I giorni a Lafayette passavano lenti e spesso la noia era più difficile da gestire della voglia di alcol, che in quelle ultime ventiquattr'ore stava minando il suo ferreo autocontrollo.
Izzy si guardò le mani, steso sul divano mentre in Tv passavano un film di dubbio valore; le ruotò e guardandosi i palmi osservò il leggero tremore che li attraversava. Mosse le dita, flettendole più e più volte e si alzò da quel giaciglio su cui ormai vi era impressa la sua sagoma.
Aveva bisogno di evadere da quella casa, fare due passi per impegnare la testa e tenerla lontana dal costante bisogno di alimentare il corpo con il fuoco della dipendenza.
Uscì fuori; fermo sui gradini dell'ingresso guardò il cielo nero, anche quella sera carico di nubi temporalesche. Un lampo squarciò la volta buia, illuminando per qualche secondo l'immenso banco di nuvole accatastate l'una sull'altra.Fischiò e alle sue spalle apparve trottando Treader, un'ombra silenziosa ad accompagnarlo. Avanzò oltre la proprietà di famiglia e percorse il vialetto per raggiungere la macchina parcheggiata lungo la strada. Portò alle labbra una sigaretta e l'accese, aspirandone il fumo dal sapore acre mentre saliva in auto e infilava la chiave nel cruscotto, per avviare il motore.
Non vedeva Sarah da quattro giorni, da quando aveva lasciato casa sua dopo che lui aveva dato sfoggio delle sue abilità da perfetto stronzo puttaniere qual sapeva essere. Si domandò dove fosse e cosa stesse facendo in quel momento. Se le avesse chiesto qualcosa di più, se solo le avesse domandato in che zona della città abitasse, probabilmente non avrebbe girato a vuoto con la macchina, senza una chiara meta da raggiungere, se non qualche insegna di bar illuminata dalle crepuscolari. Accarezzò la grossa testa di Treader e sorrise al suo fedele amico, seduto sul sedile passeggero accanto a lui.
Quel cane era stato la sua salvezza durante le quasi due settimane a Lafayette e, occuparsi di lui, lo aveva tenuto lontano dal bisogno di farsi prima e di bere poi. Era una muta presenza, Treader, ma era quello che più si avvicinava a un amico, per lui. Sulle prime aveva pensato di lasciarlo con i ragazzi, incapace di prevedere se fosse riuscito a occuparsi del suo vecchio amico a quattro zampe, ma poi si era deciso di farlo saltare in auto e tenerlo con lui, come avrebbe dovuto essere... con chi sarebbe dovuto stare. Si sarebbe fidato solo di Slash, solo con lui l'avrebbe lasciato senza preoccupazioni a sommarsi a quelle che già aveva, in fondo anche lui aveva degli animali... diversi, ma pur sempre bestie da nutrire e accudire. Guardò un'altra volta il cane ansimare e si sporse verso il finestrino aprendolo e permettendo all'aria circolare.
- Ci siamo quasi. Resisti amico-
Izzy parcheggiò la sua auto di fronte all'insegna di una delle tante tavole calde della città. Era la sua preferita, prima ancora di partire da Lafayette per Los Angeles, e come la lasciò, anni prima, nello stesso identico modo, la ritrovò. Non era cambiato nulla, dalle insegne all'aspetto rustico che tanto caratterizzava e attirava gente a quel locale. Aveva una vaga aria Rock e ricordava lontanamente il famoso Rainbow, forse per la disposizione dei tavoli in legno e le foto appese ai muri, o forse per la costante musica che lo caratterizzava, ma era solo una tavola calda, nulla a che vedere con i famosi locali della Sunset Strip.
Varcò l'ingresso seguito dal grande cane e si accomodò a uno dei tavoli vuoti, distante da occhi indiscreti per mantenere il profilo basso. Non aveva voglia di giocare alla Rock Star, Izzy, né in quell'occasione né in altre e prese posto accanto alla porta che conduceva all'uscita secondaria. Calò meglio il baschetto in testa e sfogliò il menù, optando per una bistecca con contorno di patate fritte e una triste ma necessaria coca cola. Controllò che Treader fosse steso tra i suoi piedi e attese la cameriera per l'ordinazione. Qualcuno al juke-box scelse Hold back dei Rolling Stone e Izzy si trovò a tamburellare con le dita sul piano del tavolo.
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Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTO
FanfictionAnno 1989, parallelamente al raggiungimento del successo, la band comincia a essere ampiamente conosciuta dal pubblico anche e sopratutto per via degli eccessi: alcol, droga, sesso e musica scandiscono le vite dei cinque giovani in un via vai di don...