Ripensai a tutto quello che era successo in quei giorni, a quello che mi aveva raccontato lui, a quello che aveva detto Zambo.Feci un bel respiro profondo e decisi di scrivergli su whatsapp.
B: "Ci vediamo stasera? Però solo io e te."
Rispose subito, quasi come se stesse aspettando un messaggio.
F: "vieni a casa, Ben? Per favore." Di
F: "con tutto il casino che ho fatto per portare Mathias mia madre mi ucciderebbe se uscissi."
Io non ero assolutamente pronto per vedere Mathias.
Non gli risposi.
Sbuffai pensando a cosa fare.
Ma non persi poi così tanto tempo.
Presi il cappotto e cominciai a passeggiare verso casa sua, non gli avevo effettivamente detto se fossi andato, l'idea era arrivare lì e fare un po' a sensazione.
Non fu mai così corto il tragitto, mi ritrovai subito da lui.
E avevo una sola certezza: non sarei entrato.
B: "puoi uscire solo due minuti? Sono fuori."
Visualizzò, la porta si aprì in una manciata di secondi.
Lo vidi camminare con solo il maglione verso di me.
Dapprima sorrise, poi quando vide la mia faccia l'umore gli cambiò un po'.
Abbassò le maniche per coprirsi le mani.
"Entri? Io e Mathi.."
"Non nominarlo."
Lo bloccai."Per favore." Mi corressi, abbassando lo sguardo.
Anche lui smise di guardarmi.
Sospirai.
"Ho.. voglio chiederti scusa per.. per non aver capito quanto... per non aver capito la situazione e per averti lasciato in aeroporto a Parigi."
Non gli dissi altro.
Facevano forse 3 gradi, non riusciva a stare senza tremare.
"Ben.." provò a prendermi una mano senza successo.
"Ben, come ti ho già detto non è necessario che tu abbia rapporti con lui. È ovvio che mi farebbe piacere che lo conoscessi però.. per ora non è importante."
Incrociai il suo sguardo, timidamente mi avvicinai a lui, tentò di abbracciarmi, io non ci riuscivo.
Avevo la mente totalmente in palla: da una parte sentivo come una calamita che mi tirava verso di lui, sentivo che avremmo potuto riprendere tutto da dove lo avevamo lasciato, ero quasi certo che lui non mi avrebbe mai fatto sentire il peso di un figlio.. ma dall'altra lo vedevo come qualcuno che non conoscevo, non mi fidavo delle sue parole, dei suoi sguardi. Non mi fidavo.
E quindi non so perché ma una parte prese il sopravvento. Dunque lo feci:
"Per il momento non possiamo stare insieme, almeno credo."
Non rispose, solo cercava di leggermi il volto.
Allungò una mano sul mio viso, lo lasciai fare per una frazione di secondo, mi sentivo anche un po' meglio.
Ma subito gliela tolsi, avevo preso la mia decisione.
"Ben.." sussurrò con la voce rotta.
"Federico non riesco a.. non mi fido. Mi sento come se non... ah lascia stare.."
Feci per andarmene.
"Perché sei così egoista?" Chiese.
Mi girai a guardarlo.
Egoista. Rimasi a riflettere lì impalato su quella parola.
Non sembrava arrabbiato, anzi, era calmo.
"Non hai pensato neanche solo per un minuto a come io mi sia sentito in questi anni? Non hai pensato al peso che ho avuto sul cuore in questi mesi perché non riuscivo a dirtelo? Non hai pensato a tutte le volte che ho dovuto rinunciare a me stesso per lui? Non hai pensato, Benjamin, a tutte le volte in cui ti ho detto di amarti davvero, a tutte le volte in cui ti dicevo che non avrei voluto che qualcosa interrompesse il nostro rapporto?"
Una lacrima gli rigò il viso.
"E.. tutto questo.. tutto questo odio che provi nei confronti un bambino, che l'unica colpa che ha è stata nascere da due genitori che non si amano e che non si sono mai amati.. hai mai pensato a quando crescerà? Quando capirà di essere stato solo uno sbaglio di due ragazzini di 16 anni? Quando avrà bisogno di entrambi i genitori, ma saranno entrambi in due nazioni diverse?"
Mi sentivo veramente l'ultimo uomo sulla faccia della terra.
"Cosa dovrei fare io adesso?" Chiese tra le lacrime.
"Vuoi lasciarmi, va bene, va bene così. Ma come pretendi che io capisca questa scelta?"
Rimasi per un po' in silenzio.
"Se mai un giorno ti sentirai ferito e preso in giro come mi sento io adesso, forse capirai perché ti sto lasciando."
Ci guardammo a lungo negli occhi.
Feci di nuovo per andare via.
"Per favore Benjamin.. io ti amo più della mia vita.. ti prego, pensaci.."
Sentii. Non mi girai.
Tornai a casa.
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Ti dedico tutto. // fenji
FanfictionNon sentirsi mai nel posto giusto e non avere nessuno su cui appoggiarsi tormentava Benjamin da tutta la vita. Benjamin Mascolo ha da poco compiuto 18 anni e si trasferisce insieme a sua madre a Modena. È di nuovo costretto a ricominciare da capo co...