III

795 71 19
                                    

Sebbene non conoscesse una singola parola della canzone che aveva letteralmente infuocato il pubblico del locale, Lucy assaporava rapita la chimica che c'era tra i componenti di quella band.

Erano connessi gli uni agli altri a un livello inconscio sorprendente, tanto che riuscivano a capirsi con semplici sguardi o cenni del capo e, quando davano vita ai loro strumenti. questa connessione creava quella magia che trasportava persino persone estranee come lei.

Passò in rassegna con lo sguardo ogni singolo ragazzo e osservandolo fondersi con il suo strumento, ma forse tra tutti il più strabiliante era proprio il batterista che picchiava sulle pelli con una naturalezza disarmante, quasi a limite del inumano, mentre le goccioline di sudore che gli bagnavano il viso cozzavano con l'energia che sprizzava da tutti i pori.

Con la coda dell'occhio vide il cantante scivolare lento ed elegante nel del suo campo visivo, mentre quelle corde vocali pazzesche vibravano in gola. Si muoveva sensuale e pericoloso allo stesso tempo, tanto da ricordarle un serpente che strisciava calmo lungo la sabbia.

- Meraviglioso- balbettò incantata e con lo sguardo fisso quando Axl, così ricordava chiamarsi l'angelo dagli occhi tristi, sorrise verso di lei indicando le sue amiche e, scivolando coi piedi in quella maniera unica, si spostò davanti a loro, raggiungendo il chitarrista che suonava con il capo chino e i capelli ricci a coprire il volto, perso nel suo mondo fatto di note e rock.

Lucy sentì Sandra e Tory ridere, e in risposta vide il cantante portare un braccio attorno alle spalle del suo chitarrista, indicando nella loro direzione mentre intonava un ironico

" I want them to take me home".

Incuriosita voltò la testa nella direzione in cui puntava lo sguardo divertito del ragazzo, e quasi non le prese un colpo secco, tornando lucida alla velocità della luce. Diede una gomitata a Tory che pur di attirare l'attenzione dei musicisti, assieme a Sandra, stava dando spettacolo schiaccia contra l'altra, facendo cose che mai Lucy aveva visto fare prima da loro.

- Ma cosa... smettetela...- disse, e in risposta ottenne solo una risata ubriaca da parte di Sandra che ruotando la testa posò di nuovo le sue labbra su quelle di Tory. Era troppo!
Per Lucy era veramente troppo. Tornò a guardare davanti a se e notò come quello riccio, che fino a qualche istante prima fosse concentrato in ciò che stava facendo, ora si fosse avvicinato a loro, perso fra le immagini sensuali e sconce che le due gli inviavano.

- Ragazze basta così! State dando spettacolo - sibilò avvicinandosi all'orecchio di Tory.

- Vuoi unirti a noi? - le chiese l'amica ammiccando.

- Ma non ci pensò proprio...- disse riportando lo sguardo davanti a sé, rendendosi conto di quanto ora potesse essere vicino il chitarrista. Se avesse allungato una mano, avrebbe toccato la chitarra sudata con le dita. Neanche a farlo apposta, lo stesso pensiero lo ebbe Sandra che posò la mano sinistra contro la coscia coperta di pelle nera. Lui divaricò ancor più le gambe ondeggiando lento con il bacino mentre, buttata indietro la testa, lasciava volare i polpastrelli sulle corde di quella chitarra dall'aria consumata.

Senza quasi accorgersene, un po' causa l'alcol che le girava ancora in corpo e un pò ammaliata da quella figura che dovette ammettere essere sexy, si ritrovò a fissare il ragazzo che, tornando a guardare la sua chitarra, si chinò con il busto in avanti incontrando lo sguardo rapito di Lucy. Le sorride e spinse in avanti le labbra in una smorfia che la fece ridere e chinare gli occhi.

Le stava piacendo quel concerto? Se lo chiese più e più volte Lucy perchè, se
da un lato lo show continuava a essere una deliziosa sorpresa, quei ragazzi era per davvero bravi e mettevano la stessa passione e determinazione in ogni singola canzone che proponevano, dall'altro si sentiva enormemente a disagio per quel continuo provocarli attraverso sorrisi, gesti e carezze delle due al suo fianco mandavano al loro indirizzo.

Lucy smise di prestare loro attenzione e si concentrò su quella musica che scuoteva persino una votata al pop come lei. Si perse in quelle parole a volte crude, a volte ironiche e che sembravano inneggiare a ciò che era considerato sbagliato.

- Questa canzone non per la droga, tantomeno inneggia all'uso dell'alcol. Nooooo!!!! Quindi, godetevi il vostro fottuto treno notturno- 

Fu Slash a parlare con la stessa smorfia più che paracula sulle labbra troppo carnose per essere considerate maschili. La presentazione della canzone fu accolta da un boato e una risata comune che esplose in un cadenzato " Nightrain" da parte del pubblico. Lucy si accigliò non riuscendo a cogliere il nesso tra l'ilarità, l'ironia e il treno, ma i suoi dubbi vennero risolti e i nodi giunsero al pettine appena il cantante si lanciò in una girovolta cantando a squarciagola il testo.

- Il nostro vinaccio! Sta parlando del nostro vinaccio!- rise e urlò, guardando le sue amiche che in quel momento saltavano, ballavano e gridavano sul posto... e non erano le sole. L'intero locale era sul punto di implodere.

Il concerto si concluse con un " Fuckers" urlato dal selvaggio attraverso il microfono del cantante, che stava uscendo di scena dopo aver salutato il suo pubblico. Lucy era ancora scossa e, senza farlo apposta, saltellava sul posto, attraversata da una perpetua scarica d'adrenalina. - Questi sono fantastici! E io che snobbavo il vostro genere, ragazze. Devo dire che questi Guns N' Roses mi hanno conquistata. Sanno cosa fanno e lo fanno divinamente!-

- Sei tu, cara mia, quella tutta La isla bonita, mica noi! Ci metteremo una vita a uscire di qui, adesso, e se riusciremo a tornare a casa per l'una sarà una forza. Dai, mettiamoci in fila e...- Tory fu interrotta da un uomo grosso e mezzo calvo della Security, che fece segno loro di seguirlo oltre il lato destra del palco, fuori dal mare di ragazzi che spingevano per allontanarsi. Si guardarono e facero spallucce prima di seguirlo affrontando la corrente opposta al senso di marcia. Una volta raggiunto il punto accanto a degli amplificatori, l'uomo chiese senza tanti giri di parole la loro età.

- I ragazzi vogliono conoscervi. Se volete incontrarli, venite con me. Vi scorterò nella stanza dove si stanno rilassando-

Si guardarono con un sorrisino furbo stampato sui bei volti e, prima che Lucy potesse sollevare un qualsiasi tipo di obiezione, furono trascinate oltre il palco, attraverso una piccola area nella quale erano conservati strumenti vari fino a ritrovarsi, assieme alle altre due, di fronte una porta dalla quale provenivano risate e voci maschili.

- Vedi, le lesbicate funzionano sempre!- ridacchio Sandra sistemandosi il corpetto prima di bussare alla porta.

Salve a tutte lettrici.
Ci sto provando. Ho ambientato la storia alla fine degli anni 80 e spero che possa arrivare a voi nello stesso modo in cui stuzzica me. Pareri e critiche sempre ben accette. ☺️🎩🎩🎩🎩

Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora