LIZ
- Ma guarda un po' chi c'è. - Jason è proprio davanti a me, seduto sul grande tavolo. Fra le mani, ha un piatto ripieno di pollo allo spiedo e patate al forno.
Delizioso.- Hai fame? - mi chiede.
- Si vede così tanto? - sussurro, imbarazzata.
- Abbastanza. Dai, vieni, prendi il mio piatto. -
- È tuo. Non posso prenderlo. -
- Prendilo, ne vado a fare un altro con la macchina crea-cibo. - dichiara. Appoggia il piatto sul tavolo, lo fa scivolare verso di me e va verso il laboratorio di Kelly. Le macchine crea-cibo e crea-vestiti sono davvero fantastiche; Kelly è davvero brava e spaventosamente intelligente.
Jason è stato molto gentile, non me l'aspettavo.
Mi scaravento sul pollo, gustandomelo. È davvero squisito. È sempre stato uno dei miei piatti preferiti. Ricordo ancora quanto mi rendeva felice papà quando faceva tardi al lavoro e lo comprava a me e la mamma per renderci felici e farsi perdonare. Mi manca cosi tanto. Mi chiedo se sia felice o deluso di me, di quello che sto facendo. Vorrei tanto farmi consigliare da lui. Mentre mamma era sempre lì ad ascoltarmi e ad infondermi coraggio, lui era sempre pronto a darmi consigli e ad esserci sempre per me e per lei. Vorrei parlare un'ultima volta con loro, visto che mi sono stati strappati via troppo presto.
Jason ritorna con un altro piatto, questa volta con una fetta di carne arrostita, e mi distrae dai miei pensieri.
- Povero pollo, vacci piano con lui. - mi scappa una risatina. Mi copro con la mano, evitando che i pezzetti di carne cadano sul tavolo, e mi pulisco col tovagliolo.
- Che ne pensi di Scott? - gli chiedo.
- Per me dovrebbe andarsene, non è neanche un exodus. Conoscendo Jack, però, sono sicuro che lo farà restare qui. Quindi, dobbiamo abituarci ad avere un nuovo ragazzo. - lo guardo un po' stupita.
- Non guardarmi così. Sono fatto così, io. Non sono adatto ai rapporti umani. - decido di non fargli altre domande.
Non parliamo più, mangiamo e basta. Lo osservo molto e mi sembra pensieroso, come se stesse pensando totalmente ad altre cose. Poi alza lo sguardo, puntandomi i suoi rubini, e dice una cosa che non mi sarei mai aspettata di sentire:
- Ti va di uscire con me? - lo guardo incredula. L'ha davvero detto? Ha parlato così velocemente che credo di aver capito una cosa per un'altra.
- Cosa? - gli chiedo, per essere sicura.
- Vuoi uscire con me? - questa volta scandisce bene ogni singola parola. Mi ha chiesto di uscire. Dovrei accettare?
Ricordo quello che mi hanno detto Gwen, Ella e Richard. Lui ci prova con tutte quelle che vengono e poi le fa soffrire. Sarò una delle tante? Forse... non dovrei accettare.
- Sì, va benissimo. Quando? - la bocca parla da sola, e non riesco a controllarla. Non capisco proprio quello che mi sta succedendo.
- Domani sera. - il suo volto si illumina di gioia. Ci tiene così tanto ad uscire con me?
- E dove mi porti? -
- Sarà una sorpresa. -
- Fai il misterioso? -
- Già, proprio così. Adesso, è meglio andare a dormire. Se Jack ci trova qui, ci teletrasporterà al polo Nord. - ridacchio. - A domani, allora. - mi dice.
- A domani. - lo saluto.
- Davvero?! - Ella è sconvolta. Le ho comunicato la notizia e, non appena l'ha sentita, ha fatto un balzo alla Tarzan dal letto e si è messa davanti a me.
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EXODUS
ActionLiz è una semplice ragazza di 18 anni con una vita apparentemente normale, anche se a scuola non ha giornate facili. Tra bullismo, soprusi e bugie, tutto cambia quando sua madre le consegna il totem dell'aria: un ciondolo che consente alla persona c...