Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTO

XII

Tory si accese una sigaretta sporgendosi con il busto fuori dalla finestra della sua camera, per evitare che l'odore del fumo impregnasse l'aria di quella stanza. Non era un problema fumare davanti ai suoi, ma vi era un'unica regola in quella casa: si fumava solo all'esterno.

Aveva smesso di piovere da qualche minuto, ma il cielo ancora nero presagiva nuovi temporali. Si sfregò il palmo contro la pelle fresca del braccio, mentre un brivido di freddo le attraversava la schiena. L'aria estiva era diventata improvvisamente simile a quella primaverile, e non le dispiacque respirarla e bearsi dell'odore di pioggia che portava con sé.
Quel giorno non aveva ancora sentito nessuna delle sue amiche, probabilmente le avrebbe viste il giorno successivo a scuola. Istantanee della nottata trascorsa le si riproposero nella testa, contribuendo a lasciarle addosso un senso di tristezza appena insaporito da un velo di vergogna. A differenza di Sandra, che quando si metteva in mente un obbiettivo lo raggiungeva con qualsiasi mezzo, Tory frapponeva tra lei e il suddetto obbiettivo una serie di varianti, e Lucy era stata una delle varianti da tenere in considerazione.

Conosceva bene l'amica, a volte molto meglio di quanto dava a credere, e aveva visto che dietro il presunto interesse per Axl e il feeling che aveva detto aver trovato con Duff c'era altro. Aveva visto come guardava Slash e il timore che provava quando lui ricambiava lo sguardo. L'aveva vista sotto il palco mentre lei e Sandra attiravano la sua attenzione, l'aveva vista guardarlo e perdersi nella sua figura e tra gli accordi della sua musica e, se non si era sentita in colpa per la prima volta passata con lui, Sandra e Izzy, si sentì di averla tradita quando Slash ripropose un bis tra loro quattro, la sera precedente, dopo che Duff si era messo sui passi di Lucy.

Ripensò a quella serata.

Una decina di minuti dopo che Lucy se ne fu andata, i cinque ragazzi uscirono dalla porta secondaria del Ritz, due dei quali, Axl e Steven, in compagnia di ragazze dall'aria decisamente sballata. Duff, Izzy e Slash si fermarono accanto a Tory e Sandra salutando i compagni con voce resa roca dall'alcol. Izzy afferrò Sandra per la vita e l'attirò e sé, mentre continuava a tirare su con il naso muovendosi senza trovare pace. Slash si guardò intorno e affondò le mani nelle tasche del suo giacchino di pelle, sembrava cercasse qualcuno. Tory spostò infine lo sguardo su Duff, che alla luce del lampione sembrava uscito da una di quelle riviste patinate. Aveva i capelli umidi di sudore e come gli altri tre, reggeva sulla schiena il fodero della chitarra che portava a tracolla. Inutile dirlo, Tory rimase colpita da quel metro e novanta di bellezza bionda.

Accompagnarono i ragazzi nel loro appartamento per poter lasciare gli strumenti e per un cambio rapido di vestiti, e solo allora Slash chiese di Lucy. Raggiunsero a piedi uno dei locali della Sunset Strip, prendendo posto a un tavolo appartato mentre gli venivano posti davanti ai visi delle birre e una bottiglia intera di Jack Daniel's.

Fu lì che uscì nuovamente l'argomento Lucy.

Slash ammise che la bionda ragazza l'aveva colpito già dal giorno prima e suo desiderio era poterla conoscere meglio... meglio di chiunque altro. Duff accarezzava pigramente la mano di Tory, cercando di ricordare qualcosa di quella bionda ragazza con la quale aveva parlato per qualche ora, ma le uniche immagini che aveva nella testa erano confuse e disgregate.

Izzy non prestò molto ascolto alle conversazioni tra i ragazzi, troppo impegnato a intrattenersi con Sandra. Fu Slash ad avere l'idea di farle una sorpresa direttamente a casa, ma Duff fu più svelto e lucido del suo amico, lasciandolo lì con gli altri e mezza bottiglia di Jack.

Rimasta sola con il riccio chitarrista, Tory cercò di non pensare a Duff che in quel momento aveva preferito l'amica a lei, ma sapeva che l'unico in grado di far fare quella che pazzia all'amica, in condizioni sobrie, ovvio, poteva essere solo Slash.