CAPITOLO 6
AGNESEOTTO ANNI PRIMA
Roma
<<Agneseeeeeeeeeeeeee>>
''Oddio papà smettila, vuoi perforarmi i timpani per caso? Non dirmi che è già ora di alzarsi perché io non ce la faccio.''
Mi stropiccio gli occhi impastati di sonno per poi visualizzare l'orario sulla sveglia.
''Oh cazzo, sono in ritardo. Oggi ho ben due interrogazioni, una di storia e una di diritto e mi sembra di non ricordare niente. Sì, ieri pomeriggio ho studiato ma non ho fatto solamente quello perché verso metà pomeriggio sono uscita per cercare di risolvere un piccolo guaio. Sono andata al locale di Rexan e c'è mancato poco che papà ci scoprisse visto che il mafioso ha voluto accompagnarmi fino a casa. Certo, si è fermato poco prima, ma Stuart ha occhi e informatori ovunque ed io sono preoccupata lo stesso.''
Come un fulmine, mi alzo dal letto e scendo in cucina. Mamma e papà hanno già fatto colazione e stanno sparecchiando. Io invece prenderò la mia tazza di latte con un cucchiaino di miele e mangerò un paio di biscotti, a scuola comprerò qualcosa dalle macchinette automatiche.
''Nah, c'è papà che mi sta preparando il sacchetto con il mio sandwiches al formaggio. Sono vegetariana, non mangio carne per scelta, amo troppo gli animali per cibarmi di cadaveri.''
Papà ha accettato la mia volontà senza problemi, mentre mia madre ne ha fatto come al solito una questione di stato eppure quando ho raccontato loro il mio desiderio, sono stata abbastanza chiara. Ho spiegato che non mi sentivo a mio agio nel mangiare qualcosa che il mio corpo e la mia mente rifiutavano, però mamma deve pensarla sempre al contrario mio e di papà. Sto bene, faccio analisi del sangue due o addirittura tre volte l'anno e i miei valori sono nella norma. C'è una differenza tra essere vegetariani ed essere vegani, per cui, oltre alla carne animale, mangio formaggi e derivati del latte così come anche le uova. Per me non è un sacrificio, è una scelta che voglio portare avanti. Semmai un giorno vorrò cambiare idea o dovrò farlo, per un motivo o per un altro, lo farò senza problemi.
Se sapessi di dover mangiare carne per forza perché ne andrebbe della mia vita, allora lo farei.
I panini che mi prepara papà per andare a scuola sono davvero buoni. Alcune volte prepara anche un po' d'insalata con rucola e pomodori e la sistema in un piccolo contenitore di plastica all'interno di un sacchetto di carta marrone. E' così attento e premuroso e oggi sto apprezzando ancora di più questa sua piccola premura, soprattutto perché ho fatto tardi e devo darmi una mossa.
Bevo in fretta la mia tazza di latte mentre papà si avvicina a me lasciandomi un bacio sulla fronte.
Di prima mattina gira sempre a petto nudo e a piedi scalzi. Se lo sapessero le mie amiche, verrebbero di corsa qui a fare colazione, tutte le mattine. Papà ha un fan club scatenato, pronto a fare follie per lui.
<<Buongiorno principessa, merenda pronta. Mi raccomando, fila a casa dopo la scuola. Oggi sarò di ritorno prima. Possiamo fare qualcosa insieme tu, Freddy e io, se ti va>>
''Ci puoi giurare papà. Con te mi diverto un sacco.''
<<Appena suona la campanella, prenderò l'autobus e verrò qui. Promesso>>
E' questo il tipo di rapporto che mi piace, io che sono sincera con lui e che gli dico tutto, non che gli nascondo le cose. Non sono brava come bugiarda.
<<Bene>>dice lui.<<Metto il sacchetto con il sandwiches nello zaino e vado a cambiarmi. Datti una mossa anche tu>>
Sono ancora con il pigiama addosso e temo proprio che i miei capelli siano arruffati. Non ho il tempo di passarmi la piastra per cui mi farò andare bene quest'acconciatura voluminosa.