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CAPITOLO 45
AGNESELa storia del piercing e della famosa ragazza da cui Quantico mi sta portando, non mi distrae dai miei pensieri riguardo mio figlio. Q. dice che sono un genio, ma per me fare ipotesi risulta essere naturale, quasi come se fosse un gioco e ammetto che non è sempre bello, perché scoprire la verità, scoprire questa verità, fa male.
Un giorno, mentre facevo riabilitazione, ho chiesto a uno dei dottori come facesse ad essere così calmo dinanzi a malati in condizioni gravi, come facesse a non piangere, a non commuoversi. Lui mi ha risposto che non era provato da ciò che vedeva perché la persona che aveva in cura, non era un suo familiare. All'inizio non capivo ma ora che vivo una situazione analoga, comprendo la risposta del dottore.
Questo non è un caso qualunque, qui non si tratta di dover trovare il figlio di un genitore qualunque, qui si tratta del mio di figlio e vorrei tanto avere l'intuito inesistente di mio padre, così da non soffrire. Il mio cervello elabora informazioni anche senza il mio comando e genera risposte che spesso non vorrei aver trovato.
Credo che Place Masséna sia stata la piazza di scambio in cui Linda ha consegnato mio figlio. L'opera, Conversazione a Nizza, indica come in quel luogo sia avvenuta una sorta di conversazione. Nulla è stato al caso e anche la mente che si nasconde dietro a tutto questo, è ingegnosa. Nelle coordinate geografiche, il numero cinque è riportato a caratteri cubitali ed è evidenziato. Perché è l'unica cifra scritta in quel modo? Qualcosa mi dice che abbia a che fare con le statue caratteristiche della piazza, quelle che si accendono a Nizza dal pomeriggio fino a tarda notte. E forse, se a ogni statua corrisponde un continente, il numero cinque sta a indicare il quinto continente.
Geograficamente, i continenti sono sei, ma se calcoliamo che l'America è divisa in America Settentrionale e Meridionale, allora essi sono sette e il quinto, ovvero l'America Meridionale, è proprio il continente in cui mio figlio potrebbe trovarsi.
Oppure, viaggio troppo di fantasia e tutto questo è una farsa. Ammettiamo che abbia indovinato tutto e che sia arrivata alla soluzione del primo tassello che abbiamo, ovvero la cartolina, come potrei individuare questa specie di città o di prigione, qualunque cosa sia? L'America Latina è grande e a tratti anche pericolosa. E poi, come avrebbe fatto Linda a far arrivare mio figlio in Francia senza documento? Beh, Nizza confina con L'Italia ed è la prima fermata ferroviaria dopo Ventimiglia, città confinante con il territorio francofono, quindi, attraversando lo Stivale mediante strade secondarie e scorciatoie, si potrebbero evitare i controlli delle forze armate.
Che casino.
Voglio pensare che Ron stia bene e che non gli abbiano fatto del male. Devo avere la mente lucida se voglio arrivare a risolvere il caso.
<<Sherlock, la smetti di pensare per un po' e ti concentri sul piercing?>>mi ridesta Quantico, l'uomo meraviglioso del quale sono innamorata.
Allungo una mano e la poggio sulla sua, ferma sul cambio dell'auto. Non so dove stiamo andando ma so che non mi piace questa tipa di cui mi ha parlato. Gli ho fatto il terzo grado in macchina e sappiamo com'è Quantico. Per lui una parola è poca e due sono troppe.
Eppure, nonostante dovrei essere gelosa e arrabbiata, quando lo guardo così sereno, mi rilasso...mi calmo. Osservare il suo profilo perfetto, quella barba così virile e quell'aspetto così duro, mi da un po' di pace. Mi sento in un certo senso protetta e so che lui mi darà una mano a risolvere la situazione di mio figlio.
Vorrei poter entrare nella testa di Quantico e capire cosa pensa. Dubito però che capisca che voglio davvero bene a Dimitar e che un po' mi manca. Sono due giorni che non lo vedo ma vorrei chiarire con lui perché non ci siamo lasciati bene. Il problema è la promessa fatta a Quantico, quella di tenermi lontana da suo fratello. Ci riuscirò? Riuscirò a obbedire?