Federico mi aveva detto un giorno che io ero per lui una di quelle persone a cui avrebbe detto "resta qui, per favore." in un momento complicato.
Perché non mi aveva chiesto di restare?
Cosa lo avrà mai bloccato? Forse la mia determinazione nel voler tornare a casa e lasciarlo da solo?In quel periodo proprio non mi capacitavo di come avessi anche solamente potuto pensare di farlo.
Paranoie, paranoie, paranoie.
"Mamma, domani rivado da Fede.. ad Amburgo."
Dissi, nel bel mezzo del pranzo, senza alcuna esitazione.
Zambo mi fissò quasi spaventato.
"Stai scherzando, spero, Benjamin."
Rispose, dopo una manciata di secondi passati a fissarmi mentre masticava l'ultimo boccone.
"No, ho già visto il volo. Prenderò quello delle 11."
Ero più che convinto.Calò il silenzio. Sentivo tutti gli occhi addosso.
Subito Bruno si decise a parlare al posto di mia madre:
"ragazzo.. so che non sono tuo padre e non ho il diritto di metterci bocca.. però nell'ultimo mese ti abbiamo visto in casa si o no per tre giorni e.. sei tornato da poco, non ti sembra esagerato voler ripartire dopo appena due giorni? Capisco che ti manchi, che è il tuo ragazzo e quello che vuoi.. ma non starà lì ancora per molto, puoi aspettare, non credi?"
Aveva tutte le ragioni del mondo.
"Lo so, ma c'è bisogno davvero che io vada lì.."
Provai a giustificarmi.
"Benjamin, per favore, aiutami a sparecchiare. Dobbiamo fare un discorso e anche molto urgentemente."
Zambo e suo padre lasciarono la cucina subito dopo lasciandoci da soli. Mia madre mi era sembrata molto seria inizialmente, si meritava tutte le spiegazioni di cui aveva bisogno.
"Mamma, per la centesima volta, c'è pausa didattica. Non tornare a scuola domani non comporterebbe la perdita di spiegazioni."
"Benjamin, per l'amor del cielo!"
Mamma portò le mani ai fianchi.
"Ti rendi conto che ti stai completamente annullando per lui?! Ora vivi solo in funzione di Federico?!"
Quasi urlò.
Non risposi e non avevo intenzione di farlo.
Poi ci ripensai e lo feci, le risposi:
"Tu ti rendi conto che io ho iniziato a vivere da quando l'ho incontrato, si? Non ho messo da parte nulla per lui, mamma, io non avevo niente!"
Urlai.
"Stai esagerando, Benjamin. Hai sempre avuto tanti amici e tanti hobb..."
"Quali amici? Amici? Ti sembra che almeno uno di quelli che hai definito mio amico mi abbia mai solamente mandato un messaggio da quando ho messo piede a Modena? E quelli si chiamano amici?"
Sentivo un groppo in gola mentre, stanco, ammettevo per la prima volta il mio dolore e la mia solitudine a mia mamma.
Si sedette e fece dei respiri lunghi.
"Io non ti sto dicendo che tra te e Federico deve finire."
Sembrò calmarsi.
"Se tu sei così tanto innamorato di lui vuol dire che ti fa stare bene, e non voglio in alcun modo ostacolare questo tuo amore. Lo sai benissimo."
Quasi sussurrava ora.
"Ma Federico tornerà a breve, avrai modo di sentirlo comunque telefonicamente in questi giorni."
Si alzò e mise a posto la sedia sotto al tavolo.
Presi un respiro profondo, cercai di guardarla ma non ci riuscii.
"Ho paura che ci lasceremo, mamma. La madre di suo figlio non vuole in alcun modo che Federico possa influenzarlo sulle sue scelte... insomma non gli sta bene che stia con me."
Il silenzio era padrone della stanza.
Continuai:
"Lo ha messo a scegliere. Ho pensato di lasciarlo da solo per farlo riflettere.. ma conosco Federico, non è in grado di ragionare e fare la cosa giusta se costretto in questo modo. Ha paura e non sa cosa fare. Io non dovevo tornare."
Guardai fuori dalla finestra non avendo il coraggio di guardare il suo volto.
E di nuovo calò il silenzio.
Forse stava pensandoci su, forse stava pensando lei a cosa fosse la cosa migliore da fare per Federico, per me, per il bambino.
Forse stava solo pensando a tutta la situazione e al casino in cui mi ero cacciato.
Non so a cosa stesse pensando, ma ci stava riflettendo molto.
Poi parlò:
"Se te lo stai chiedendo: no, non ti do il permesso, anzi, il mio consenso al fatto di ritornare in Germania. Ma non ti impedisco di farlo, se tu ritieni che quello sia il tuo posto, tu sai già cosa fare."
Mi disse, mi si avvicinò e mi diede un bacio tra i capelli, uscendo dalla stanza e lasciandomi solo.
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Ti dedico tutto. // fenji
FanfictionNon sentirsi mai nel posto giusto e non avere nessuno su cui appoggiarsi tormentava Benjamin da tutta la vita. Benjamin Mascolo ha da poco compiuto 18 anni e si trasferisce insieme a sua madre a Modena. È di nuovo costretto a ricominciare da capo co...