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- Perché te ne sei andata ieri sera?- le domandò guardandola mentre camminavano fianco a fianco, con Treader a dividerli nel mezzo.

Lucy sentì lo sguardo del chitarrista su di sé e voltò la testa di rimando, ma questi era tornato a guardare la strada dinanzi a lui. Aveva un bel profilo, Izzy. Sembrava un'altra persona rispetto al ragazzo che aveva visto esibirsi sul palco la sera prima. Probabilmente in quel momento non era sotto gli effetti di alcol o droga. Era rilassato e lo trasmetteva attraverso la disarmante camminata da figo, un misto tra ehi guardatemi e non voglio rotture.

- Allora?- chiese ancora, voltando il viso verso Lucy che lo guardava da sotto le ciglia.

- Allora cosa?- rispose battendo le palpebre per riscuotersi dai pensieri che avevano invaso la mente.

Izzy rise.

- Perché te ne sei andata, ieri? - ripetè nuovamente.

Si morse il labbro inferiore; perfetto... pensò prima di tornare a guardarlo.- Ero stanca e sono tornata a casa. Quindi c'eri anche tu?-

- Ovvio- le sorrise sornione.

Non accennò nulla di più, né riguardo a Duff, che era stato tutta la notte con lei, né tantomeno riguardo a Slash. Slash... voleva sapere qualcosa su quel ragazzo, magari rivederlo anche, ma Izzy le sembrava una portone blindato chiuso a doppia mandata. Tornò a prestare attenzione all'ambiente circostante e si fermò sul posto, prima di guardare confusa il ragazzo che, a qualche passo da lei, la osservava dietro gli occhiali. - Perché siamo nei pressi di casa tua?-

- Le vuoi o non le vuoi le birre?- chiese lui con una nota di disappunto nella voce.

- Certo, ma...-

- Allora seguimi. Conosco un posto dove costano molto meno rispetto al prezzo che tutti impongono- sollevò la testa al cielo e sfilò gli occhiali scuri, contraendo la mascella.- Quelle nuvole non promettono nulla di buono e si avvicinano a una velocità disarmante. Muoviamoci, il negozio è proprio dietro casa- accellerò il passo e Lucy dovette quasi correre per stargli dietro.

Quando varcarono la soglia del piccolo negozio, gestito da una coppia di cinesi, aveva il fiatone. Avevano camminato probabilmente per venti minuti e gli ultimi cinque, per stare al passo di Izzy, li aveva fatti di volata assieme al suo cane. Sussurrò al ragazzo il tipo di birra che la madre preferiva e gli allungò le banconote che lui strinse nel pugno.

Una volta pagate, uscirono dal negozio con due buste di carta contenenti sei bottiglie ciascuna, che il ragazzo reggeva tra le braccia mani. Aveva veramente pagato meno rispetto al prezzo al quale era abituata e ne era felice, perché avrebbe tenuto per lei parte del resto.

- Ti accompagno alla fermata, ci vorranno dieci minuti a piedi- le disse e Lucy lo ringraziò sorridendogli. Sebbene parlasse poco e non fosse incline alla conversazione come gli altri, non poteva negare che tutto sommato era una buona compagnia, se volevi quattro passi non impegnativi. E non era sudicio come ricordava, anzi, aveva fascino. Ognuno di loro, lo possedeva.

Oltrepassarono la palazzina nella quale i ragazzi vivevano e un tuono squarciò il cielo ormai nero. Sollevarono all'unisono il naso verso l'alto e qualche gocciolona isolata piombò in volto.

- Sta per venire giù il mondo...- disse lei accelerando il passo mentre le gocce aumentavano. Il ragazzo la chiamò e Lucy si voltò da sopra la spalla.

Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora