dato che finalmente possiamo parlarne in modo tranquillo.

- È stato scioccante anche per me, credimi. - dico, sospirando.

- Questo dimostra che tu per lui sei stata miracolosa. - dichiara Melody.

- Non esagerare. - arrossisco.

- E invece sì. - si intromette Ella. - Jason non ce ne ha mai parlato. Sin da quando è arrivato al rifugio, non ci ha mai raccontato quello che è successo. Se gli chiedevi qualcosa sulla sua famiglia, lui si arrabbiava e urlava come un pazzo. Da quando sei arrivata, invece, è cambiato, è diventato una persona bellissima, è venuto fuori il vero Jason. -

- È la verità, Liz. Non ho mai visto un amore così bello come il vostro. Siete bellissimi insieme. Sei stata... un po' come l'aria di cui aveva bisogno per respirare, indispensabile. - commenta Ariel, con occhi sognanti.

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