XIV

644 51 4
                                    

In assenza di uno specchio nello spogliatoio del personale, Lucy cercò di immaginare la sua figura dall'alto, mentre cercava di capire quanto effettivamente fosse corta quella gonna a quadri nera e azzurra in stile baby-girl. Con le dita si assicurò che almeno il sedesse fosse coperto, anche se sotto portava delle culotte, anche queste in dotazione da mettere sopra il suo intimo, non voleva girare con le chiappe all'aria di fronte a una schiera di uomini potenzialmente alticci.

Quello che avrebbe dovuto essere un top, invece, era una semplice camicetta azzurra da legare sotto al seno e che copriva parte dell'anonimo e orrendo reggiseno in cotone che aveva in quel momento indosso.

- Come rovinare un provocante outfit, ve lo spiega Lucy- disse tra sé e sé, cercando di sistemare il seno dentro a quella bruttura della nonna.

- Più che altro, come farsi licenziare in tronco...- Lucy sollevò la testa e notò una giovane ragazza dai lunghi capelli neri vestita quasi come lei, se non si considerava la bellissima balconette che spingeva in alto il seno enorme. - Forza, nuova arrivata, seguimi che hai urgente bisogno di me- disse la moretta afferrando l'altra per il polso e tirandosela dietro.

- Ah, mi chiamo Olga- aggiunse voltando il viso e regalandole un sorriso. Era bella, Olga. Alta più di lei e con forme decisamente invidiabili, possedeva la tipica bellezza dell'est Europa. Aveva un viso rotondo e attraente e una carnagione pallida, ma non simil ceramica come la sua. Naso e gote erano spruzzate da leggere efelidi che davano un tocco di colore al suo pallore. Anche le labbra a cuore erano di un tonalità rosea, accesa e tendente più al rosso che al rosa vero e proprio. Se fossero state tutte belle come lei, Lucy si sarebbe sentita come il brutto anatroccolo, ma si sarebbe battuta con unghia e denti pur di avere un lavoro, in quel momento.

Si lasciò trascinare oltre una porta che portava a una piccola rampa di scale, a collegare il piano dal quale provenivano con un soppalco che probabilmente fungeva da camerino per le ballerine: vi erano tre specchiere zeppe di trucchi, cosmetici vari, spazzole e diversi articoli per capelli; riconobbe tra le cianfrusaglie fiocchi, elastici colorati, lacca e vari cerchietti. Contro una parete era stipato un lungo appendi abiti da negozio, sul quale erano stati sistemati vestiti di scena, corpetti e una moltitudine di reggiseni di tutte le taglie e modelli.

- Ora, ragazza, dato che sarò io il tuo supervisore della serata, vedrò di far uscire la farfalla che è in te da questo bozzolo. Vediamo...- Olga osservò attenta Lucy, passando il suo sguardo lungo la sua figura magra, studiandone la fisicità. - prima di tutto, per l'amore del cielo, togliti quel reggiseno brutto e, vediamo... oh sì, infilati questo- le passò un balconcino gioiello rivestito di seta verde smeraldo e pietre sui toni del celeste e dell'acqua marina e le consigliò di non coprirlo eccessivamente con la camicia, poi si avvicinò alla specchiera e prese alcuni dei trucchi e delle trousse contenute in scatole di plastica.

- Appena sarai vestita, vieni a sederti che pensiamo al trucco che deve essere sexy ma non volgare. Il limite tra sensuale e volgare è molto lieve e bisogna saper dosare bene le tonalità di ombretto e rossetto- Le sorrise e aggiunse- Sarai un bomba, ragazza, ma ti prego togli quelle scarpe da ginnastica. Tacchi!! Sempre e solo tacchi-

- Ok, però mi chiamo Lucy-

---------------

Quaranta minuti dopo, quando il soppalco era ormai stato raggiunto dalle ballerine che vagavano nude o mezze nude attorno alla piccola area, Lucy era pronta per iniziare il suo turno lavorativo. Scese assieme a Olga le poche scale che la riportarono davanti alla porta che dava sul locale e con passo sicuro attraversò la sala. I primi clienti avevano preso posto ai tavoli e sotto il bancone, uomini per di più sulla trentina che attendevano la loro ordinazione.

Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora