CAPITOLO 16
AGNESEQuantico si sistema dietro di me. Avverto la punta del suo naso toccare i miei capelli. Allunga una mano come per carezzarli e io chiudo gli occhi, avvertendo un mucchio di farfalle imbizzarrite, farsi largo dentro di me.
E' sposato. Sposato. Se apro gli occhi posso vederlo proprio accanto alla moglie. Perché deve farmi questo effetto? Perché mi piace così tanto? E' solo un bastardo, almeno con me, non con quell'angelo dai capelli dorati.
Ti prego Quantico, esci dalla mia testa.
''Agnese cara.''mi chiama la mia coscienza.''Il problema non è quando qualcuno è nella tua testa ma quando qualcuno è dentro di te, quando vi è entrato già troppo a fondo. A quel punto, non possiamo farci niente. Non avremmo aiuto nemmeno invocando Dio Santissimo, Padre dei Cieli e della Terra.''
''A fondo?''rispondo. ''Ma no coscienza, ti stai proprio sbagliando.''
E allora perché questo profumo mi tormenta? Perché lo trovo addirittura gradevole?Perché l'odore di fumo, che fa schifo, su quest'uomo mi piace da impazzire?
Non so perché ma Quantico mi sposta i capelli su un lato del collo, avvicinando le sue labbra al mio lobo.
Quell'odore pregnante di fumo, alita sul mio lobo. Non riesco a deglutire. Mi afferra per un gomito e mi fa aderire sul rigonfiamento dei suoi pantaloni.
Il mio fondoschiena poggia contro il pube di Quantico. Non capisco se sia in tiro oppure no, avverto solo una grossa protuberanza. Lui non si muove, non si strofina ma vorrei che non staccasse mai quella mano dal mio braccio. Ho la pelle che va a fuoco eppure a dividere la mia carne dalla sua, c'è il jeans del mio giubbotto e il tessuto del vestito rosa cipria che indosso.
<<Se il quadro si rompe, è colpa tua>>sussurra, facendo toccare le sue labbra e la mia pelle.
Posso avvertire lo sbattere d'ali delle farfalle.
Le farfalle però, dopo tre giorni muoiono vero?
Vivono intensamente il loro tempo e poi cessano di esistere.
Quindi tra tre giorni non le sentirò più, non è così?''No cara Agnese.''interviene di nuovo la mia coscienza.''Le sentirai eccome. Saranno nuove farfalle. Questa sensazione non andrà via così in fretta.''
Comunque, riguardo alla sua domanda, voglio dire che non sono ancora in grado di fare il malocchio o di far cadere qualcosa con la forza del pensiero. Dovrei essere una strega per fare certe cose e se non ricordo male, ne hanno bruciate un bel po' la tra fine del Quattrocento e il Seicento. Il tribunale dell'Inquisizione si è dato abbastanza da fare.
Mi manca un bel pezzo di storia, ma ricordo con entusiasmo questo argomento che mi ha sempre affascinata perché implicava un indagine, l'accettazione di teorie, studio e ricerca, tutto ciò che farebbe un buon investigatore. E' il mio sogno....sarebbe bello poter diventare una criminologa e lavorare nel corpo della Polizia.
<<Sto solo guardando quant'è bella tua moglie>>rispondo, fissando gli occhi celesti di Sabrina nella testa.
''Perché hai lasciato Quantico? Dove sei adesso? Perché non torni da lui? Perché tieni sua figlia lontana dal papà?''
All'improvviso si allontana da me, sciogliendo il nostro contatto. Non si allontana di molto ma viene a mettersi al mio fianco. Sta osservando anche lui il dipinto.
Chissà quanto deve mancargli sua moglie.
E sua figlia...anche sua figlia è chissà dove.Tento di ingoiare quel groppo di saliva che da quando Quantico si è avvicinato, non ne vuole sapere di scendere.