Car Wash * Extra*

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Izzy venne svegliato di soprassalto da un violento tonfo proveniente da qualche parte della casa attorno a sé. Apri gli occhi e sollevò il busto di colpo, prima di passare i palmi delle mani sul viso ancora addormentato. Guardò l'ora e, facendo un breve calcolo, si rese conto che aveva dormito più o meno quattro ore: ecco spiegato il cerchio alla testa e la palpebra che faticava a collaborare.

Buttò le gambe giù dal letto e si trascinò fuori dalla stanza che Steven e la sua compagna, di cui non ricordava il nome, gli avevano assegnato. Era rientrato in casa quando ormai fuori era giorno e aveva trovato la padrona di casa ai fornelli della cucina, intenta a preparare qualcosa che assomigliava molto a una teglia di verdure da fare al forno. Si era accomodato sullo sgabello della penisola e aveva scambiato giusto qualche frase di circostanza, in attesa di una tazza di the bollente, prima di buttarsi sul letto e lasciarsi andare al sonno ristoratore.

E proprio in quel preciso momento si era reso conto di quanto la padrona di casa si sarebbe fatta in quattro per accudire i suoi cuccioli, così li aveva chiamati. Il primo approccio fu abbastanza scioccante per Izzy, che non riuscì a trattenersi e scoppiò a riderle in faccia: l'inzuppo della bustina da the nella tazza. Sembrava che si fosse calata nel ruolo di qualche suo film porno e che ci fosse qualche telecamera nascosta dietro a qualche tenda o nascosta contro qualche angolo di muro. Affondava quella dannata bustina come se stesse simulando qualche atto sessuale, tutto condito da movenze e ammiccate esasperate. Come risposta, Izzy prese la sua tazza e se ne andò in camera, chiudendola a chiave per non trovarsi strane sorprese durante l'agognato riposo... e si sincerò di avere con lui il suo Treader. In quel momento sperava solo di poter infilarsi in doccia senza preoccuparsi di nulla che non fosse se stesso.

Una ventina di minuti dopo Izzy raggiunse la cucina dove Angel, ora ricordava il nome, e Steven stavano terminando di mangiare e li salutò con un'alzata di mano.

- Ti abbiamo svegliato? - chiese il batterista versandosi della birra nel bicchiere.

- Fa nulla, tanto mi sarei dovuto alzare-  rispose Izzy servendosi del caffè ancora caldo nella tazza accanto alla macchinetta e voltandosi per guardarli.

- Al cucciolo è caduta la teglia bollente dalle mani...- puntò lo sguardo azzurro sulle iridi verdi di Izzy che la osservavano in silenzio. - Aveva delle bolle enormi sui polpastrelli, grosse come dei mirtilli, così ho usato la patata per alleviare il dolore infilandoci le dita finché Steven non si è più lamentato. Rimedi di Angel- batté le lunghe ciglia e sorrise, e a Izzy per poco con crollò la mascella in terra.

- La patata funziona sempre. Grazie cucciola- ridacchiò Steven baciandole le labbra gonfie come canotti. Lei indicò il cesto di frutta e si sporse per afferrare una banana, che sbucciò con lentezza calcolata, fissando il chitarrista mentre la portava alla bocca.

- Mi spieghi questa dove cazzo l'hai trovata, Pop corn?- domandò il ragazzo, indicando la bionda che si dava da fare per mangiare la banana, con morsi misurati.

- Ci ha presentati Slash- rispose ridacchiando felice Steven, mentre osservava la scena, forse chiedendosi quanto tempo ci avesse messo Izzy per ribaltarla sul tavolo, sostituendo la banana con qualcosa di meglio e più adatto.

- Ci avrei scommesso, guarda. Tutte lui le conosce. Vado a comprarmi un hamburger, ricordo di aver visto un Mc Donald dietro l'angolo. Ci vediamo più tardi- poi sorrise ad Angel e le fece l'occhiolino- attenta a non strozzarti con quella cosa-

Di ritorno dal fast food, Izzy imboccò il viale che portava alla proprietà di Adler e vide un lungo fiume in piena di acqua, schiuma e bolle di sapone che scorreva attorno alla casa, laddove, dietro l'angolo, ricordava di aver parcheggiato la sua auto. Si bloccò di colpo con la cannuccia della Cola-Cola tra le labbra e uno strano presentimento in corpo, mentre il cervello lavorava veloce, sommando le immagini due a due: schiuma, acqua... donna e auto.

- Oh cazzo, ditemi che mi sto sbagliando- sussurrò riprendo a camminare, succhiando la bibita dal bicchiere in carta. Girò l'angolo e rimase senza parole, non sapendo bene cosa fare, se ridere o piangere.

Angel, completamente immersa nella schiuma, scivolava lungo il cofano, strizzandosi la spugna addosso e muovendo le curve, sensuale, contro la carrozzeria. Appena lo vide parve essere attraversata da una scarica elettrica e mise in atto il suo piccolo spettacolino scemo.

- Cosa cazzo stai facendo?- le chiese Izzy sconvolto come mai prima da quella mancanza di amor proprio e cervello da parte della ragazza

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- Cosa cazzo stai facendo?- le chiese Izzy sconvolto come mai prima da quella mancanza di amor proprio e cervello da parte della ragazza. Si avvicinò e le strappò la spugna di mano, voltandola pancia in giù sul cofano. La sentì ansimare e ridere, assaporare la vittoria, ma il chitarrista si piegò su di lei e le sussurrò un ritenta, sarai più fortunata la prossima volta, prima di lasciarla e andarsene via.

Avrebbe lasciato quella casa, immediatamente, chiedendo a Lucy un divano finché non avrebbe trovato un posto per lui.

Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora