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Erano passati quindici minuti da quando Tory aveva trascinato via un Izzy completamente fuori di sé dalla collera e lo aveva fatto sedere a uno dei tavoli rotondi, nella speranza che arrivassero anche Slash e Lucy, ma di loro non vi era stata traccia.

Fare conversazione con quel ragazzo era stato frustrante e inutile; non era famoso per la sua voglia di parlare e scherzare, quanto per la sua voglia di intrattenersi per orizzontale, in una qualsivoglia superficie.

Tory frugò nella borsa e cacciò fuori il pacchetto di Malboro light, che posò sulla superficie liscia del tavolo. Lo sguardo di Izzy guizzò dal punto indefinito che fissava al pacchetto tra le mani della ragazza.

- Ne vuoi una?- chiese lei porgendogli la scatolina bianca con scritta nera.

Presa, se la portò alle labbra frugando poi con le mani nelle tasche dei pantaloni dai quali estrasse un piccolo accendino rosso. Lo scatto della fiamma illuminò parte del profilo del suo viso, mentre aspirava per bruciare il tabacco e accendere la sigaretta che reggeva tra le labbra.

Tory si perse momentaneamente nei suoi ricordi e le immagini che la mente le mandava le fecero tingere le guance di rosso. Provò uno strano e improvviso senso di disagio, motivo per il quale spostò lo sguardo e portò anch'ella una sigaretta alle labbra.

Il ragazzo le passò l'accendino e prese a fumare lento, guardandola da dietro i lunghi capelli neri, trattenuti a stento ai lati del viso dal basco scuro che teneva in testa.

- Grazie- sussurrò lei e fece scattare l'accendino una, due, tre volte ma senza ottenere mai la fiamma. Lo scosse un paio di volte riprovando di nuovo a dar fuoco al tabacco finché lui non richiamò la sua attenzione.

- Dai qua. Ci penso io- le disse e Tory gli passò la sua sigaretta che Izzy portò tra le labbra, accendendola contro la piccola punta incandescente della sua prima di ripassarla alla ragazza al suo fianco.

- Grazie- sussurrò.

- Grazie a te per questa- rispose accennando un sorriso prima di tornare a guardare davanti a sé e il silenzio ripiombò nuovamente tra loro come poco prima.


- Ho bisogno di tornare a casa- disse all'improvviso il chitarrista distraendo entrambi dai loro pensieri e da quel mutismo, che se da un lato era voluto dall'altro era diventato più che insopportabile e imbarazzante.

- Ok. Fammi cercare Lucy così so di non dover rimanere sola l'intera serata- rispose la ragazza guardandosi attorno per cercare con lo sguardo l'amica, ma di lei non vide neppure l'ombra- É possibile stia in cucina, sai, tra un ordine e l'altro...-

Sentì il ragazzo al suo fianco ridacchiare e si voltò a guardarlo, mentre tornava a sedersi. Izzy si accese la terza sigaretta e sbuffò la nuvoletta davanti a sé prima di guardarla negli occhi.- Pensavo fossi più scaltra. Sai, conoscendo le tue doti... pensavo che avessi capito dove fossero finiti quei due- ridacchiò e prese un'altra boccata di fumo.

- Sta lavorando, Izzy. Non penso si sia data alla macchia con il tuo amico, il secondo giorno di lavoro, oltretutto- prese la borsa e tornò ad alzarsi, guardandosi attorno in cerca dell'amica.

Lo vide alzarsi dal suo posto e, con la sigaretta che penzolava tra le labbra, sgusciare via dalla poltroncina sulla quale era seduto; si voltò a guardarla e la invitò a seguirlo un attimo prima di incamminarsi verso l'uscita del locale. Sgattaiolò fuori dal tavolo e seguì il ragazzo, continuando a guardarsi attorno nella speranza di incontrare il viso della sua amica.

La fresca aria notturna di giugno la investì in pieno volto appena uscita dal locale e si ritrovò a passarsi i palmi lungo le braccia, frizionando la pelle nella speranza di generare calore. Izzy la guardò mentre le camminava affianco e Tory sentì il suo sguardo curioso su di lei. Voltò appena la testa e incontrò quella tonalità oliva che tanto caratterizzava i suoi occhi che, per la prima volta in assoluto, vide cristallini, senza l'ombra della droga o dell'alcol a oscurarne la luce.

Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora