ANNIVERSARIO

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Ermal stropiccia gli occhi e scivola via dal letto, recandosi in cucina dove c’è Fabrizio seduto a sorseggiare il caffè. Lo abbraccia da dietro e lo bacia tra i capelli, sedendosi accanto a lui.
“Buongiorno Bizio. Oh ma che dolce, mi hai preparato la colazione.”
Fabrizio aggrotta la fronte e poggia la tazzina sul tavolo, guardandolo negli occhi.
“Guarda che me so preparato a colazione solo a me, tu fattela pe conto tuo.”
Ermal gli rivolge uno sguardo glaciale e sbuffa, alzandosi per versarsi il caffè nella tazzina, e poi risedersi.
“Che stronzo che sei. Almeno sai che giorno è oggi?
Fabrizio ci pensa un po’ su, e dopo un po’ risponde
“mmh martedì! Che devi fa oggi?”
Ermal sospira e non lo guarda neanche concentrandosi sulla sua tazzina fumante. E’ deluso dall’atteggiamento di Fabrizio, possibile che il romano si sia dimenticato del loro anniversario? Questo non se l’aspettava. 
“Non devo fare niente di importante!! Ora vado a vestirmi, ho degli impegni.”
Fabrizio alza gli occhi al cielo e si alza, raggiungendo Ermal in camera da letto.
“Oh che te prende? Dove devi annà? T’accompagno io.”
Ermal sbuffa e lo allontana, togliendosi il pigiama e indossando dei jeans e una camicia blu notte.
“Non ti importa dove devo andare, e non ho bisogno del tuo passaggio, Fabrizio!!
Fabrizio è consapevole di aver fatto arrabbiare Ermal, ma adesso quel che importa è comportarsi come se non sapesse nulla, come se non ricordasse che giorno fosse.  Sospira ed esce dalla camera da letto, chiudendosi la porta alle spalle.
“Vabbè poi famme sapè quando te passa l’incazzatura.”
Ermal dopo  essersi vestito, esce dalla stanza e squadra Fabrizio che sta fumando una sigaretta, affacciato al balcone.
“Allora io esco, ciao!”
Fabrizio alza la mano e lo saluta senza neanche voltarsi, si sta comportando male ma deve proseguire così almeno fino alla sera, dove finalmente avrebbe reso Ermal felice.
Ermal passeggia tra le strade di Roma, non sapendo dove andare. E’molto amareggiato perché non accetta il fatto che Fabrizio si sia dimenticato un giorno così importante, allora non lo ama abbastanza. Se ne sta tutto il giorno a gironzolare per la città, fumandosi una sigaretta e dopo essersi stancato rientra a casa, ma Fabrizio non c’è. Vista l’ora prepara qualcosa da mangiare e lo aspetta seduto al divano, mentre legge un libro e sonnecchia un po’.
Fabrizio torna a casa e vede Ermal seduto al divano con gli occhi chiusi e sorride, e senza far rumore sistema tutto nel frigorifero e nella credenza. Lo sveglia, facendolo sedere a tavola e mangiano senza parlarsi tutto il tempo. Tra di loro c’è tensione ma nessuno dei due cerca di spezzarla. Fabrizio è concentrato a pensare a quella sera, mentre Ermal è infuriato perché ancora non si è ricordato del loro anniversario.
Il pomeriggio scorre lentamente, Ermal va in camera e si stende sul letto, chiudendo gli occhi e si addormenta, nascosto dalle coperte. Fabrizio gli lascia un tenero bacio sulla fronte e poi si reca in cucina per preparare tutto come si deve. Inizia  a pulire il pesce che aveva comprato, e anche l’aperitivo prima della cena. Lui è molto bravo in cucina e vista l’occasione decide di sfruttare al meglio le sue doti culinarie. Tra una cosa e l’altra il tempo scorre e si fa sera. Apparecchia la tavola e accende due candele mettendole al centro e accende lo stereo a basso volume, mettendo come canzone Photograph di Ed Sheran.
Ermal apre gli occhi e stiracchia le braccia, scende dal letto  e guarda l’orologio sul cellulare, sorprendendosi di aver dormito così tanto. Non è di buon umore per affrontare Fabrizio, ma si reca in cucina e resta sorpreso da quella visione magica, che gli si presenta davanti a sé. La tavola è ben apparecchiata, con delle candele, la loro canzone che risuona nella stanza e Fabrizio con addosso un grembiule. Ermal ha le lacrime agli occhi, è emozionato e Fabrizio si avvicina a lui e gli prende le mani, invitandolo a ballare. Ermal poggia la testa sulla sua spalla e trattiene le lacrime, senza riuscirci.
“Oh Fabrizio mi hai lasciato senza parole. Io credevo che non ti fossi ricordato, e invece avevi in mente tutto questo. Grazie amore mio”
Fabrizio gli prende il volto tra le mani e lo bacia dolcemente sulle labbra, sorridendo.
“Grazie a te amore, per esserci ogni giorno, per amarmi così intensamente, per regalarmi i tuoi sorrisi disarmanti. Ti amo piccolè”

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