CAPITOLO 52
QUANTICO<<Benvenuta a casa nostra>>esclamo come un bambino felice, stringendo la maniglia della porta che spalanco. Lascio spazio a mia moglie e a mia figlia che si è appena addormentata tra le sue braccia.
Dio, non mi sembra ancora vero, loro sono qui con me. L'incubo è finito. Hanno spazzato via ogni tormento, riempiendomi di felicità assoluta. E Skyler, dannazione è bellissima. Ho assoluto bisogno di fare una vacanza con loro, solo noi tre e di andare lontano da qui per qualche giorno.
Sabrina, quasi con cautela, entra nella nostra nuova dimora, tutta in legno. Osservo ogni suo movimento e sembra quasi che abbia paura. Storce un po' la bocca, forse perché l'odore di quella traditrice non è ancora andato via del tutto ma per me esiste solo il profumo meraviglioso di mia moglie che offusca completamente quell'odore che adesso, trovo nauseabondo.
Cammina intorno al tavolo e osserva questa spazio aperto, non molto grande ma delizioso. Ho scelto tutti mobili che sono sicuro le piacciano. Infatti, si sofferma sulla cucina color crema. E' il suo colore preferito.
Avanza, con la piccola sempre stretta tra le sue braccia e fa un piccolo giro perlustrativo, poi però, appena arriva dinanzi alla camera da letto, si arresta e fa dietro fronte, ritornando in salotto.
Dovrò farmi perdonare fino alla fine dei miei giorni e posso riuscirci.
<<Che ne dici di stendere Skyler nel suo lettino? Così noi possiamo berci una tisana e parlare>>
<<Ok>>mormora Sabrina. E' felice di essere qui ma è distrutta. Non deve essere facile per lei fare i conti con ciò che ha passato, di cui ancora non sono a conoscenza e soprattutto, fare i conti con questa realtà. Non credeva di trovarmi tra le braccia di un'altra donna. Sarebbe bastato non cadere nei tentacoli di quella medusa cattiva e adesso, lei mi guarderebbe ancora come se fossi il suo principe.
Le faccio spazio nella cameretta di Skyler...in questa specie di cameretta.
<<Lo so>>anticipo.<<Dobbiamo arredarla come piace a lei. Per il momento ci sono solo un letto e delle calde coperte>>
<<Va bene comunque, ma ogni tanto devo venire a vederla. Urlava sempre il tuo nome, proprio non voleva prendere sonno la nostra bambina. Le mancava il suo papà>>
<<E a me mancavate voi>>
Il sorriso che mi regala mia moglie è dolce, parecchio dolce ma anche malinconico.
Mettiamo Skyler sotto le coperte e solo dopo averle dato un mucchio di baci sul viso, riesco a staccarmi da lei. Prendo per mano mia moglie e la faccio sedere sul divano, anzi, sulle mie gambe. Al diavolo la tisana adesso. La stringo forte a me e mi perdo tra i suoi capelli biondi. Arpiono le mani al suo corpo che tocco dopo troppo tempo. Mi era mancato parecchio.
All'inizio oppone resistenza, come se volesse farmela pagare per il tradimento subito ed è giusto, vorrei solo credesse al fatto che se lei fosse stata qui, con me, non le avrei mai fatto del male e un'altra neanche l'avrei guardata. Purtroppo però, la vita è imprevedibile e quando meno te lo aspetti, cambia, alle volte in positivo e alle volte in negativo.
Dopo un po' di coccole e di parole dolci sussurrate all'orecchio, Sabrina si scioglie e mi abbraccia.
<<Ti amo da impazzire>>sussurro contro le sue labbra.
<<Adesso vediamo se scappi dopo il mio bacio>>si prende gioco di me, alludendo alla sera in cui ci conoscemmo. Vorrei ridere ma non me ne da il tempo perché mette in pratica ciò che voglio fare dall'istante in cui l'ho rivista, mentre ero a terra e Stuart voleva uccidermi.