Prologo e premessa

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Tratto da i Fratelli Karamazov di Dostoevskij.

Mi sono permessa di modificare solo il nome del personaggio, chiedo perdono al grande Dostoevskij, introducendo quello della mia storia. 😅

Prologo più azzeccato, non potevo trovare in quanto, Quantico e scusate il giro di parole, è amante di codesto scrittore, come già riportato nella trilogia da cui questa storia prende spunto.🤟

PROLOGO

Dando inizio alla biografia del mio eroe, Quantico Dimitrijevic, mi trovo in un certo imbarazzo. E cioè: anche se chiamo Quantico Dimitrijevic il mio eroe, tuttavia, io stesso sono consapevole che egli non è affatto un grande uomo, quindi già prevedo inevitabili domande di questo genere: in che cosa è notevole questo Quantico Dimitrijevic se lo avete eletto a vostro eroe? Che cosa ha fatto di tanto notevole? Chi lo conosce e per quale ragione? Perché io, lettore, dovrei perdere tempo ad apprendere i fatti della sua vita? L'ultima domanda è la più inesorabile in quanto posso solo rispondere questo: "Forse lo capirete da voi leggendo il romanzo".

E se, una volta letto il romanzo, non lo capiste e non concordaste sul fatto che il mio Quantico Dimitrijevic sia davvero una persona notevole? Lo dico perché prevedo con rammarico che avverrà proprio questo. Personalmente lo ritengo degno di nota, ma dubito seriamente di riuscire a dimostrarlo al lettore. Il fatto è che egli è un protagonista, ma un protagonista vago, indefinito. Del resto, forse, in un'era come la nostra, sarebbe strano pretendere la chiarezza dalla gente. Una cosa però è abbastanza certa: egli è una persona strana, persino un eccentrico. Ma la stranezza e l'eccentricità danneggiano, più che non diano diritto all'attenzione, soprattutto quando tutti tentano di mettere insieme i particolari per trovare un qualche valore comune nella confusione generale. Mentre l'eccentrico, nella maggior parte dei casi, è proprio un elemento particolare, isolato. Non è forse così? Ecco: se non sarete d'accordo con questa mia ultima tesi e risponderete "non è così" oppure "non è sempre così", allora, con il vostro permesso, mi sentirei incoraggiato riguardo al valore di eroe del mio Quantico Dimitrijevic. Giacché non solo un eccentrico "non sempre" è un elemento particolare, ma, al contrario, accade pure che egli stesso, oserei dire, porti dentro di sé il nocciolo del tutto, mentre il resto degli uomini della sua epoca se n'è temporaneamente allontanato per qualche ragione, come investito da una raffica di vento...

Comunque non avrei dovuto lasciarmi andare a queste dichiarazioni estremamente banali e confuse e avrei dovuto cominciare nel più semplice dei modi, senza tanti preamboli: se il libro piacerà, verrà letto. Ma il guaio è che ho due romanzi e soltanto una biografia. Il romanzo principale è il secondo. Non posso fare a meno di questo primo romanzo perché senza di esso molte cose del secondo non sarebbero comprensibili.

Ma in questo il mio impaccio iniziale si complica ulteriormente: se io stesso, che sono il biografo, ritengo che un solo romanzo potrebbe essere eccessivo per un eroe così modesto e indefinito, come potrei uscirmene con due romanzi e giustificare una tale arroganza da parte mia? Smarrito nel tentativo di risolvere tali quesiti, ho deciso di sorvolare su di essi senza cercare risoluzione alcuna. S'intende, il lettore perspicace avrà indovinato da un pezzo che qui volevo andare a parare sin dall'inizio, e sarà solo irritato con me per l'inutile spreco di sterili parole e tempo prezioso. Darò una risposta precisa a questo proposito: ho sprecato sterili parole e tempo prezioso in primo luogo per gentilezza, in secondo per calcolo: "Almeno ci aveva avvertiti in tempo", diranno.

Del resto, sono persino contento che il mio romanzo si sia spaccato da sé in due racconti "ferma restando la sostanziale unità del tutto": dopo aver letto il primo racconto, il lettore stesso potrà valutare se valga la pena di tentare con il secondo. Naturalmente, non ci sono obblighi per nessuno e si potrà abbandonare il libro anche alla seconda pagina del primo racconto per non aprirlo mai più. Ma, sapete, esistono lettori sensibili che vorranno assolutamente portare a termine la lettura per non incorrere nell'errore di un giudizio imparziale; i critici russi, ad esempio, sono fra questi. Ecco, davanti a persone del genere, mi sento il cuore più leggero: nonostante tutta la loro delicatezza e buona fede, fornisco loro il pretesto più legittimo per abbandonare il racconto al primo episodio del romanzo. E con questo concludo la premessa. Sono pienamente d'accordo sul fatto che sia superflua, ma dal momento che è già stata scritta, che rimanga pure.

E adesso al lavoro.

PREMESSA

In questa storia verranno trattati temi che potrebbero urtare la sensibilità di un gruppo di lettori. La storia è contrassegnata dal bollino per adulti per cui potete anche non leggere. 🔞🔞

La differenza di età tra uomo e donna è il fulcro della storia. Per cui, se non vi piace, non so cosa dire.😂😂

Per i temerari e i coraggiosi che s'imbatteranno in questa storia, armatevi di Maalox, Maalox Plus Gaviscon e santini, nell'attesa che avvenga il miracolo. 🤪

La storia partirà ufficialmente martedì prossimo. Ho bisogno di questo tempo per riordinare le idee e rileggere la trilogia in modo da essere precisa nei collegamenti tra passato e presente e con le date.

Vi ringrazio per la pazienza e vi lascio con una foto dei protagonisti, le cui vite, ad un tratto delle storia, s'intrecceranno.

Vi ringrazio per la pazienza e vi lascio con una foto dei protagonisti, le cui vite, ad un tratto delle storia, s'intrecceranno

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Quantico-L'ombra di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora