ERMAL E LE SIGNORE ARRAPATE

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*Ermal tamburella le dita sul volante, canticchiando allegramente una canzone trasmessa dalla radio in quel momento, quando osservando fuori dal finestra, vede una signora accaldata e affannata che ha con se due buste, colme di cibo. Abbassa leggermente il finestrino, rivolgendosi alla signora che si è fermata per riprendere fiato*

"signora, vuole un passaggio?"

*la signora, di mezza età incontra lo sguardo di Ermal e aggrotta la fronte, dubbiosa sul fatto se fosse realmente lui o fosse frutto della sua immaginazione. Sorride a Ermal, pensando che fosse uno che gli somigliase*

"oh si, la ringrazio!"

*La signora entra nella macchina, ed Ermal accende l'aria condizionata, per via del caldo afoso. Guarda la signora e un sorriso aleggia sul viso, guardandola mentre si addormenta.*

"anvedi la signora. Se sapesse Bizio che ho fatto salire una signora accaldata, mi farebbe ricordare la mia esistenza.."

*Mentre continua a guidare verso la sua meta, intravede altre due donne più giovani della prima,anche loro accaldate e stanche. E da persona educata che è chiede loro se hanno bisogno di un passaggio*

"Signore, ho due posti liberi. Su non vi preoccupate, vi accompagno io."

*Le due signore entrano in macchina e si guardano tra di loro, bisbigliando qualcosa*

"ma quello non è Ermal, il cantante. Magari è solo uno che gli somiglia."

*Ermal trattiene a stento una risata*

"Voi due di cosa parlate? Io sono l'autista dell'organizazzione che si terrà tra poco. Voi andate lì, giusto?"

*Una delle due signore osserva Ermal e si morde il labbro*

"si, ahhh.. andiamo a vedere, mmh quel bel giovanotto"

*Ermal, porta una mano tra i ricci impregnati di sudore e continua a guardare in avanti*

"vi piace eh? Bel ragazzo mi hanno detto.."

*l'altra signora osserva a lungo Ermal, e inumidisce le labbra con la lingua*

"non sa quanto. Se potessi me lo scoperei a morte quel figaccione. Ah il solo pensiero, mi fa eccitare."

*Ermal quasi si strozza con la sua stessa saliva e tossisce. Pensa tra sè *anvedi come stanno arrapate le signore, per me.*

"Mi fa piacere, che siate eccitate al pensiero di vederlo. Siamo quasi arrivati."

*Le signore sventolano una mano addosso, per via del caldo afoso nonostante ci sia l'aria condizionata e per via di Ermal. L'altra signora,quella che si era addormentata apre gli occhi*

"siamo arrivate?"

*Ermal sorride e guarda la donna*

"si, potete scendere."

*Quando la macchina bianca passa vicino alle transenne, una folla urlante di ragazzine ma anche di donne di mezza età si gettano accanto alla macchina gridando il nome di Ermal*

"su su calmatevi, che avete le scimmie urlatrici in testa?!"

*Le signore si guardano, confuse e imbarazzate*

"ma ma quello è Ermal Meta. Oddio svengo."

*Ermal sale sul palco e mentre canta si bagna i capelli e il viso con l'acqua, portando la testa all'indietro.*

"ah si, ci voleva proprio. Fa un caldo pazzesco!"

*Fabrizio è nascosto tra la folla e si mordicchia il labbro, eccitato da quella visione paradisiaca di Ermal bagnato e sudato. Una signora che è accanto a lui, inizia ad urlare nel suo orecchio*

"Ermal sei sexy. Sei così eccitante,che ci farei un pensierino adesso"

*Fabrizio spalanca gli occhi e guarda la signora*

"Ah signò come te permetti de parlà de Ermal, così? A zozza, non te rendi conto che cespuglietto è di mia proprietà?!"

*La signora rimane in silenzio, imbarazzata e si allontana da Fabrizio. Intanto Ermal si inumidisce le labbra e stringe il microfondo, senza rendersi conto che lo tiene rivolto verso il basso, ma quando se ne rende conto è troppo tardi e Fabrizio sale sul palco.*

"Ah cespuglie togli quel microfono da lì, l'unico microfono che devi stringere è quello mio. E sapessi come funziona bene!"

*Ermal si mordicchia il labbro e trattiene un gemito*

"Ah Fabbri e smettila. Mi sta venendo duro!"

*Fabrizio palpa il sedere di Ermal*

"so contento che te sta a venì duro pe' merito mio. Guarda che t'ho visto con quelle signore arrapate, dentro la macchina. "

*Ermal schiaffeggia il sedere di Fabrizio*

"Ho solo offerto loro, un passaggio. Basta con questa gelosia."

*Fabrizio guarda Ermal*

"Ah piccole quello che è mio non se tocca, punto. Adesso te faccio cantà e recordate de pensà a microfono mio, bello caldo pe te."

*Ermal riprende a cantare, con non poca difficolta per via dell'erezione che pulsa nei suoi pantaloni e anche per il sole che brilla ardentemente nel cielo.*

"E'stato bello poter cantare qui, e mi ha fatto molto piacere,sentirmi dire che sono seducente, tanto da far arrapare ognuna di voi. Alla prossima"

*Ermal scende dal palco e raggiunge Fabrizio, che intreccia mano in quella del riccio e lo bacia sulle labbra, una volta lontani da occhi indiscreti.*

"ti amo Gigi, e adesso annamo a casa che me canti addoso co microfono mio"

*Ermal ride e mordicchia il labbro di Fabrizio*

"A zozzone!"

DISAGIO #METAMORO PT.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora