VOGLIO TE

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*Fabrizio era lì, dinanzi alla donna che lo aveva salvato da quel tunnel che tempo fa lo stava risucchiando poco a poco e dovette mordersi il labbro per trattenere le lacrime che minacciavano sì scendere sulle guance ricoperte di lentiggini. Emise un sospiro e incontrò il suo sguardo ferito e perso, cercando di trovare le parole giuste per spiegare le proprie emozioni, per trovare il coraggio di confessargli ciò che aveva nascosto per tutto questo tempo.*
"Giada, so che ho rovinato tutto. So quanto farà male ai figli nostri, credimi ci sto male anche io. Ma non posso più nascondere quello che ho dentro, quello che ho iniziato a nutrire nei confronti di quel ricciolino dallo sguardo profondo, che in un attimo è riuscito a stravolgere la mia vita, mi ha conquistato il cuore. Ermal è diventato per me, così importante da non riuscire a fare a meno della tua presenza. Avrei voluto dirtelo prima e non complicare le cose, ma avevo una paura colossale di parlarti di lui." *Chiuse gli occhi per poi riaprirli poco dopo e una lacrima solitaria si fece strada sul suo volto* so quanto possa essere difficile assorbire tutto questo dolore che ti sto infliggendo ma non posso più nascondermi dietro falsi sorrisi che sinceramente non fanno bene a nessuno dei due. Giada, perdonami se puoi. Ma io sono perdutamente innamorato di lui"
*In quel momento suo figlio Libero era nascosto dietro la porta e aveva ascoltato ogni singola parola del padre e le lacrime fluirono sul suo volto, silenziose. Strinse le piccole mani in due pugni e corse verso la sua stanza, inveendo contro quel riccio che aveva rovinato un rapporto così bello come quello dei suoi genitori. Detestava Ermal più di ogni altra cosa, come la musica e quasi odiava suo padre per avergli nascosto la verità. La donna, non disse una sola parola e si diresse verso la stanza di suo figlio, per consolarlo, da brava madre che era. Lo strinse tra le sue braccia, rassicurandolo mentre Anita era rannicchiata nel letto, con i capelli sparsi sul cuscino, persa nei suoi sogni innocenti. Fabrizio non si mosse di un centimetro, ancora scosso da quello che era appena accaduto, quando il vibrare del suo cellulare non lo fece ridestare dai suoi pensieri e quando spostò lo sguardo su di esso e vide il suo nome, il cuore ebbe un sussulto. Lo lasciò squillare per due volte, finché non si decise a rispondere, e la sua voce risultò più bassa del solito*
"Ermal, ciao"
Dall'altra parte il riccio non faceva altro che affondare una mano tra i suoi capelli nervosamente, camminando all'interno della sua stanza tentando di rilassarsi e parlare al suo interlocutore*
"Ciao Bizio. Mh, gli hai parlato?"
*Fabrizio mentre teneva il cellulare incollato all'orecchio si accese una sigaretta e uscì di casa senza neanche preoccuparsi di indossare una giacca. Sospirò più volte prima di rispondergli*
"Si piccole. Non m'ha detto niente, penso che in questo momento sia confusa e scossa dalle mie parole. Ma quello che più mi preoccupa è mio figlio Libero. Me sento in colpa per avergli nascosto la nostra relazione. Insomma, è na cosa importante e io e Lui ci diciamo sempre tutto."
*Ermal si sedette sul letto, avvertendo una morsa allo stomaco, sentendosi in colpa per aver mandato in frantumi una storia che aveva generato due bambini così belli, che avevano ancora tanti sogni da realizzare. Pensò a quel piccolo ometto e si morse il labbro, conosceva bene l'opinione del piccolo nei suoi confronti. E anche nei confronti della musica, pensò di aver allontanato maggiormente Fabrizio da lui e non avrebbe mai potuto rimediare a questo, se non rinunciare all'amore per quell'uomo apparentemente burbero e lasciargli vivere tranquillamente la sua vita con i suoi figli, ma era consapevole che non avrebbe mai sopportato la sua assenza. Non sarebbe stato capace di farsene una ragione, ma azzardò comunque nell'esporre questo suo pensiero, al suo amato Fabrizio*
"Ascolta Bizio. Io forse dovrei farmi da parte, allontanarmi da te e lasciare che tu stia con i tuoi figli. Chi sono io per fare del male ai tuoi figli?! Non posso permettere che questa cosa tra di noi, influisca sul tuo rapporto con Libero. Non vorrei mai che ci fosse questa distanza tra di voi. Magari dovrei continuare a vivere attraverso la mia musica e basta e lasciar perdere tutto questo."
*A queste parole Fabrizio strinse la mano in un pugno, tanto da far diventare bianche le nocche e dopo aver terminato la sigaretta, strinse i denti e gli rispose*
"Ermal ma che stai a dì? Non l'hai capito che io amo te? Voglio te, adesso, domani e sempre. Tu sei l'amore della mia vita, o so che non è facile co Libero. Ma un giorno crescerà e capirà quanto sia forte l'amore, adesso può sembrare na infamata, na cosa brutta ma poi capirà che non puoi nasconderti per sempre, fingendo di amare qualcuno per paura di essere se stessi. O sai quante cose cambieranno?! Ma na cosa la so, possono cambiare le cose attorno a Noi ma quello che provo per te no. Quello che sento dentro di me non muterà mai, perché è forte l'amore per te. Io ti amo Ermal e se non ci fossi tu al mio fianco, non avrei la forza per affrontare i problemi, non riuscirei ad essere quello che sono adesso, con te. Da quando ci sei tu io so na persona nuova, so migliore e sto bene! O capisci questo?!"
*Ermal chinò il viso verso il basso, lasciando scendere​ le lacrime e accennò quello che doveva essere un sorriso e annui come se lui potesse vederlo in quel momento.*
"Si Bizio lo capisco. Perché quello che hai appena detto è la stessa cosa che io provo per te. Io voglio stare con te, perché sei il mio antidoto, curi le mie ferite, quelle più profonde ed io ti amo tanto. Non smetterò mai di amare te, Fabrizio. Sei tutto ciò di cui ho bisogno"
*Fabrizio sorrise tra le lacrime, mentre il suo uomo canticchiava le note di una sua canzone "voodoo love", e pensò di essere una persona davvero fortunata.*

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