CAPITOLO 30
QUANTICOLa strada che porta al luogo dell'omicidio è bloccata, per cui, mi tocca fare inversione di marcia e scegliere una via secondaria per arrivare il prima possibile dalla mia squadra che mi sta aspettando. Sono già tutti lì e manco solo io. Mi hanno detto che non potevo mancare, che la mia presenza è fondamentale per loro.
Non è stato facile, anche se sembrerebbe, lasciare da sola Agnese e mio nipote.
Tommy era felice, aveva appena parlato con sua madre ma la piccola non lo era e questo perché le ho dato il due di picche, ancora una volta. Se fossimo una coppia, direi che stasera ho lasciato la mia fidanzata ma lei non è niente di tutto ciò.
Lei non è niente e basta.
L'ho vista piangere, anche se sono stato bravo a non farmene accorgere ma l'ho vista! Qualche settimana fa ci avrei riso su, ma non questa sera, non dopo tutte le premure che ha per me e che vorrei non avesse.
In verità le voglio le sue premure e vorrei non volerle. Vorrei che non le avesse per un altro che non sia io, ma non posso darle più di questo.
E' stata una giornata sfiancante e stancante e l'unica nota positiva è stata la lepre che un mio collega mi ha gentilmente donato, conscio della mia passione per la caccia. La lepre è un animale particolare e sensibile e va cucinata con attenzione. Agnese non le avrebbe reso giustizia.
Sapevo che fosse negata in cucina ma mai fino a quel punto. Non ho mai mangiato un pollo così schifoso e così cotto. Bruna dovrebbe dare lezioni di cucina a quella ragazzina.
''Ecco perché Stuart nell'ultimo periodo è dimagrito. Sì, ha sempre i muscoli ma di sicuro assume qualcosa per averli così. Mi chiedo come mai sia ancora vivo con quel cibo immangiabile.''
Ho mal di testa e mi sarebbe piaciuto tanto restare sdraiato sul letto comodo di mia figlia. Invece...
Sempre quando il mio turno di lavoro termina, ricevo chiamate indesiderate. Questa è una congiura. Certo, grazie a quest'omicidio però, ho trovato la scusa per allontanarmi da Agnese. Ancora una volta ci ha provato con me. Dannazione, deve essere proprio una tipa ostinata, una che non molla.
Sembra Sabrina, solo che Sabby è più riflessiva. Agnese invece è una che agisce, che non ha paura di beccarsi un rifiuto.
O forse sono io che non riesco a essere totalmente freddo con lei. Dopo aver sentito Bruna e Stuart al cellulare, mi sono seduto sul divano accanto a lei. L'ho guardata...e per un istante, giuro, solo per uno, mi sono sentito bene...quasi leggero. Ho allungato una mano sui suoi capelli lunghi e morbidi e se non fosse stato per l'autocontrollo che mi sono imposto di avere, l'avrei scopata ancora, senza preliminari.
Avevo voglia. Troppa voglia di stare dentro di lei, di averla, di ricordarle che è mia, anche se ho un'altra donna.
Ma non ce l'ho fatta e così le ho detto la verità. La nostra è stata solo l'avventura di una notte che non si ripeterà. Siamo mezzi parenti, troppo legati da questioni familiari ma non dal sangue, da quello no. Per fortuna.