Nel momento in cui sentii quelle parole uscire dalla sua bocca, lo ammetto, mi rattristai.
Sapevo che fosse la decisione migliore sia per me sia per lui.. ovviamente non si trattava di lasciarci ma di smettere momentaneamente di vivere forzatamente sotto lo stesso tetto per evitare che la mia presenza potesse in qualche modo condizionare le sue scelte in merito al rapporto con il figlio.
Pur essendo stato io a proporlo sentii un vuoto dentro quando pronunciò tali parole.. ma dovevo essere più forte, prendermi le mie responsabilità, farmi carico delle mie scelte, e dovevo farlo non tanto per me quanto per noi, per lui.Ti dovevo tutto quello, Federico.
Leggeva i miei occhi, me lo aveva sempre detto che fossi trasparente, sapeva che stessi morendo dentro solo al pensiero che quella distanza e quei giorni ci avessero separati definitivamente, eppure anche in quella situazione stava pensando a me, a farmi forza, a farmi stare bene.
Mi stringeva forte la mano quando insieme, una volta scesi dall'auto, andavamo verso l'aeroporto.
Continuava a lasciarmi baci, a dirmi quanto mi amava, a promettermi la vita insieme.Lo abbracciai forte quando arrivò il momento di andare via, mi sforzai per non farlo, ma alla fine piansi.
Era tutto così incerto.
Mi asciugò le lacrime con i pollici lasciandomi dei baci a stampo.
"Siamo più forti di tutto questo, Ben."
E non c'era niente di più vero. Siamo sempre stati più forti.
.
"Sei stato in Francia e in Germania e neanche un portachiavi mi hai portato, ma che fratello di merda ho?"
Mi salutò così Zambo non appena entrò in camera, era ad allenarsi in palestra quando tornai a casa.
Mi fece bene vederlo e abbracciarlo, non pensavo, ma avevo bisogno di lui.".. e per di più c'è una tizia che continua a scrivermi su Instagram rispondendomi alle storie. Cazzo, se non ti rispondo due volte di fila alla terza ti dev'essere proprio stato esportato il cervello per non arrivarci!"
Mi raccontò delle sue avventure nelle vacanze natalizie sul divano di casa nostra, davanti ad un pacco enorme di patatine rustiche e ad un film che non stavamo né vedendo né ascoltando. Parlava e parlava, ma l'unica cosa che riuscii a capire fu che lui era follemente innamorato di Flora, anche se non lo dava a vedere.
"Ma almeno è carina?"
Chiesi sgranocchiando delle patatine."Ma che! È veramente.. non lo so sembra.. un rettile!"
Risi.
"Ma come un rettile? Beh fammi capire, non si può girare a Giovanni questa tizia? Mi sembra sia abbastanza disperato da quel che dice ultimamente""Nah, fidati, è solo un periodo di magra. Le ragazze pur di non farsi la ceretta rinunciano anche al cazzo. In generale se ne scopa più di quante ne guardi."
"Federico non la pensa così, sai?"
Domandai."Che è un periodo di magra?"
"No! Lui crede che in realtà Giò sia gay, vabbè sempre per quella storia, proprio non se la leva dalla mente!"
Bevve un sorso di succo.
"Sarei anche io diffidente se uno di voi avesse cercato di scoparsi Flora. È ovvio, ti ama più della sua stessa vita."
Rimasi un paio di minuti a riflettere, ripensai a quando me lo disse l'ultima volta e una scarica di brividi mi attraversò la schiena. Come se non bastasse mi si era anche chiuso lo stomaco.
Lo chiamai prima di andare a dormire.
"Credo che per sbaglio tu abbia portato con te una mia cosa.."
Sentivo che fosse giù, io avevo Zambo, ma lui chi aveva? Lo avevo lasciato davvero in balia di se stesso? Che diavolo avevo combinato?
"Ho appena disfatto il borsone, non ho trovato nulla di tuo, Fè.."
"Si, Ben, io non ce l'ho più"
Insisteva.
"Che cosa? Ora vedo se mi sono sbagliato"
Mi alzai dal letto anche se controvoglia
"Il mio cuore, Ben, lo hai portato con te?"
Mi venne da ridere in un primo momento ma improvvisamente mi si scurì l'anima.
Non dovevo tornare in Italia, non prima che si fosse risolto tutto."È in buone mani."
Vi prego di scusare la mia assenza.
Vorrei riuscire a pubblicare più frequentemente ma tra Università, studio, lavoro, questa pausa che mi sta svuotando letteralmente e un problema abbastanza grave in famiglia, non trovo più il tempo per farlo.
Comunque sia, anche se non ogni giorno, continuerò a pubblicare.All the love, Rosi 📝💗
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Ti dedico tutto. // fenji
FanfictionNon sentirsi mai nel posto giusto e non avere nessuno su cui appoggiarsi tormentava Benjamin da tutta la vita. Benjamin Mascolo ha da poco compiuto 18 anni e si trasferisce insieme a sua madre a Modena. È di nuovo costretto a ricominciare da capo co...