Capitolo 71

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LIZ
- Buongiorno. - bisbiglia Jason, quando si accorge del mio risveglio.

- Ehi. - lo saluto, stiracchiandomi sul letto e strofinandomi gli occhi. I ricordi della notte scorsa tornano subito a galla.

- Dormito bene? - chiede, mettendosi seduto. Le coperte scivolano dal suo corpo, scoprendo il busto nudo.

- Certo. - stranamente, avverto il freddo. Kelly deve essersi dimenticata di accendere i riscaldamenti. - Jason, non senti freddo? - domando, ricordandomi del fatto che prima erano i suoi poteri a riscaldarmi ogni volta.

- Sì, ed è una sensazione strana, che non provavo da quando ero piccolo. Ora che ho il totem, i miei poteri sono sotto controllo, quindi dovrai abituarti al freddo. -

- Io ci sono abituata. Sei tu che dovrai abituarti, visto che non senti il freddo da anni. - rispondo.

- Be', potremmo riscaldarci in un altro modo. - dice, suadente. Si sdraia di fianco a me, avvicinandosi con le labbra. - Che ne pensi? - sussurra, e bacia le mie guance.

- Penso che sei insaziabile. - entrambi iniziamo a ridacchiare. Accarezzo il suo viso liscio e lo guardo con orgoglio. Quanto adoro questa sua nuova voglia di vivere, è fantastica. Le mie mani percorrono i suoi muscoli d'acciaio, e prendo il totem tra le dita, rigirandomelo. Mi devo ancora abituare a vederlo addosso a lui.

- Sai, Liz, mentre dormivi, ho riflettuto a lungo su questo. - Jax prende il ciondolo e lo osserva. - Adesso, ho di nuovo i miei poteri, tuttavia sono praticamente un bersaglio per Gabriel. Se lui dovesse prendere il mio totem, allora invocherebbe Ramses, e sarebbe la fine per tutto il mondo. Ora so come vi sentite tu, Leo, Ariel e Melody. È come se tutto dipendesse da noi e da questi ciondoli che portiamo al collo. Non fraintendermi, sono felice di avere il totem e di riavere i miei poteri, ma so anche che questa è una grandissima responsabilità. Posso dire con certezza, però, che sono pronto a tutto. Proteggerò questo ciondolo a costo della mia vita e non permetterò a quel fanatico di Gabriel di prenderlo e di usarlo per i suoi scopi malvagi. Questa è una promessa. Ce la faremo, insieme. - Jason termina il suo monologo, e intorno a noi cala il silenzio. Rimango ad osservarlo ammaliata, notando una specie di consapevolezza nei suoi occhi, una sorta di orgoglio e dovere. Jason sembra diverso, cambiato.

Non so come descriverlo, ma è come se vedessi un nuovo Jason. Sembra una persona diversa, molto più matura, ponderata, equilibrata.

- Ci riuscirai, Jason. Ne sono sicura. Il totem del fuoco è perfetto per te, ne sei davvero degno. - lo rassicuro, prendendo il suo viso tra le mani. Portare i totem è una responsabilità molto grande, pochi ne sono davvero degni.

- Oh, Liz. - Jason mi bacia, e le nostre lingue si incrociano per un tempo brevissimo. Il ragazzo mi sovrasta col suo corpo e bacia il mio collo, mentre io gli passo una mano nei capelli. Il mio comunicatore squilla, Jason sbuffa, ed io rispondo alla chiamata.

Liz, è urgente. Vieni subito qui. - il tono di Kelly è allarmato, dev'essere successo qualcosa di grave.

- Il dovere ci chiama. - commenta Jax, con un sorrisetto sulle labbra.

ELLA
- Lo rifacciamo? - domando, allegra. Mi sdraio su un fianco, accarezzando il petto di Scott.

- Oh, ti prego, dammi il tempo di svegliarmi. - Scott sogghigna, cercando di nascondere la testa sotto il cuscino. - Lo abbiamo già fatto ieri. -

- Oh, andiamo. Lo so che hai voglia. - gli faccio notare, gonfiando le guance come una bambina e tirandogli via il cuscino, dispettosa.

- Certo che ho voglia, ma non tutti sopportano il freddo come te. Sto gelando. - si giustifica. 

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