Sono trascorsi due mesi dall’incidente ed Ermal ha dovuto affrontare cose più grandi di lui. Star dietro a un Fabrizio che si credeva un bambino, non era stato affatto facile. Aveva dovuto reprimere molte volte quel desiderio sessuale che sfogava ogni notte, masturbandosi ma era stanco di quella situazione e sperava tanto in un miglioramento. Una sera era seduto sul divano dopo aver fatto cenare il romano e pensò a quel che era successo prima di quel terribile accaduto. Ricorda come una lama tagliente le parole dettate dal suo Fabrizio, e una lacrima gli rigò il volto. Si sentiva in colpa per aver permesso a Montanari di sfiorarlo, di bramarlo e lui si era sentito uno stupido per non averlo rifiutato a dovere, ma era sempre il suo amico e non se l’era sentito di ferirlo. Ma quello aveva portato Fabrizio all’isteria e non era riuscito a calmarlo in alcun modo. Si era ubriacato e se n’era andato senza chiedergli come si fosse sentito lui in quel momento, come era stato difficile assistere a quella visione del romano, che lo aveva spaventato.
Si alzò dal divano e si incamminò verso la camera da letto e restò allo stipite della porta a guardare il romano dormiente, rannicchiato su se stesso e un sorriso docile sulle labbra screpolate. Gli mancava quel sensuale Fabrizio, che si divertiva ad eccitarlo, gli mancavano le sue carezze e i suoi baci. Lentamente senza far rumore si distese accanto a lui e gli sfiorò il viso, baciandolo tra i capelli e poi sfiorò quel corpo scultoreo che fece rabbrividire il moro. Le sue labbra erano dinanzi a lui, e si sentì uno sciocco a pensare che se lo avesse baciato in quel momento il romano avrebbe ricordato ogni cosa, e sarebbe ritornato quello di sempre. Ma pensò che non era in una favola, che lui non era il principe azzurro che con un bacio spezzava la maledizione, la realtà era ben diversa da quella che sognava, eppure nonostante ciò decise di fare un tentativo e posò le labbra su quelle del romano, che aprì gli occhi e lo guardò, ed invece di ritrarsi continuò quel gioco di baci e intrecciò la lingua alla sua in una danza lenta e sensuale. Ermal a quel punto non si limitò soltanto ad un bacio impregnato di passione ma si ritrovò a cavalcioni su di lui e lo privò dei vestiti inumidendo ogni lembo di pelle con la sua lingua e i suoi caldi baci. Fabrizio gli sorrise e gli carezzò il volto senza togliere il contatto visivo
“mi ricordo di te, di noi. E anche.. di quel che è successo e quello che ti ho detto. Perdonami Ermal, sono stato violento nei tuoi confronti, non dovevo permettermi di sfociare nella mia isteria e darti contro. Ti chiedo scusa per questo, potrai mai perdonarmi? Non merito questi baci, questo corpo eppure tu sei qui dinanzi a me, a ricordarmi quanto sia bello averti accanto, quanto sia bello amarti.”
Mentre parlava, le lacrime gli rigarono il volto ed il riccio le scacciò via baciandolo sulle guance, e strofinando il naso sul suo
“ti ho perdonato molto tempo fa. So che ti sei sentito in dovere di inveirmi contro, perché non sono stato abbastanza intelligente da rifiutare Marco. So che prima dell’accaduto ti sei rimangiato quelle parole, perché non le pensavi. Sai, nel tuo sguardo ci ho letto la sofferenza, il tuo senso di colpa e già in quel momento io ti ho perdonato. Amore mio, sono trascorsi due mesi da quando ho dovuto confrontarmi con la parte infantile di te, non è stato affatto facile reprimere le mie bramosie di toccarti, di baciarti ma ho sperato giorno per giorno che tu potessi riprendere coscienza di quello che eri, che saresti tornato ad essere il mio Fabrizio, e non avrei mai creduto che con un bacio potessi svegliarti dai tuoi ricordi, come nelle favole. Ma questa è la nostra favola più bella diventata realtà, il nostro amore è pura magia e tu sei il mio principe, l’amore mio più grande.”
E senza dir più una parola si ripresero ad amarsi in tutta la loro completezza, profumando d’amore quelle calde lenzuola e vissero la loro grande favola d’amore.
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DISAGIO #METAMORO PT.2
AcakEccomi qui! Non è una nuova storia, semplicemente è sempre quella del disagio MEtamoro ma wattpad mi ha comunicato di aver raggiunto il limite dei capitoli, perciò mi tocca creare una storia a parte.. che du palle ahhah! Perciò continuate a disagia...