AMORE ALCOLICO

68 6 1
                                    

*Ermal è disteso sul divano a leggere un romanzo ma la sua mente è ben distante da quel che sta leggendo, perchè l'epicentro dei suoi pensieri in quel momento è Fabrizio, il suo compagno che è fuori a causa del lavoro. Si è tenuto impegnato durante in giorno per non lasciarsi sopraffare dalla bramosia di andare nello studio di registrazione e incontrare Fabrizio per goderselo a pieno ma ha resistito e adesso è stanco di aspettare. Perciò chiude il libro poggiandolo sul grembo e prende il cellulare digitando il numero di Fabrizio che risponde dopo alcuni squilli, con un tono di voce raggiante
"ohi cespuglie, tutto bene? Sistemo due cose e me metto in macchina."
* risentire la voce del suo compagno dopo un'intera giornata di silenzio, gli fa scivolare una lacrima solitaria di felicità sul volto etereo. Non vede l'ora di annullare la distanza che li divide e buttarsi a capofitto su di lui, riempiendolo di baci e carezze e sa che anche l'altro è dello stesso parere, anzi molto probabilmente il romano non si limiterebbe soltanto a quelle docili effusioni ma ne approfitterebbe per scrutare dentro nel profondo e gustarsi a pieno il suo corpo alto e snello.*
"Biziooo che bello sentirti! Si tutto bene.. soltanto che mi manchi e non vedo l'ora di nascondermi nelle tue braccia!"
*Il romano sorride allegramente e dopo aver terminato il lavoro, si affretta ad entrare in macchina e mettere in moto per raggiungere la sua meta. E' stato estenuante stare in quello studio a registrare le sue canzoni e non avere accanto a sè il suo uomo, anche se la musica lo gratifica, stare con Ermal lo rende l'uomo più felice della Terra. Dopo minuti che gli sembrano interminabili giunge sotto casa e talmente sopraffatto dai pensieri che non si è ricordato che Ermal è ancora in linea, in attesa che lui risponda.*
"Scusa amò me so proprio dimenticato che stavo a parla a telefono. Sto sotto casa, damme il momento de salire."
*Il riccio chiude la chiamata e si affretta ad andare verso la porta d'ingresso e appena il romano entra si getta di colpo tra le sue braccia, senza dargli neanche il tempo di riprendere fiato. E' così felice che non gliene importa se l'altro è stanco, e vuole sedersi un attimo per rilassarsi, vuole sentire quel contatto su di sè e non vuole staccarsene per tutta la serata. Lo tempesta di baci e gli toglie la giacca di pelle intrecciando poi la mano nella sua e lo intima a seguirlo in camera da letto. Fabrizio è senza parole, anche perchè la sua bocca adesso preme su quelle del riccio che lo fa distendere su lato staccandosi un attimo per riprendere fiato.*
"Bizio ti chiedo scusa per essermi avventato di te come un matto, ma è stato straziante stare tutto il giorno senza di te. Ho bisogno di sentirti dentro di me, di guardarti negli occhi e godermi di tutto il tuo splendore. La distanza è così nociva e non sopporterei di restarti lontano per lungo tempo anche se questo accadrà, per svariati motivi. Ma adesso non voglio pensarci, mi importa che tu sei qui e posso toccarti, sfiorare la tua pelle marchiata d'inchiostro e strofinare la guancia sulla tua pelle ruvida e baciarti in ogni parte e sappi che tu sei il mio amore alcolico, quello che mi fa impazzire, non mi fa più capir niente. Sono dipendente dalle tue labbra, dal tuo calore e dai tuoi abbracci che mi fanno sentire al sicuro. Ti amo e ti amerò sempre, non smetterò mai di amarti."
*Tutto questo era stato detto in poco tempo, di fiato Ermal non ne ha quasi più e Fabrizio è rimasto spiazzato, le lacrime che ricadono sul suo volto lentigginoso e le labbra che tremano. Cosa mai potrebbe dire al suo uomo, dopo aver sentito tutto ciò? Lo stringe a sè con forza, come a spaccargli le ossa e poggia la testa nell'incavo del suo collo. Lui non è mai stato molto bravo con le parole, lui è più da contatto fisico ma per quanto il riccio possa amare i suoi abbracci improvvisi o le sue carezze, merita anche di sentirsi dire quanto lui lo ami, quanto quel ricciolino abbia dipinto la sua vita con colori sgargianti e ne abbia fatto un capolavoro. Ermal merita di sentirsi dire quanto abbia reso Fabrizio un uomo completo, merita di sapere che è un'ancora di salvezza, che anche lui è alcolizzato del suo profumo e non può restare un secondo di più distante da lui che sente un vuoto incolmabile dentro di sè che lo espone alle sue paure e che quando lui non c'è si sente completamente perso. Sospira e cercando di parlare in italiano senza rovinare quel momento così magico con il suo dialetto, gli accarezza la guancia e lo guarda dritto negli occhi nocciola, senza pensare alle parole, lasciando che escano fluide sulla sua bocca e si posino leggiadre su quella del riccio che è li che gli sorride e lo guarda con tanto amore e ardore*
"Ermal io non sono bravo ad esprimermi attraverso le parole, ma devi sapere che dal primo momento in cui ti ho conosciuto ho avvertito una sensazione familiare, non avevo bisogno di parlarti per sapere che io e te eravamo due anime destinate a incontrarci. Io come ben sai prima di te ho avuto Giada e si, mi ha aiutato moltissimo e non è stato facile per me separarmi da lei visto che abbiamo qualcosa che ci lega, ossia i nostri amati figli. Ma tu non mi hai aiutato bensì salvato, dal mio passato che spesso incombe in quelle giornate buie, dove l'unica cosa di cui hai bisogno è il calore di qualcuno che ti ami e ti faccia sentire amato, e che sia in grado di curare ogni ferita e quello sei tu. Con un bacio o una carezza riesci ad accarezzarmi, a sfiorare le mie ferite sanguinolente ma senza farmi sentire dolore, perchè il tuo tocco è celestiale, e non ne posso farne a meno. Tu sei una stella che brilla nel firmamento, quella che brilla più di tutte e mi accompagna in una danza notturna che mi fa sentire libero, in pace con me stesso. Tu sei il sole che brilla alto nel cielo limpido, che riscalda il mio animo e il mio cuore che sussurra timidamente il tuo nome. Sei tanto altro ma non vorrei sembrarti banale o ripetitivo, ma voglio che tu sappia quanto tu sia importante per me, ti amo talmente tanto che spesso è ingestibile e mi duole il petto, mi uccide. Ma allo stesso tempo risana questo cuore ed io non posso chiedere di meglio. Si la distanza è una maledetta che ci costringe ad amarci silenziosamente, in posti diversi ma continuando ad amarci con intensità e anche se lontano noi siamo vicinissimi. Non piangere amore mio, questo volto non ha bisogno di queste lacrime calde, ma dei tuoi sorrisi disarmanti che anche nei giorni più tempestosi illuminano le mie giornate.  Adesso basta parlare, voglio riscaldarmi col tepore delle tue labbra sulle mie, voglio privarti dei vestiti e accarezzare la tua intimità, baciarla e sentirti dentro di me, unendoci. Sei l'altra metà, e finalmente sono un uomo completo grazie a te."
*Ermal è rimasto pietrificato dalle parole del suo Fabrizio, le lacrime hanno solcato il suo volto e neanche se n'è accorto. Un piccolo sorriso fa capolino sulle sue labbra, è strano sentirlo parlare in italiano e poi gli si è sciolto il cuore nel sentire questa dichiarazione. E' vero Fab, non ha mai parlato così tanto, un pò perchè è un timidone e un pò perchè non vuole rovinare dei discorsi seri e intensi col suo dialetto.  E' innamorato perso di quell'uomo e adesso l'unica cosa che desidera con ardore è ubriacarsi d'amore e rendere infinito quel momento.*

DISAGIO #METAMORO PT.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora