Come avevo annunciato nel precedente capitolo, questo è l'unico capitolo della settimana poiché è molto lungo. Avete tutto il tempo di leggerlo. Ci aggiorniamo nello spazio autrice. 😊
CAPITOLO 38
AGNESEQuando ho detto a Dimitar di evitare di avere atteggiamenti da stalker non so cosa abbia inteso perché da quando mio padre è in ospedale, lo ritrovo ovunque. Certo, i suoi atteggiamenti non sono al pari dell'amico di Bruna e di papà, Marshall, lui sì che è lo stalker per eccellenza. Non lo batte nessuno. Oltre questo però, c'è tanto altro di meraviglioso in quel ragazzo. E' l'uomo più dolce che conosca ed è pazzo d'amore per la sua Sara. Lei è molto fortunata ad avere un uomo come lui, il ben pompiere dal cuore d'oro.
Ho avuto modo di conoscere questa coppia grazie al piccolo Tommy. Swaimi, la loro figlia, pare che abbia un'intesa particolare con il mio fratellino e quando possono, le loro mamme cercano di farli giocare insieme, nonostante la gelosia di Marshall.
Dimitar, riguardo agli inseguimenti, è un pivello, ma non scherza, ha buone basi. Credo sia giunto il momento, dopo tre giorni, di mettere fine a questa situazione o non sarà più così clemente con me. E pensare che appena l'ho visto, sono scappata in preda al panico. Poi però, ho guardato nei suoi occhi chiari e profondi e mi sono resa subito conto che non voleva farmi del male fisico. E' un uomo adulto ma sembra buono.
''Per una strana ragione, mi trovo meglio con persone più grandi di me e meno con i miei coetanei.''
C'è anche un'altra persona che sta facendo la stalker con me e lei non è ben accetta nella mia vita. Costanza avrebbe qualcosa da dirmi che non voglio proprio ascoltare. Potrei arrivare a denunciarla, lo ammetto. Mi da fastidio vederla sempre intorno a me, mi ricorda brutti momenti e soprattutto quella sua cazzo di festa di compleanno in cui tutto è cominciato.
Non occorre che chiami il taxi, mi basta mettere piede fuori casa per trovarlo accanto alla sua auto, parcheggiata ormai da consuetudine, sotto casa mia. Così, dopo qualche giorno in cui ho riflettuto a lungo se accettare o meno la proposta di Dimitar, beh, ho preso la mia decisione e questa sera andremo a mangiare un panino, a patto che la proposta sia ancora valida. Non ci siamo dati appuntamento ma mi basta uscire di casa per vederlo. Indossa gli stessi abiti dell'altro giorno e gli stessi dei giorni precedenti. L'odore della colonia che usa è sempre forte, quindi penso che abbia la passione per le t-shirt basic di colore nero.
''Ho seri dubbi che quell'uomo adulto dorma in hotel. Secondo me si stende sui sedili di pelle del suo bolide che tra l'altro, sono molto comodi. E dove dorma non lo so.''
E' pomeriggio e Ludmilla, dall'alto del suo balcone, lo saluta nella vana speranza di riuscire ad ottenere da lui un po' di sesso, cosa che non accade perché Dimitar non va con le prostitute o almeno questo è ciò che mi ha detto.
Ci ha tenuto a precisarlo, viste le mie insinuazioni iniziali, ma è giusto dire che ognuno nella propria vita può fare ciò che vuole. Quando sei single, puoi andare con chi vuoi. L'importante è tenere a mente che i tuoi comportamenti non nocciano a te stesso oppure a chi ti circonda. La stronza della mia vicina ha messo subito gli occhi addosso al serbo, il quale ha un fisico da invidiare. Quantico però ha più massa muscolare ed è più grosso...molto più grosso.
Appena mi vede uscire dall'androne e aprire il cancello, Dimitar scoppia a ridere.
''Ho qualcosa che non va? Eppure mi sono data una bella occhiata allo specchio prima di scendere. I capelli sembravano a posto. Forse è l'abbigliamento che non lo convince, in effetti ciò che indosso non è molto nel mio stile ma non volevo dare un'idea sbagliata di me indossando pantaloncini oppure pullover che lasciassero la pancia scoperta.'' Ho optato per un maglioncino nero con dei fiori stampati sul davanti e un pantalone del medesimo colore. Forse do l'idea di una che sta andando al funerale ma per fortuna non c'è alcun morto. Stiamo tutti bene, anche papà.