VI

548 53 34
                                    

- Izzy?- lo chiamò voltando la testa verso di lui, intento a guidare per la Sunset Boulevard nel più completo silenzio.

- Cosa?-

- Grazie...- sussurrò Lucy accennando un sorriso a fior di labbra.

Lui la guardò e le sorrise di rimando, mentre scalava la marcia prima di voltare a destra, in una intersezione che lei non conosceva. Grossi palazzi si ergevano da entrambi i lati e i cassonetti dell'immondizia colmi di rifiuti emanavano cattivo odore tutt'attorno, entrando persino nel veicolo, dai finestrini aperti.

Izzy parcheggiò davanti all'entrata di uno dei palazzi e le disse di chiudersi dentro e sopratutto di non uscire. Sarebbe tornato presto, molto presto a suo dire

Lo osservò scomparire oltre la porta, mimetizzato coi colori delle tenebre. Si chiese se gli altri quattro fossero tornati sani e salvi a casa e si rese conto solo allora che probabilmente avevano preso l'autobus per rincasare, dato che Izzy aveva l'auto... soprattutto viste le condizioni di Slash.

Una cosa era certa, e Lucy l'aveva inserita tra le sue priorità, mai più una seconda volta con quel ragazzo. Le piaceva ma non era fatta per la libertà sessuale, non se trovava la persona con cui voler stare; con quel chitarrista avrebbe sofferto e da quello che aveva visto era forse il più promiscuo della sua cricca. E a lei non serviva aggiungere altri problemi alla sua calamita attira guai.

Dopo un tempo che le parve infinito e dopo aver ricontrollato l'orologio per la quarta volta, Lucy vide emergere Izzy dalla porta d'ingresso dello stabile. Inclinò leggermente la testa, osservandolo. Qualcosa la mise in allerta: camminava in maniera rilassata, le lunghe braccia stese lungo il corpo ondeggiavano a passo con la sua andatura, e il volto, se possibile, ancor più scavato del solito. Salì in auto e si toccò il naso con la mano destra, tirando su.

- Andiamo...- disse e avviò il motore.

- Sei fatto-

Il ragazzo voltò il viso e la guardò con quello sguardo velato che lei aveva iniziato a conoscere molto bene, ma non le rispose, si limitò a guardarla prima di ingranare la marcia e partire.

- Perché lo fai?- chiese cercando di farlo parlare.

- Perché mi piace. Mi piace la sensazione di pace che infonde alla mente e al corpo, e la mia vena artistica si risveglia quando mi buco- rispose lui senza inflessione nella voce, continuando a guidare lentamente.

Lucy lo guardò ancora. - Chi altro fa usa di eroina oltre a te? -

- Non amo essere interrogato...- rispose lui con un filo di voce, severo in volto.

- Izzy, Slash fa uso di droghe?-

Izzy la guardò in viso e scoppiò a ridere. - Tutti facciamo uso di droghe, tutti e cinque. Chi più e chi meno - poi tornò muto come un pesce.

- Dove ti devo lasciare?- chiese lui, spezzando nuovamente il silenzio nel veicolo in movimento.

- Sinceramente non ne ho idea. Conosci un motel a basso costo nei dintorni?-

La guardò sollevando le sopracciglia. - Te ne sei andata di casa, ragazzina?-

Lucy annuì e tornò a guardare fuori dal finestrino mentre il silenzio li avvolgeva ancora una volta. Passò qualche secondo prima che Izzy prendesse la parola per un'ultima volta. - Verrai con me, è troppo tardi per cercare un motel. Slash sarà a casa della tipa, il suo letto è vuoto. Dormirai lì-

Erano passati dieci minuti da quando Izzy aveva smesso di parlare lasciandola sonnecchiare con la testa contro il finestrino. Fu ridestata dalla voce stupita del ragazzo, che non riusciva a tenere diritta ma macchina sulla strada.

Nightrain - Guns N' Roses - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora