CAPITOLO 24
QUANTICO<<Nonno perché non andiamo da Agne? Mi manca tantissimo. Ti prego>>
Come ormai da consuetudine, tutte le sere porto Tommy a fare una passeggiata intorno all'isolato della sua bella casa. In questo modo, lasciamo a Bruna un po' di tempo libero da dedicare a se stessa anche se suo figlio, non è molto d'accordo e tutte le volte che si separano, anche solo per poco, sembra che stia per scoppiare una guerra. Pianti, urla, grida, insomma, una vera e propria apocalisse prende atto non appena mamma e figlio si separano.
La stessa cosa che accadeva in casa mia quando salutavo la piccola Skyler prima di recarmi al distretto. Voleva che trascorressimo tutto il tempo a giocare ma non era possibile. Dovevo andare a lavorare altrimenti non avrei potuto prendermi cura di loro come volevo.
Devo ammettere che Bruna l'ho vista su di giri negli ultimi giorni. Si è chiusa spesso in bagno o in camera e non ho capito bene perché. L'ho sentita anche parlare al cellulare con Agnese a proposito di un pacco che ha fatto recapitare a casa della scozzesina e non so per quale motivo. Forse non voleva che lo trovassi? Come avrei potuto? Passo a trovarla di sera e a quell'ora, i corrieri non prestano servizio. Di mattina sono quasi sempre al distretto, a meno che non ci sia un cambiamento dei turni di lavoro, ma in tal caso sono solito avvisarla.
Ieri sera le ho scongiurato di restare a casa ma ha voluto fare di testa sua e poi ha trascorso la nottata a piangere. Ha preparato una crostata pere e cioccolato a Stuart che era impegnato con la proprietaria del locale che ha preso in gestione. So che alla cena c'era anche Agnese, però, mia figlia, in preda a un attacco di gelosia, si è vestita-in maniera troppo sexy aggiungerei-e li ha raggiunti.
''A niente sono servite le mie raccomandazioni da uomo più grande e con un grosso bagaglio di cazzate alle spalle. E' meglio non pressare gli uomini in alcune situazioni.''
Un po' per gli ormoni, un po' per tutta la situazione che si è creata negli ultimi mesi, la serata si è rivelata essere un disastro. Questa mattina però si è svegliata di buon umore, così mi ha detto e ha fatto anche fisioterapia. Nel mentre, ha preparato un bel po' di biscotti al cocco. Tommaso e io ne abbiamo la pancia piena, ecco perché la passeggiata ci sta facendo più che bene, soprattutto a me che per smaltire ci metto ore e ore.
''Altro che dieta. Rischio di diventare un maiale se non mi do una regolata.''
Comunque, mai avrei pensato che nella vita avrei fatto il nonno, che avrei portato a spasso mio nipote tenendolo stretto per mano, per paura che possa scappare. Nell'altra mano, invece, reggo il guinzaglio di quel pitbull fesso e sdentato di Arturo, il cane innamorato di Agnese. Quando la vede le fa le feste e tra lui e Stuart non so chi sia messo peggio. Stuart sembra che voglia sua figlia tutta per sé e questa cosa non mi piace. Non mi comporto così con Bruna, forse perché è più grande...o perché sa difendersi benissimo da sola. Forse, per via di ciò che ha caratterizzato la vita di Agnese, potrebbe sembrare indifesa e suo padre si sente in dovere di proteggerla troppo.
''Resta il fatto che tutta questa protezione, mi da noia.''
Anche io però, se avessi Skyler con me, sarei così morboso. La mia principessina dai capelli biondi e dagli occhi celesti come la mamma, mi manca da morire, ogni giorno di più.
Sto continuando la mia ricerca sulla definizione di tempo e proprio questa mattina, una frase di Einstein mi ha colpito:
Il tempo è una bestia immortale che non si può sconfiggere in alcun modo.
''E' vero Albert, hai ragione. Però le guerre vanno combattute e ci si deve provare fino alla fine a vincere. Contro il tempo forse, perderemo sempre, ma possiamo lottare contro gli effetti che il tempo stesso ha su di noi.''