28-La fase del prima e la fase del dopo

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CAPITOLO 28
QUANTICO

T'immagino ridere di me, adesso che sto piangendo. Dicevi che ero buffo quando piangevo, che non sapevo farlo perché annaspavo forte e le parole si mozzavano in gola. Non capivi niente di ciò che dicevo. Un giorno mi dicesti che se avessi pianto in serbo, probabilmente avresti capito più parole e lì, le lacrime si trasformarono in risate che solo tu sapevi farmi fare.

Eri il sole Sabby, quel sole che scottava ma dal quale non mi sarei mai allontanato. E oggi, è la tua mancanza che brucia più di tutto.

Ti amo di un amore sincero e puro, di quelli che s'incontrano una sola volta nella vita. Ti amo di un amore razionale e logico, calmo e bello, profondo e intenso. Ti amo, nonostante il tempo vorrebbe oscurare questo sentimento e condurlo nel dimenticatoio.

L'uomo è più forte del tempo o il tempo è più forte dell'uomo? Posso vincere contro il tempo?

Aiutami amore mio...aiutami a ritrovare la mia lucidità perché la sto perdendo.

Sabrina....cosa vuoi che ti dica? Sono un uomo schifoso che non merita di guardare i tuoi occhi né quelli di nostra figlia.

Come farò adesso a guardarvi senza sentirmi sporco? Come farò un giorno se tu dovessi tornare? Come farò a toccarvi sapendo che queste putride mani hanno sfiorato con voglia il corpo di un'altra donna? Posso mentire a me stesso ma non davanti a te, non avrebbe senso. Perciò ti dico che quelle mani, purtroppo, avevano voglia di sfiorare un'altra, una giovane ragazza.

L'opposto di te.

Glielo spiegherò io a Skyler, tu non dovrai assumerti alcuna responsabilità. Il guaio l'ho combinato io e mi prenderò le mie colpe, te lo prometto. Ti parlerò se vorrai ascoltarmi e ti spiegherò, con sincerità, ciò che mi è accaduto.

Ho ceduto alla tentazione, ho dato sfogo a un istinto primordiale che noi uomini difficilmente riusciamo a domare. Avrei dovuto tenerlo nei pantaloni ma tu lo sai come sono fatto, lo sai che non mi contengo. Un pensiero sporco è comunque un tradimento e forse, ti ho tradito nell'istante in cui ho visto Agnese e ho indugiato un po' troppo sul suo corpo.

Davanti a te, come ti ho già detto, non posso mentire. Sono già sporco, ma con te non voglio essere un bugiardo. Perciò, sì Sabby, il corpo di Agnese mi ha tentato dal primo momento, dal primo sguardo.

Sono stato un bastardo quando, davanti a questo quadro, proprio qui dove ora sono inginocchiato e ti guardo, ho toccato...ho sfiorato un'altra donna. Sto già scontando la mia sofferenza vivendo senza te e Skyler e adesso, alla solitudine, si aggiunge anche il senso di colpa.

Non fa niente amore mio. Sarei dovuto scomparire io, non voi anime pure e innocenti.

Eppure, anche se sei lontana da me ma non so dove, ti sento. E' come se mi parlassi. Quella sera quando Agnese ed io eravamo davanti a te, ti sei fatta sentire, parlavi particolarmente nei miei pensieri e mi ponevi domande che io stesso volevo tenere all'oscuro. Tu però, amore mio grande, sei sempre stata testarda e imperterrita e quando ti metti una cosa in testa, è difficile che qualcuno ti faccia cambiare idea.

Sabby, tu pensi che quella ragazzina sia importante per me e forse, nei giorni scorsi, ho avuto qualche pensiero simile anch'io ma adesso, dopo aver commesso quell'errore irreparabile, posso dirti che non è più lo stesso.

Agnese è andata via dai miei pensieri e mi sento più leggero, davvero.

L'ho fatto, mi sono tolto quel piccolo sfizio che ho avuto e che avevo sul suo corpo ma adesso sento che va molto meglio. Mi sono liberato del male che è venuto a farmi visita e sono proprio qui, davanti a te amore mio per chiederti perdono, quel perdono che t'implorerò di concedermi quando ci vedremo.

Quantico-L'ombra di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora