- Grazie- disse Lucy prendendo la tazza di caffè che le aveva offerto il giovane bassista.
Duff si sedette a tavolino, di fronte alla ragazza ancora avvolta nel grande telo nero.Lo osservò sorseggiare lento la sua colazione rigorosamente corretta con alcol, anche se l'orario era più da merenda che altro, e portò il caffè alle labbra, senza togliere gli occhi dal volto di lui nascosto dai lunghi capelli biondi, forse ossigenati. Duff sollevò lo sguardo e inarcò le sopracciglia in una muta domanda.
Lucy posò la tazza sopra la superficie del tavolo e sistemò una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
- Siete i tipi più strani che abbia mai incontrato- disse facendo affiorare un sorriso sulle labbra.
- Non ci definirei strani, quanto più... vediamo... sopra le righe. Sì, sopra le righe- ribatté divertito prima di riprendere a bere. - Ma dimmi, come mai ancora qua? Non che mi dispiaccia avere ragazze che girano per casa mezze nude, ma non mi sembri il genere...beh, che solitamente frequenta queste quattro mura- aggiunse ridacchiando.
Lucy posò la tazza e prese una sigaretta abbandonata sul tavolo, accanto a un pacchetto mezzo rotto di Malboro rosse - Ti dispiace?- gli chiese
- Fa pure-
Accese la sigaretta e aspirò una generosa boccata di fumo che le fece girare la testa. - E dimmi, che genere di donne girano solitamente in questa casa?- chiese poggiando il gomito sul tavolo e avvicinando la sigaretta alle labbra.
Duff terminò il suo caffè e si alzò per raggiungere i pensili della cucina portandosi dietro la tazza. Frugò dentro uno dei mobili alti ed estrasse una bottiglia di Vodka seguita da succo al mirtillo. Riempì la tazza e fece scendere un po' di quel succo violaceo a colorare il suo drink. Si voltò e si poggiò al piano della cucina, con la mano sinistra libera.
- Diciamo che è abbastanza frequentata da spogliarelliste e puttane in generale, ma a volte ci capita di vedere girare per casa qualche brava ragazza- accompagnò la dicitura brava facendo virgolette con le dita della sinistra e sorrise nascondendo nuovamente parte del viso dietro la tazza traboccante di alcol.
- Ci date dentro parecchio con l'alcol, voi altri. Comunque, ora mi vesto e torno a casa mia e poi devo cercare un posto dove stare. Conosci un motel non troppo distante? Vorrei appoggiarmi lì finché non troverò un luogo dove vivere- disse spegnendo la sigaretta fumata per metà. La Morlboro di prima mattina era una martellata a polmoni e bronchi.
- Ti accompagno io. Vestiti e andiamo- rispose il giovane lasciando il suo drink sul piano della cucina, incamminandosi fuori dalla stanza da pranzo. Lucy non replicò, almeno avrebbe avuto un aiuto nel trasportare le sue cose fuori da quella che fino al giorno prima era casa sua. Tornò nella stanza dei due ragazzi e, senza svegliali, riprese le sue cose che indossò lesta in bagno.
Duff parcheggiò l'auto sulla proprietà di Lucy e la seguì dentro casa.
Si guardò attorno con le mani infilate nelle tasche dei jeans e raggiunse la ragazza che in quel momento stava salendo le scale che portavano alle camere da letto.- Sei sicura che non tornino a breve?- chiese lui, affiancandola.
- Nah, lavorano fino alle dieci di sera, quindi saranno a casa per le undici, se tutto va bene. Stai tranquillo, Duff. Massimo che può accadere, potresti trovarti una pallottola tra le chiappe... e in quel caso dovrai ringraziare Slash e i suoi succhiotti- rise e voltò il viso verso lui, che la guardava con un sorriso sfrontato sulle labbra.
- Fammi capire una cosa... a me hai concesso un bacino e qualche fredda carezza e a Slash hai permesso di farti un succhiotto? Che poi ovviamente si è trasformato in altro, ma glissiamo sull'argomento che la mia autostima ne risentirebbe, e parecchio anche... -
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Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTO
FanfictionAnno 1989, parallelamente al raggiungimento del successo, la band comincia a essere ampiamente conosciuta dal pubblico anche e sopratutto per via degli eccessi: alcol, droga, sesso e musica scandiscono le vite dei cinque giovani in un via vai di don...