*Fabrizio era sdraiato sul letto, riscaldato dal tepore Delle coperte e guardava alcune fotografie sul cellulare, di lui e quel ricciolino che tanto adorava. Ermal lo aveva travolto sin dai primi momenti in cui si erano guardati, tutto intorno a lui aveva preso vita e si sentiva così leggero che avrebbe potuto danzare nell'aria. Un sorriso comparve sul suo volto, riguardando quel video di lui ed Ermal a Lisbona, il famoso"yo soy Fabbbbrizio", che tanto aveva fatto sorridere il giovane. Era così immerso in quei ricordi così teneri e felici, che non si accorse della presenza di Giada, la sua compagna.*
"Fabbri lascia sta quel cellulare, per favore. Dovemo parla de na cosa importante!"
*Fabrizio emise un sospiro, portando una mano tra i capelli e poggiò per un istante il cellulare sul letto e si rivolse verso Giada, che teneva le mani sui fianchi e un'espressione dura sul volto*
"Dimme tutto Giadi"
*Giada si morse il labbro, camminando nervosamente per la stanza per poi fermarsi nuovamente di fronte a Fabrizio che la guardava con preoccupazione*.
"Guarda che lo so che te piace Ermal. Non me devi mica pijia pe fessa a Fabbri! Sta cosa non me va proprio giù. Te rendi conto che hai du figli? Non solo te vedi co n'omo, non è uno qualsiasi Bensi il compare tuo Ermal. Sei na delusione. Pe questo te devo dì cosa succederà. Io i figli miei non li lascio co te, me ne vado e tu non li vedrai più. Devi fa na scelta, Ermal o i bambini!"
*Fabrizio spalancò gli occhi e scese dal letto, poggiando le mani sulla spalla di Giada che rimase inerme senza preoccuparsi di togliere via le mani del romano. Una lacrima sfuggì sulla pelle ruvida, ricoperta di lentiggini. Il cuore prese a martellare fortemente nel suo petto e pian piano il dolore si faceva strada su tutto il suo corpo.*
"Non me puoi porta via i bambini. O sai che li amo, non me puoi fa na cosa simile. Te lo volevo di, de me e Ermal, ma non sapevo come dirtelo."
*Giada spostò le mani di Fabrizio e prima di uscire dalla stanza lo fulminò con lo sguardo*
"Pensaci bene. Stai a perde i tuoi figli pe un omo!"
*Fabrizio quella sera non riuscì a chiudere occhio, lasciò l'abitazione nel cuore della notte, ubriacandosi e girando per Roma, senza sapere dove andare. Mentre guidava, pensò ad Ermal e prese l'autostrada che lo avrebbe portato a Milano, dove si trovava il giovane. Dopo alcune ore finalmente si ritrovò sotto casa del riccio e una volta sceso dall'auto prese a bussare fortemente la porta. Dopo alcuni minuti, un Ermal in pigiama, con i capelli scompigliati e l'aria stanca comparve dinanzi a lui, sorpreso di vederlo e il romano si tuffó tra le sue braccia.*
"Fabrizio, ehi.. cosa ci fai qui a quest'ora.!"
*Fabrizio si asciugò le lacrime ed entrò in casa di Ermal, e lo guardò dritto negli occhi*
"Giada, sa se noi. Me vuole porta via i bambini e m'ha detto che devo scegliere. Te o loro"
*Ermal strinse tra le braccia Fabrizio, trattenendo le lacrime*
"Bizio.. sai, devi scegliere loro."
*Bizio scosse la testa*
"No Ermal. Non posso perdere te, nun capisci che so nnamorato de te?!"
*Ermal si allontanò da Fabrizio e guardò il cielo stellato dalla sua finestra*
"Fabrizio, non puoi perdere i tuoi figli, per me cazzo! Non puoi.. mi sentirei in colpa per Tutta la mia esistenza."
*In quel momento comparve sulla porta, Giada che puntava una pistola verso Ermal*
"Fabrizio vattene. Ti prego"
*Ermal si rivolse verso Giada, impaurito e alzò le mani, avvicinandosi alla donna*
"Come sei entrata?! Senti, abbassa la pistola. Fabrizio non perderà mai i suoi figli. Sono più importanti di ogni altra cosa"
*Giada stringeva tra le mani la pistola, senza abbassarla, voleva soltanto eliminarlo senza pensarci. Quel ricciolino aveva portato via il suo Fabrizio e non poteva perdonarglielo.*
"Statte zitto, m'hai rotto. Fabbri di addio al compare tuo!"
*La scena si svolse lentamente, il proiettile andava verso direzione di Ermal, era la fine pensò il riccio.. se non fosse stato per Fabrizio che si mise davanti al suo corpo, facendogli da scudo e prendendosi il colpo, che lo feri quasi vicino al cuore. Fabrizio cadde per terra, sanguinante, mentre Ermal era a terra, che gli teneva la testa e vomitava tutte le lacrime represse fino a quel momento.*
"No Fabbri. Non dovevi!"
*Fabrizio sorrise ad Ermal e gli accarezzò dolcemente la guancia*
"Shh cespuglie va tutto bene. Io sto co te adesso. Nun te preoccupa"
*Giada sconvolta, guardò Fabrizio steso per terra ricoperto di sangue e pianse, teneva impugnata ancora la pistola.*
"Fabrizio perdonami. Io non volevo.."
*La donna scappò via dall'abitazione lasciando Ermal e Fabrizio a terra. Ermal poggiò la testa sul petto di Fabrizio, senza smettere di versare le lacrime*
"Bizio non fa cazzate eh. Ti prego, resta qui con me. Io ho bisogno di te"
*Fabrizio alzò lentamente lo sguardo verso Ermal che incontrò il suo sguardo e gli strinse la mano*
"Resterò sempre co te piccole. Ti amo"
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DISAGIO #METAMORO PT.2
DiversosEccomi qui! Non è una nuova storia, semplicemente è sempre quella del disagio MEtamoro ma wattpad mi ha comunicato di aver raggiunto il limite dei capitoli, perciò mi tocca creare una storia a parte.. che du palle ahhah! Perciò continuate a disagia...