CAPITOLO 26
QUANTICOQuesta ragazza mi stizza davvero. E' incredibile come abbia la capacità di farmi innervosire a partire dai coglioni. Nel pomeriggio mi era sembrata così vogliosa, come se non aspettasse altro che scoparmi e invece, quando ne aveva l'opportunità, si è tirata indietro.
Siamo stati per oltre un'ora fermi nel traffico e quand'è che si va a sbloccare? Quando ho il pene dritto e la voglia di fottere alle stelle.
Perfetto.
Il viaggio di ritorno è stato silenzioso. Ho fumato un'altra sigaretta e gettato un altro mozzicone dal finestrino, proprio per farla arrabbiare. Giuro che le mancano le treccine e poi può essere paragonata a quella svedese strana, dal colorito bianco. Da quando è apparsa lei in televisione, non si è capito più un cazzo a livello climatico.
Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, per gli amici semplicemente Greta Thunberg, la Heidi svedese che combatte per il cambiamento climatico. Ecco, Agnese con un paio di trecce sarebbe uguale, ma più fastidiosa di quella ragazzina gialla.
''Come se poi, il mondo lo rovinassi io con i miei mozziconi gettati. Ma vaffanculo va.''
Me la immagino con quei cartelli con scritto:''Salviamo il pianeta'', oppure a fare manifestazioni per le piazze del paese. Poi arrivo io e metto fine a tutto, portandola in caserma e scopandola sulla mia scrivania. Breve storia felice per me, breve storia triste per lei.
Scendiamo entrambi dalla macchina senza dire una parola e, appena arriviamo, troviamo Bruna con le valigie sulla soglia della porta. Pare non sia molto contenta di vederci.
<<Alla buon ora>>si lamenta. E' già pronta per partire con addosso il tipico abbigliamento della viaggiatrice:tuta larga, felpa over size e cappellino.
Vorrei aggiungere che è stata proprio lei a dirmi di fare con calma, ma sinceramente, non ho voglia di parlare. Ho voglia di fare altro.
<<No, ma dico, volete che perda l'aereo per Inverness? Volete che lasci il mio ricciolone da solo?>>
Agnese e io ci guardiamo ma nessuno dei due da una risposta a mia figlia. Ho altro per la testa adesso, sinceramente.
<<Allora? Si può sapere dove siete stati?>>domanda, incrociando le braccia al petto e avvicinando a sé la valigia.
Comincio a essere stanco di questo interrogatorio. La scozzesina, invece, sta aspettando che io parli.
<<Per strada c'era un brutto incidente e nessuno delle forze armate provvedeva a sgomberare la via per permettere il transito delle auto>>spiega la morettina.
Le rughe sul viso della mia bambina sembrano distendersi.
<<Ah...scusate è che sono in ansia per la partenza e poi ho paura che Stuart si arrabbi. Insomma>>dice, rivolgendosi ad Agnese.<<Ti sto lasciando qui, con papà e so che tuo padre è geloso anche dell'aria che respiri>>