LIZ
Io ed Ella ci svegliamo quasi contemporaneamente.- Buongiorno. - mi saluta, entusiasta.
- Buongiorno. - ricambio, felice.
- Pronta per oggi? -
- Sì, prontissima. - ho bisogno di uscire, ho voglia di rivedere la mia amata Londra. Fin da piccola, l'ho sempre adorata: gli edifici, le strade, le luci, i passanti. Tutto sembrava un quadro. Londra è una città così bella.
- Tieni. - Ella mi porge dei vestiti, che ovviamente non sono adatti al mio stile, e li rifiuto con gentilezza. - Non capisci la moda, tesoro. - si lamenta, mentre esco dalla stanza e mi dirigo al bagno.
Indosso un maglioncino rosso, dei jeans neri e un paio di Converse. Mi specchio e vedo il mio riflesso: i capelli color castano chiaro mi arrivano fino alle spalle, gli occhi color nocciola sprizzano felicità, e il sorriso è smagliante. Troppe volte questo sorriso è stato spento dai miei bulli. Ma ora non succederà più.
Approfitto dei trucchi di Ella; quella ragazza è super attrezzata. Passo un pizzico di blush sulle guance e l'eyeliner sugli occhi, evidenziando i miei lineamenti dolci. Spazzolo i miei capelli mossi, rendendoli perlomeno accettabili.
Eccola ancora una volta, la nuova Liz. Mi sento felice e più forte, nulla potrà fermarmi.
Ella, mio contrario, si mette una canottiera rosa scuro, una gonna nera, calze e stivaletti.
- Non sei troppo scoperta. - le faccio notare, preoccupandomi per lei. Non ha freddo?
- Guastafeste. - si lamenta, poggiando sulle spalle un giubbotto col cappuccio.
- Non hai freddo? -
- No, i miei poteri impediscono al freddo di toccarmi. - mi informa.
- Wow, comodo. -
Scendiamo le scale e andiamo a fare colazione. A tavola troviamo solo Rich, Jack e... Jason.
Salutiamo tutti e prendiamo posto.- Allora, ragazze, - Jack richiama la nostra attenzione. - mi raccomando, state attente. Profilo basso, non fatevi riconoscere. -
- Tranquillo, Jack. - lo rassicura Ella, ingoiando delle fette di bacon.
- E tu, - Jack chiama Richard, intento ad abbuffarsi di uova strapazzate. - mi affido a te. Prenditi cura di loro. -
- Franquillo. - bofonchia il ragazzo, con la bocca piena.
- Affidarsi a Richard non è mai una buona idea. - lo prende in giro Jason, riservandogli il suo sorriso provocatorio.
- Stronzo. - controbatte il diretto interessato.
- Tu non vieni? - chiedo a Jason, curiosa.
- No, detesto uscire in città, preferisco restare da solo qui. Non osate disturbarmi. - detto questo, prende il suo piatto e se ne va in camera, spiazzandomi. Ma... ?
- Non fare caso a lui. A volte è scontroso, altre volte è un orsacchiotto di peluche. Ci abbiamo fatto l'abitudine, ormai. - mi conforta Ella, notando la mia espressione sbalordita.
- Okay, ragazzi. Vado da Kelly per vedere se ci sono nuovi exodus in zona. Ripeto, state attenti. -
Capisco Jack, non è facile badare a tutti noi e proteggerci dai pericoli del mondo esterno.
Dopo aver aspettato che Richard si vestisse con una camicia, dei jeans e un giubbotto, usciamo tutti insieme dal rifugio. È la prima volta che lo vedo dall'esterno: è una bellissima villa, in stile antico, molto grande, a tratti immensa, color marrone scuro e rivestita di legno. Resto sbalordita, dall'interno non sembrava così enorme. Noto un'incisione vicino al portone d'ingresso: una specie di uccello grigio a due teste. Ne resto ammaliata, è stupendo.
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EXODUS
AçãoLiz è una semplice ragazza di 18 anni con una vita apparentemente normale, anche se a scuola non ha giornate facili. Tra bullismo, soprusi e bugie, tutto cambia quando sua madre le consegna il totem dell'aria: un ciondolo che consente alla persona c...