Capitolo 68

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LIZ
- Guarda. Insomma, guardami. - mi ripete Jason per la millesima volta. Si sta divertendo molto a far comparire una piccola fiammella tra le dita. Ci siamo allenati a dovere, e sembra che abbia di nuovo i suoi poteri. È particolarmente felice, mi piace vederlo così.

- Adesso, ho di nuovo i miei poteri. Non devo neanche sforzarmi a capire cosa sono in grado di fare, dato che sono identici a quelli che avevo prima. - il totem smette di brillare, e la fiammella scompare dalle mani di Jax.

- Mi fa piacere. Non ti vedevo così allegro da tanto tempo. - dichiaro, ridacchiando.

- Vero. Ora mi devi insegnare tutti i segreti nell'uso dei totem. Quando iniziamo? Questa sera? Domani mattina? -

- Rilassati. - sorrido, lieta di questa sua gioia. Mi fa piacere vederlo così allegro e felice. Questa felicità è stata repressa per troppo tempo, rinchiusa in una prigione senza chiave. - Ti insegnerò tutto quello che c'è da sapere, ma con calma. -

- D'accordo. Adesso, dovrò aiutarvi anche a creare il guerriero di luce, giusto? - chiede.

- Sì, proprio così. Aspetta... - un'idea compare nella mia testa. Rifletto per dei buoni trenta secondi, lo sguardo è vuoto, altre idee viaggiano per la mia mente. Potrebbe funzionare.

- Liz, tutto bene? - Jason afferra la mia spalla e mi scuote leggermente. Ritorno alla realtà in un attimo.

- Sì, benissimo. Ho un'idea, chiamiamo gli altri. - lo avviso, uscendo dalla sala d'allenamento.


- Stai scherzando, Liz? - si affretta a dire Jack.

- No, sono seria. -

- Ma sei sicura che funzionerà? - domanda Ella, incrociando le braccia.

- Credo proprio di sì. Proviamo ad unire i nostri cinque totem, magari potremmo evocare il guerriero di luce e sconfiggere Gabriel immediatamente, stesso oggi. - spiego la mia idea.

- Liz, non ne sono così sicura. Insomma, tua madre ci ha detto che servono sette totem, e non cinque. Se qualcosa dovesse andare storto? Se anche provassimo, al guerriero mancherebbe un'anima, donata dal totem di Skye, e la forza di uccidere, fornita dal totem di Gabriel. - ragiona Ariel.

- Infatti. - concorda Leo.

- Non credo sia una buona idea. Non sappiamo cosa potrebbe succedere nel caso sbagliassimo qualcosa. Non possiamo fare questa cosa a macchie di leopardo. È una faccenda molto importante, bisogna che sia perfetta. - Melody tiene stretto il suo totem nelle mani, preoccupata.

- Se riuscissimo ad evocare il guerriero, potremmo mettere fine a questa guerra. So bene cos'ha detto mia madre, ma ha anche detto che nessuno ha mai evocato il guerriero di luce. E se a questo guerriero non servissero sette totem? Se ne volesse solo cinque? - ci ho ragionato molto e credo di avere ragione. I miei amici non sembrano ancora convinti.

- Adesso è soltanto una prova, quindi non c'è bisogno della forza di uccidere del totem della morte. Non dobbiamo già attaccare Gabriel. - dico, cercando di addolcire la pillola. - Inoltre, - mi rivolgo direttamente a Jason. - tu dovresti rilasciare una scintilla all'interno del suo corpo, per poi aumentare le fiamme e fornirgli un cuore. Te la senti, Jax? -

- Ma Jason ha il totem del fuoco soltanto da qualche ora. - dice Richard, in pensiero per l'amico. - Sei sicura che riuscirà a produrre queste fiamme così potenti da funzionare come un cuore? -

- Sì, mi fido di lui. Quando ho avuto il totem dell'aria, sono riuscita ad usare quasi subito i miei poteri. Jason ha molto più controllo di me, essendo stato un exodus fino ad una settimana fa. Lui può farcela. - mi rivolgo ai rimanenti portatori. - Vi prego, proviamo. - i miei amici mi osservano e riflettono sulla mia proposta.

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