Fabrizio è emozionato all’idea dinandare al mare con Ermal, godersi di piccoli momenti che per lui sono eterni. Prepara tutto l’occorrente ed esce di casa, indossando gli occhiali per ripararsi dal sole. Invia un messaggio ad Ermal ed entra in macchina, accendendo lo stereo ad alto volume, urlando a squarciagola alcune canzoni di Ermal. E’ una di quelle giornate che rimarranno nella storia, la loro. L’amore aleggia nell’aria limpida e lui è felice come un bambino. Quando finalmente arriva a destinazione, scende dalla macchina, prendendo lo zaino e si incammina verso la riva del mare dove c’è già Ermal che sta montando la loro tenda, il loro nido d’amore. Un sorriso da ebete si fa strada sulle labbra, e arriva fino agli occhi, tanto è felice di vederlo, di abbracciarlo, di toccarlo. Si avvicina a lui senza farsene accorgere e gli soffia sul collo, lasciandogli un bacio umido. Ermal si volta con un sorriso sulle labbra e lo bacia sulla bocca, lasciando perdere quello che stava facendo. SI sfiorano, si accarezzano ma poi Fabrizio si distacca per aiutarlo a sistemare la loro casetta. Una volta sistemata per bene, si nascondono dentro e riprendono a baciarsi, con una passione smisurata. Sono stanchi di aspettare, così si sfilano i vestiti, restando in costume e continuano a baciarsi e leccarsi. Fabrizio china il capo e bacia il petto di Ermal, lasciandogli tanti piccoli succhiotti. Mentre l’altro si diverte a mordicchiare i suoi capezzoli, tirandogli una ciocca di capelli e baciandolo, intrecciando le loro lingue. I due si sfiorano la pelle, delicatamente e si cimentano in una danza sensuale, non hanno alcuna fretta, vogliono incidere ogni minuto nella loro mente e nel loro cuore. Vogliono godere a pieno quel tocco, e si baciano con lentezza, alternando a delle leccate. Fabrizio si ferma e guarda Ermal dritto negli occhi, le gote rosse e le labbra gonfie, lo rendono ancora più eccitante. Il romano si è sempre sentito meno rispetto ad Ermal nonostante l’altro gli abbia ripetuto fino allo sfinimento, quanto fosse bello e meraviglioso. Ma lui dinanzi a quella visione angelica, si sente così piccolo e insignificante. Il riccio lo scuote dai suoi pensieri e riprende a baciarlo, togliendosi il costume e mostrando la sua erezione gonfia e pulsante, e Fabrizio lo tira a sé, baciandolo sulla punta e leccandolo, facendo gemere il riccio che si dimena, mentre il romano entra dentro di lui, lentamente, cercando di non fargli molto male. Ermal invece lo incita a fare più forte, vuole sentire quel piacere che presto si irradia lungo il suo corpo, e ansima, mentre Fabrizio continua a spingere, gemendo.
Solitamente è sempre Fabrizio quello attivo, ma per una volta Ermal vorrebbe cavalcarlo come si deve, anche se teme che non ne sia capace, e che non lo faccia godere abbastanza. Ma scacciando questo pensiero ribalta le posizione e si mette sopra di lui, sorprendendo il romano che non si aspettava ciò. Lo cavalca lentamente, e sente gemere il romano che urla il suo nome, ansimante e quando da un’ultima spinta, vengono sui loro stomachi, urlando i loro nomi. Ermal si stende accanto a Fabrizio, disegnando piccoli cerchi sul suo petto tatuato, e lo guarda con gli occhi ancora languidi di passione.
“E’ stato bellissimo. Vorrei rifarlo mille volte, e sarebbe sempre più bello. Ti amo così tanto, che non smetterei mai di ripetertelo. Non vorrei restar lontano così tanto tempo da te, non lo sopporterei. Voglio chiederti una cosa, anche se molto probabilmente dirai di no. Ma io vorrei tanto che tu mi dicessi di si. Ecco.. vuoi venire .. a vivere.. da me?”
Fabrizio gli accarezza il volto,e si mordicchia il labbro inferiore, pensando a come sarebbe vivere con Ermal. Beh, sarebbe come vivere una favola, la loro bellissima favola d’amore. Pensa ai suoi figli, ma nonostante questo, desidera più di ogni altra cosa, andare a vivere con il suo ricciolino. Potersi svegliare accanto a lui, e accarezzargli il volto, baciarlo e guardarlo mentre dorme. Poter fare l’amore tra le lenzuola, tutte le volte che lo desiderano, senza alcun problema. Un sorriso si spiazza sulle labbra gonfie e screpolate, e lo guarda negli occhi
“si Ermal, lo vorrei tanto. Non desidero nient’altro che te. Voglio vivere ogni minuto, accanto a te. Voglio guardare il tuo sorriso, e voglio essere io a farti sorridere, a farti stare bene. Voglio amarti in ogni angolo della casa, voglio urlare il tuo nome più di una volta. Ti amo tanto Ermal, ogni secondo che passa ti amo sempre più. Tu mi fai sentire vivo, libero da ogni incertezza e mi dai tutto l’amore che tanto cercavo. Sei il mio ossigeno, la mia forza, l’altra metà. Quindi si che voglio vivere sotto lo stesso tetto, annusarti e bearmi del tuo profumo. “
Ermal è emozionato, e lo bacia ancora una volta, sulle labbra, sul collo, ovunque. Rimangono ancora un po’ a coccolarsi, quando decidono di uscire dalla tenda, e farsi un bagno. Si tengono per mano e corrono verso il mare, quel mare che nasconde tanti segreti, quel mare che sa del loro amore.
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DISAGIO #METAMORO PT.2
AléatoireEccomi qui! Non è una nuova storia, semplicemente è sempre quella del disagio MEtamoro ma wattpad mi ha comunicato di aver raggiunto il limite dei capitoli, perciò mi tocca creare una storia a parte.. che du palle ahhah! Perciò continuate a disagia...