CAPITOLO 46
SABRINAMontecristo, Colombia.
<<Sabby, mi racconti la favola prima che Sucre arrivi?>>mi chiede Ron, mentre tra le mani regge una ciambella con lo zucchero. Noto la sua agitazione e so cos'ha. Ha paura che questa sera non riuscirà a indovinare chi sia l'assassino della storia.
''Le favole che legge questo bambino meraviglioso, non sono come quelle dei comuni bambini. Eh no. Ron è un bambino speciale.''
Questa mattina, noi donne del villaggio, ci siamo riunite in Pasticceria e abbiamo preparato i dolci per la domenica. E' una tradizione o, magari, dovrei dire che è una sorta di legge imposta dal capo di questa città, l'uomo cattivo che è tornato a farci visita.
Per fortuna non viene sempre qui, nella nostra specie di prigione e i bambini sono felici quando lo vedono ripartire per l'Italia. Quando c'è lui, per le stradine del nostro villaggio, regna sempre il terrore. Può trovarsi ovunque e in nessun posto e può decidere di farti uccidere se ti scopre a trasgredire una delle regole da lui imposte. In poche circostanze è clemente. Ce l'ha soprattutto con le donne e questo mi fa pensare che qualcuna l'abbia ferito irreparabilmente. L'odio che cova però, lo ha portato a fare tutto questo ed è aberrante.
<<Certo tesoro mio, anzi, sai cosa facciamo? Chiedo a Sucre se puoi dormire con me e con Skyler ok?>>
Mia figlia apre la bocca mostrando il suo bellissimo sorriso, quello che mi ricorda l'uomo che ho amato e che amerò fino alla fine dei miei giorni. Nessuno ha preso il suo posto e nessuno lo prenderà mai, nonostante i governatori del posto volessero farmi unire in matrimonio con uno dei tanti vedovi, prigionieri come me.
I governatori sono i sorveglianti stessi, uomini fidati del capo, che si occupano di controllare il villaggio quando il primo uomo di questa città non c'è.
<<Siiiiii>>gridano Ron e Skyler, battendo le loro manine all'unisono.<<Che bello mamma grazie, ti voglio bene mille>>risponde mia figlia, abbracciando forte Ron. Mi avvicino al bellissimo bambino dagli occhi chiari e dai capelli castani, lunghi e lisci raccolti in un codino e lo pulisco da tutto lo zucchero della ciambella.
''E' mangione e golosone questo piccolo principe.''
I governatori non vogliono che i bambini facciano troppo consumo di merendine e di zuccheri ma il sabato è concesso tutto, o quasi, basta essere discreti. Certo, non potrebbero farsi beccare con una ciambella in mano dopo cena, ma se qualcuno dovesse venire a fare un controllo nella mia dimora, mi assumerò tutte le responsabilità.
Quando il capo non c'è, i collaboratori sono abbastanza tranquilli, ci trattano bene e mai una sola volta ci hanno maltrattato, a meno che uno di noi non commettesse un gesto imperdonabile nei confronti di tutti i cittadini. In questi cinque anni ne sono successe di cose e pochissime persone che hanno varcato la porta nera, hanno perso la vita, per fortuna.
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Quantico-L'ombra di lei
Romanzi rosa / ChickLitSe ci stai già pensando ci sei già dentro.