Perdonate gli eventuali errori ma non ho avuto il tempo di rileggere tante volte. Inoltre, per via d'impegni lavorativi, potrò rispondere ai commenti questa sera/domani. ❤️
E' una giornataccia... 🤮🤮
CAPITOLO 34
AGNESE
E' destino che io e il rinoceronte dobbiamo restare bloccati nel traffico. Gli addetti del servizio stradale stanno riparando parte dell'asfalto danneggiata in seguito ad uno degli incidenti frequenti che si verificano per questa strada. Per fortuna nessuno è morto ma a causa dei ripetuti schianti, finalmente l'ente nazionale delle strade ha deciso d'intervenire. Cosa aspettavano? Che qualcuno morisse?
Quantico mi fissa ed io, al momento, non ho alcuna intenzione di guardarlo. Prima mi sono sciolta tra le sue braccia. Lui continuava a cercare un contatto con il mio corpo, si rifugiava nel mio collo e metteva le mani ovunque. Averlo così vicino mi ha fatto bene ma nonostante ciò, non sono per niente serena.
La rabbia è sempre qui, non è svanita affatto. Forse non è rabbia, è delusione. Sì, sono delusa perché non mi aspettavo che proprio lei, proprio Costanza, mi facesse un torto simile. Forse non lo sapeva...forse non lo sa, però a Quantico ci tengo molto e lei non può fare la troia con lui, non può sbattersi in quel modo addosso a lui. No, lei non può, non le è concesso.
Non sarebbe concesso nemmeno a me eppure, il mio sentimento è sincero, la sua sono convinta sia solo attrazione. Tra di loro non c'è stato quello che c'è stato tra me e Quantico. Non c'è alchimia ma lei è una di quella che te lo fa drizzare e forse l'erezione in quel momento, l'aveva per lei e non per me.
Sento lo sguardo di Q. squarciarmi la pelle ma, se fino a poco fa guardavo dritta dinanzi a me, adesso volto il capo verso il finestrino e sbuffo. Lui ride...e imprime una mano sulla coscia. Ha la pelle molto calda e ruvida...come sempre.
Lo voglio per tutta la vita e non posso averlo. Voglio un uomo che mi stringa sempre le cosce così, uno che mi prenda come mi prende lui e non voglio che a farlo sia uno qualsiasi. Deve essere lui.
I pensieri questa sera hanno deciso di non lasciarmi stare.
Nell'amicizia ci credo fortemente, credo in Bruna e nella persona stupenda che è. Lei è l'esempio di come una donna possa essere bella e pulita nell'animo, oltre che bellissima esteticamente. Se volessi trovarle un difetto, faticherei a farlo. Li ha, ma la rendono ancora più speciale di quanto sia.
Nell'amicizia ci credo fortemente, eppure ho avuto l'esempio lampante, proprio questa sera, di come spesso, nella vita, alcuni serpenti con la lingua velenosa, siano in verità travestiti da amici.
Il serpente, questa sera travestito da donna, ha tentato l'uomo che però non ci è cascato.
Con tua sorella, quella non di sangue ma per scelta, quella con cui decidi di condividere le tue giornate, ti mostri per ciò che sei. Lei non ti giudica, al massimo ride di te ma lo fa con te, lo fa insieme a te che ridi di te stessa. La tua amica, non prova a rubarti il fidanzato, non si struscia sul corpo della persona che ti piace, anzi, dell'uomo per il quale provi qualcosa. Lei, quell'uomo, non dovrebbe proprio guardarlo.
La tua amica non sparisce quando, per colpa di strani eventi del destino, finisci in coma. Piuttosto, ella viene a trovarti, si accoccola accanto a te e ti racconta cosa sta accadendo fuori, a lei e ai tuoi compagni di scuola, cosicché, quando ti sveglierai, sarai aggiornata su tutto quanto e saprai se il più sfigato della scuola ha finalmente perso la verginità con la stronza del gruppo oppure se, la lecchina della classe, ha preso all'esame del quinto anno, un voto più alto del tuo. Ti parlerà delle gite in giro per l'Italia, delle sigarette fumate di nascosto e di tutte le volte che non è tornata a casa, mentendo ai genitori. Alla fine del discorso piangerà, perché tutte quelle cose avrebbe voluto farle con te.