UN'ALTRA ESTATE

44 4 1
                                    

Una nuova estate è appena iniziata ed Ermal sente nostalgia del suo amato Fabrizio. Non si vedono da moltissimo tempo, a causa del loro lavoro e lui non può resistere un’altra estate senza di lui. Ma ha promesso a Vige e Cordio che sarebbe andato al mare con loro, e si sarebbero divertiti. Sospira e prepara lo zaino mettendoci un telo, un libro e qualcosa da mangiare.
Si sciacqua il viso ed esce di casa dopo aver sistemato tutto, e aver chiamato i suoi amici. Quando sono tutti in macchina, accende la radio e mette un album di Fabrizio e tamburellando con le dita se ne resta in silenzio ad ascoltare quella voce che tanto gli manca.
Quando arrivano in spiaggia, rimette il cd a posto e scende aiutando i suoi due amici a portare gli zaini e la borsa frigo. Si sistemano sotto il loro ombrellone e si spoglia, restando col costume. Indossa gli occhiali per ripararsi dal sole, e si siede sul lettino a leggere un po’. La giornata scorre piacevolmente, tra un bagno e una partita con le racchette.  Durante il pomeriggio dopo aver mangiato un panino, Ermal saluta i suoi amici e si incammina sulla riva del mare, per una passeggiata. Mentre passeggia ascolta Per me di Fabrizio e dopo aver oltrepassato il lido si ferma di punto in bianco e si toglie per un istante gli occhiali, aggrottando la fronte e rimettendoseli. Ma poi li riabbassa e si mordicchia il labbro inferiore riconoscendo Fabrizio, e a pieni polmoni urla il suo nome. L’altro sventola una mano in aria e lo chiama, correndo verso di lui. Come una scena di un film d’amore i due si rincorrono e una volta vicini si stringono in un abbraccio. Fabrizio ha gli occhi lucidi dall’emozione, prende il viso del riccio tra le mani e brama la sua bocca, baciandolo con foga, intrecciando le loro lingue. Ermal è emozionato e allo stesso tempo eccitato, gli è mancato annusare quel profumo di menta mescolato alla nicotina, e l’unica cosa che desidera è toccarlo, sentirlo dentro di sé. Gli prende la mano e si incamminano verso l’acqua, immergendosi del tutto sott’acqua e iniziano a baciarsi, lentamente e poi con intensità. Fabrizio lecca il collo del riccio, succhiandolo e con una mano stringe l’erezione pulsante e stringe il suo corpo a quello di Ermal che geme, e mette la mano dentro il costume, facendolo fremere di passione. Ermal porta la testa all’indietro e ansima, mentre il romano gli sfila il costume e  poi si priva del suo, entrando dentro di lui con un colpo secco. Restano a toccarsi, ansimando e dopo aver rilasciato il loro orgasmo si infilano nuovamente il costume. Risalgono in superficie e Fabrizio guarda Ermal, accarezzandogli il volto
“mi sei mancato. Mi è mancato toccarti, farti mio. Vorrei rifarlo ancora una volta, ho fame di te amore.”
Ermal strofina il naso su quello di Fabrizio e sorride baciandolo sulla bocca, e ancora una volta si ritrovano sott’acqua a baciarsi, stretti in un abbraccio, sfiorandosi solamente. Il riccio vorrebbe che quell’attimo non finisse mai, sa che la magia svanirà troppo presto e lui non vuole lasciarlo andare. Risale in superficie e una lacrima scivola sulla sua pelle
“Mi sei mancato anche tu amore. Vorrei che tu restassi con me,  non andartene. Vorrei che arrivasse domani e portarti al mare, per amarci intensamente, per scacciare via la malinconia di questi mesi, senza di te, senza il nostro amore. “
Fabrizio gli asciuga una lacrima e poggia la testa sulla sua spalla, reprimendo le lacrime. Non vorrebbe lasciarlo da solo, adesso che l’ha ritrovato. Vorrebbe consolarlo, amarlo, e nient’altro.
“Ermal non ti lascerò, adesso che ti ho ritrovato. Domani c’è ne andremo al mare, solo io e te, e lasciamo che il tuo mare, ci consoli e ci rincuori. Non posso stare senza di te, senza toccarti e annegare dentro i tuoi occhi. Ti amo Ermal.”
Quasi stenta a crederci, Ermal, a quelle parole. Preme nuovamente le labbra su quelle del romano e gli morde il labbro inferiore, facendolo gemere. I due amanti avrebbero lasciato che questa estate li rincuorasse e li avrebbe donato il sole negli occhi che hanno versato tante lacrime, in questo lungo tempo.
“Ti amo Fabrizio, voglio amarti ogni giorno della mia vita. E non aspetto altro che arrivi domattina per ritrovarti, e bramarti. Voglio saziarmi di te, voglio vivere dentro di te.”
E dopo aver camminato un po’ stringendosi la mano, i due si allontanano col cuore più leggero e con una luce nuova negli occhi.

DISAGIO #METAMORO PT.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora