13-La prima volta che ti ho vista

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Siccome nello Stato dove abito non é festa, se non l'Assunzione di Maria per i cattolici, ecco a voi il capitolo 😊

CAPITOLO 13
QUANTICO

CINQUE ANNI DOPO/
QUATTRO MESI ANTECEDENTI AL PRESENTE

Prendo di peso la mia valigia ed esco come un lampo dall'aeroporto

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Prendo di peso la mia valigia ed esco come un lampo dall'aeroporto. Sono tornato da meno di un'ora a Roma e non sopporto nessuno. La gente va troppo di fretta per strada ma quando si tratta di ritirare la propria valigia somigliano tutti a delle lumache da allevamento. La città è caotica. Cinque anni fa si stava meglio.

Cinque anni fa era tutto diverso.

C'era Sabrina con me e del mondo che ruotava intorno a me, non me ne fregava un cazzo. Da quella sera in cui Ettore e i miei colleghi vennero a darmi la notizia del rapimento di mia moglie e della figlia, non è cambiato nulla. Loro ad oggi non sono con me e non torneranno a casa con me perché non so dove siano.

Sono sparite nel nulla e delle volte, se non fosse per i ricordi che mi legano a loro, per le foto che ho di noi tre insieme, mi domandano se siano davvero mai esiste, se qualcuno può rapirti fino a renderti invisibile. Dentro di me continuo a sperare che siano ancora vive perché sento che il mio cuore batte perché il loro batte.

Sono vive...devono essere vive.

A nulla è servito infiltrarmi, fare affari con la mafia, essere uno di loro e rinnegare il lavoro scelto quando ero un ragazzino, preferendo addirittura la vita che vedevo vivere in Bosnia, nel regno di Rexan Berovic.

Quando mi è stata affidata la missione dal mio distretto, ho preso il fascicolo che mi apparteneva, l'ho letto mentre un aereo volava sul cielo dell'ex Jugoslavia, chiedendomi se fosse la realtà oppure tutto un sogno. Sabrina e Skyler erano scomparse da meno di quarantotto ore e io speravo sempre che prima o poi avrei aperto gli occhi e le avrei trovate a dormire al mio fianco, una alla mia destra e l'altra alla mia sinistra.

Attendo ancora quel momento, attendo ancora di aprire le palpebre e vederle accanto a me.

Da quel momento in cui salii sull'aereo della B&H Airlines, non sarei stato più Quantico.

Nell'istante i cui i miei occhi bruciavano a furia di leggere cose di me che non erano vere e che mai sarebbero potute essere vere, ho capito che dovevo smetterla di sentirmi ancora Quantico Dimitrijevic. Non sono più quell'uomo da quando qualcuno ha portato via mia moglie e mia figlia. Quantico, grazie a Sabrina, era diventato un uomo dolce, gentile e generoso ma ormai, non aveva più nessuno per cui e con cui esserlo.

Non ho più rapporti con la mia famiglia da allora. E' colpa loro se hanno rapito mia moglie e mia figlia. Ilde e Ulgik non dovevano tornarsene a casa dopo aver portato Sabby e Skyler all'aeroporto. Dovevano attendere che l'aereo partisse. Loro però, erano troppo impegnati perché mio fratello Dimitar teneva la sua prima mostra come direttore di un importante museo in Serbia. Quel bastardo di merda di sicuro starà ancora ridendo, dopo anni, della mia disgrazia.

Quantico-L'ombra di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora