Plenilunio e Novilunio

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"Spingi Melisa, spingi."
"Aaaah!!"

Nella notte del 28 marzo 1907, un ringhio misto ad un vagito squarciò la tranquillità della cittadina di Sherbrooke in Canada.

"Alan..." sussurrò Melisa.
"È un maschio." Dichiarò il dottore.
"Voglio vederlo."
Alan prese delicatamente suo figlio tra le braccia e sorridendo lo depose tra quelle della moglie.

Lo guardarono estasiati.
"Sarà forte amore mio."

All'improvviso un tuono squarciò il cielo plumbeo, da cui spiccava la luna del plenilunio.
Un fumo bianco invase la stanza, ed una voce rimbombò tra le pareti.
"Melisa ed Alan, sono la vostra Luna, la Luna del Plenilunio. "

I due rimasero paralizzati dall'emozione che a loro si fosse manifestata la divinità.

"Grandi difficoltà dovrà affrontare vostro figlio, verrà messo alla prova molte volte, è nato sotto la mia luna ed avrà un grande futuro davanti a sé, ma una prova più grande di tutte determinerà il proprio destino e quello di tante persone. Amatelo, proteggetelo e guidatelo affinché diventi un buon capo."

Detto questo la Dea sparì avvolta dal fumo.
L'uomo e la donna si guardarono ancora storditi.
Alan si avvicinò alla finestra e notò la luna piena ancora più luminosa del solito.

"Derek si chiamerà nostro figlio." Decise. 
"il Sovrano del nostro popolo."
"Derek." Sussurrò la donna ammirandolo, amava già così tanto suo figlio da non sembrare possibile.

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Il freddo e la paura si erano impossessati di lei. Dovettero aspettare molto tempo, ma quel tempo era finalmente arrivato.

Nella pianura, all'interno di un cerchio sacro, una donna in preda alle doglie chiedeva solo di potersi riscaldare dal freddo che le penetrava nelle ossa.
Voleva un letto d'ospedale, poter avere sua figlia in una normalissima struttura.
Ed invece si trovava li circondata da cinque persone, quattro delle quali neanche le conosceva.
"Henry ti prego, ho paura."
"Non averne amore mio, il tempo è arrivato, la mezzanotte è vicina e la luna è quasi del tutto oscurata."
"Non- non mi importa, voglio un ospedale non trovarmi in mezzo al nulla, te sei pazzo."
L'uomo sorrise. "Non sono pazzo, ti porterò in ospedale, ma nostra figlia nascerà nel cerchio sacro."
Un'altra contrazione fece morire le parole nella bocca della donna.
"Aaah s-sono sempre più vicine."
Una donna la aiutò a sdraiarsi.
"Dovrai farlo da sola, non possiamo spezzare il cerchio."

"Henry..." Non sapeva più che dire, il suo compagno sembrava impazzito.
"Alicia al momento opportuno saprai tutto."
Un'altra contrazione.
Un'altro urlo, dolore e disperazione la pervasero, non sapeva neanche più dove finiva uno ed iniziava l'altro.

I cinque si unirono intorno a lei iniziando ad intonare una melodia.

Li guardò, non riuscendo a capire cosa dicessero.

Pochi minuti dopo, il cielo si oscurò del tutto, le contrazioni erano sempre più frequenti finché non senti il bisogno di spingere.
Nonostante il freddo inziò a sudare, si aggrappò alla roccia e spinse, mentre la litania si faceva sempre più alta mischiata alle sue urla, guardò la luna nera un'ultima volta prima di sentire un vagito.

Ce l'aveva fatta da sola, teneva sua figlia tra le braccia mentre era ancora attaccata al cordone ombelicale.

Felicità e dolore si condensarono nelle sue lacrime.

Pochi istanti dopo un fumo nero li avvolse.

Ed una voce si espanse tra le rocce sacre.
"Henry ed Alicia, vostra figlia è nata sotto la mia luna, forte come non mai che possa fare le giuste scelte, per i tempi che la aspettano. Acqua,aria, terra, fuoco, spirito io vi invoco affinché al suo richiamo entriate in gioco." Con queste ultime parole la Luna nera sparì, Alicia guardò la luna del novilunio ancora più nera di prima, poi guardò sua figlia che non piangeva più ma dormiva beata tra le sue braccia.
E si ritrovò a pensare che il 21 dicembre del 2007 aveva partorito una bellissima bambina all'interno di Stonehenge.

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"Oracolo cosa succede? "
Le pupille dell'oracolo divennero bianche, la testa si tirò indietro e con le braccia sollevate iniziò a fluttuare in aria, una voce non sua uscì dalla sue labbra.
"Cento anni separano l'anima del plenilunio da quella del novilunio, una guerra sta per scatenarsi, se il cuore nascerà quando le due lune alte saranno nuovi orizzonti si creeranno, ma attenzione il nemico che faccia avrà? Bene e male si foderanno e si riconosceranno? " concluso l'oracolo. Ritornò a terra.
Le ancelle la guardarono sgomente.
" Una guerra?" Chiese una di loro spaventata.
"Che vuol dire? " Chiese un'altra

L'oracolo le guardò. "Purtroppo non so interpretare ciò che dico, ma una cosa la só, tempi bui ci aspettano e non sappiamo chi si cela dietro il male." Concluse.

Quella notte le ancelle con l'oracolo pregarono le loro lune affinché una speranza nascesse nel loro cuore.

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Eccomi di nuovo tra di voi.
Spero che la storia vi piaccia e se trovate errori o se pensate che debba cambiare qualcosa per migliorare non esitate a commentare grazie!!!

All'ombra delle due LuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora