Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTO

XXXVII

- Ragazzi!- Lucy chiamò a gran voce i padroni di casa, che parevano essersi dileguati ancor prima di accoglierla nell'appartamento.- Duff, Tory dove siete? Ho bisogno del vostro aiuto ora più che mai... Slash così mi spogli, fermati!- artigliò l'elastico dei pantaloncini crema che sfioravano le ginocchia e bloccò la lenta discesa che il ragazzo, steso ai suoi piedi, stava progettando nella sua mente offuscata dall'alcol. Il chitarrista represse un sorriso ubriaco e chiuse gli occhi borbottando qualcosa con l'espressione di chi si stava divertendo, e anche parecchio.

- Sta fermo, cavolo...- disse ancora e accortasi di essere sola sollevò gli occhi al cielo e si lasciò cadere sulle ginocchia, accanto al corpo supino del ragazzo. Lo osservò bene e scoppiò a ridere anche lei... quella era decisamente una situazione più che imbarazzante.

Slash era riverso pancia in su contro il pavimento, con la tipica espressione da schiaffi stampata in faccia e un sorrisetto idiota a tendergli le labbra. Aveva il braccio sinistro steso sopra la testa, semi piegato ad altezza del gomito e il destro sopra le cosce della ragazza; la mano accarezzava lenta la porzione di pelle che usciva dal bordo del pantalone. Le gambe erano piegate al ginocchio e leggermente divaricate. Lucy sospirò e scosse il capo ridacchiando divertita. Se non avesse avuto orgoglio e amor proprio, gli sarebbe saltata sopra.

- Cosa devo fare io con te?-

- Avrei una mezza idea...- rispose alla domanda retorica ragazza, accompagnando pensieri e voce con il movimento lento e goffo delle mani che scesero sulla patta dei pantaloni, liberandoli dei primi due bottoni.

- Oh no! Scordatelo. Ora ti aiuto ad alzarti da qua in terra e andiamo a cercare gli altri- tornò in piedi e si fece per un momento pensierosa, mentre distoglieva lo sguardo dalla figura divertita del ragazzo ubriaco in terra, di fronte ai suoi occhi. - Hey, ma Tory e Duff ci sono o sei qua da solo?-

- Oh cazzo, quanto sei alta. Se avessi indossato una gonna... - rispose lui scivolando con il busto accanto alla scarpa della ragazza che lo guardò scoppiando a ridere. E pensare che il suo intento iniziale era quello di non calcolarlo affatto. Adesso si trovava a conversare con la versione più sbronza del chitarrista e non era male, almeno era divertente.

Si accucciò nuovamente e lo spronò ad alzarsi aiutandolo, permettendogli di aggrapparsi alla sua spalla, prima e alla vita poi, e fu un errore madornale, se lo ritrovò avvinghiato addosso, con il viso immerso tra i lunghi capelli biondi, le labbra che lasciavano umidi baci lungo il collo e le mani che esploravano voraci e incontrollate porzioni di pelle nascosta sotto gli abiti. Lucy poggiò i palmi contro il petto del ragazzo e spinse per liberarsi da quella morsa.

- Slash! Ma che ti prende...- piegò il collo per scoraggiare quelle labbra impertinenti e scoppiò a ridere, incapace di controllare la ridarella che le stava scatenando. Quando fu finalmente libera mise un passo di distanza tra i loro corpi e si spostò dietro, guidandolo verso il soggiorno, spingendolo per le spalle.

- Ce la faccio a camminare, non sono poi così ubriaco... dai piccola stronzetta, fatti abbracciare che mi sei mancata- disse sgusciandole via dalle mani, barcollando sulle gambe instabili. Tastò le tasche dei pantaloni e portò alle labbra una sigaretta che lasciò penzolare. Lucy si avvicinò ed estrasse dalla borsa un accendino che fece scattare, avvicinandolo alla bocca del ragazzo.

- Non voglio sapere né quanto hai bevuto e neppure quanta coca hai consumato per ridurti così- si avvicinò al corpo del ragazzo, ora appoggiato alla parete della sala e gli scostò i capelli dal viso, osservando i lineamenti rilassati, il sorriso a distendere le labbra e le pupille allargate celate dietro le ciglia. Gli passò l'indice lungo il labbro inferiore e lo rimpiazzò con la sua bocca, in un bacio dolce che interruppe ancor prima che lui riuscisse a trasformare in un nuovo assalto.