Ermal ritornò a casa dopo aver fatto degli esami, era intristito e il suo volto era più pallido che mai. Trascinò i piedi fino alla camera da letto dove c’era Fabrizio seduto sul letto a strimpellare la chitarra, con gli occhi chiusi. Per un attimo comparve un sorriso sulle labbra del riccio, e poi si sedette accanto al romano, poggiando una mano sulla sua spalla.
“Fabbri devo dirti una cosa molto importante.”
Fabrizio aprì gli occhi e poggiò la chitarra sul letto, guardando il riccio che si sforzava di non piangere.
“Dimme tutto piccolè.”
Il riccio nascose il volto tra le mani, e respirò profondamente prima di riprendere a parlare. Gli occhi gli erano divenuti lucidi e le labbra erano tremanti, e ciò fece preoccupare il romano che si mordicchiava il labbro, impaziente di sapere cosa stesse succedendo.
“Hanno scoperto che c’ho la..leucemia.”
Fabrizio stentava a crederci, che il suo amato Ermal potesse stare così male, e senza dire una parola lo strinse a sé e lo baciò tra i capelli mentre l’altro singhiozzava sul suo petto. Gli accarezzò la schiena e lasciò che piangesse liberamente, e poi lo guardò negli occhi
“Ermal guardame. Andrà tutto bene, sei un guerriero e c’è la farai. Io resterò al tuo fianco, e combatterò insieme a te. D’accordo?”
Ermal annuì e riprese ad abbracciarlo, accoccolandosi poi a lui e chiuse gli occhi, addormentandosi poco dopo.
Era pomeriggio inoltrato quando si svegliò e si ricordò che doveva fare la chemioterapia, anche se non voleva andarci, e preferiva restarsene accoccolato a Fabrizio, ma il romano lo aveva convinto con i suoi modi dolci e dopo qualche ora erano in ospedale. Il romano gli stette accanto in quei momenti così difficili, era estremamente difficile per entrambi resistere a quel dolore, ma Fabrizio avrebbe tenuto duro per il suo amato ricciolino, che stava già soffrendo abbastanza. Quando stava così male, gli stringeva la mano e gli cantava Portami via, e ciò aiutava Ermal,lo tranquillizzava un po’. Finalmente quando finì e uscirono dall’ospedale Fabrizio lo portò in un bar a prendere una cioccolata calda, aveva bisogno di distrarsi e non pensare a quel che aveva scombussolato la sua vita. Trascorsero una serata tranquilla finché non tornarono a casa e lo sconforto prese il sopravvento. Ermal si distese sul letto, e nascose il volto sul cuscino, inumidendolo di lacrime. Fabrizio si distese accanto a lui e gli accarezzò i capelli, era addolorato ma doveva essere forte per trasmetterla al suo dolce amore.
“Shh amore, devi stare tranquillo. Io non ti lascerò solo, e non voglio vederti così. Lo so che è dura, ma insieme possiamo farcela. Amore mio,guardami. Io ti amo, e non voglio che tu ti arrenda, perché sei forte e sono convinto che ne uscirai a testa alta, e vincerai.”
Ermal alzò lo sguardo e lo puntò su quello del romano, e tirò sul col naso, sfiorando le sue labbra e circondandogli il collo con le braccia.
“Io ho così’ tanta paura amore. Non so se c’è la farò questa volta, sono così stanco..”
Il romano gli prese dolcemente il volto tra le mani e strofinò il naso sul suo, accennando un sorriso.
“Tu sei più forte di quello che credi, c’è la farai perché tu sei innamorato della vita, e poi ci sono io a sorreggerti amore mio. Sii forte per te, e per noi. Questo amore deve continuare a vivere, e solo se io e te siamo forti possiamo far si che resista, no? Ora basta piangere, e fammi un sorriso, uno di quelli che mi fa vibrare forte il cuore.”
Ed Ermal gli fa un sorrisone dolce, che fa sciogliere il cuore del romano che lo stringe forte a sé e lo bacia, con intensità e si ritrovano a fare l’amore, amandosi minuto per minuto.
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DISAGIO #METAMORO PT.2
RandomEccomi qui! Non è una nuova storia, semplicemente è sempre quella del disagio MEtamoro ma wattpad mi ha comunicato di aver raggiunto il limite dei capitoli, perciò mi tocca creare una storia a parte.. che du palle ahhah! Perciò continuate a disagia...